La legge 56/2024 ha introdotto importanti novità nel settore edile, portando all’attuazione del sistema di patente a crediti, già previsto dal decreto legislativo 81/2008 ma mai reso operativo. Questa misura mira a garantire maggiore sicurezza e legalità nei cantieri, con un nuovo apparato sanzionatorio che si affianca alle disposizioni esistenti. Ecco cosa cambia per imprese, lavoratori autonomi e committenti.
Cos’è la patente a crediti?
La patente a crediti è uno strumento obbligatorio per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che accedono fisicamente ai cantieri temporanei o mobili. Ogni soggetto deve possedere una patente con un punteggio minimo di 15 crediti, calcolato in base al rispetto delle normative in materia di sicurezza, regolarità contributiva e formazione.
A differenza del sistema originariamente previsto dal decreto legislativo 81/2008, il nuovo approccio non richiede un’organizzazione complessa oltre gli adempimenti minimi di legge, ma si limita a verificare il rispetto puntuale delle disposizioni normative.
Gli obblighi per il committente e il responsabile dei lavori
La legge 56/2024 estende le responsabilità del committente e del responsabile dei lavori, imponendo loro di verificare il possesso della patente a crediti da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi prima dell’avvio delle attività. Gli step operativi principali sono due:
- Verifica preventiva
Prima dell’ingresso in cantiere, il committente deve controllare che ogni soggetto sia in possesso della patente con almeno 15 crediti. Per le imprese con attestazione SOA (categoria III o superiore), deve essere fornita una copia dell’attestazione. - Gestione delle esenzioni
Per soggetti non obbligati a possedere la patente, come fornitori o lavoratori intellettuali, il committente deve acquisire documentazione che giustifichi l’esenzione.
Le nuove sanzioni per il settore edile
Il mancato rispetto degli obblighi legati alla patente a crediti comporta sanzioni significative per imprese, lavoratori autonomi e committenti. Le sanzioni per il committente o il responsabile dei lavori ricomprendono la mancata verifica della patente o documentazione equivalente con una sanzione pecuniaria da 711,92 a 2.562,91 euro
Le sanzioni per le imprese, invece, sono inerenti all’attività svolta senza patente o con punteggio inferiore a 15 crediti che prevede una sanzione pari al 10% del valore complessivo dei lavori, con un minimo di 6.000 euro, l’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi e l’interruzione immediata delle attività, che potranno riprendere solo dopo il reintegro del punteggio minimo richiesto.
Conseguenze penali e responsabilità amministrativa
In caso di infortunio sul lavoro, la mancata verifica del possesso della patente da parte del committente può comportare:
- responsabilità penale e civile per omessa verifica delle condizioni di sicurezza
- applicazione delle disposizioni previste dal D.Lgs. 231/2001 in termini di responsabilità amministrativa dell’impresa
Conclusioni
Il sistema della patente a crediti rappresenta una svolta per il settore edile, introducendo un metodo innovativo per promuovere legalità e sicurezza nei cantieri. Tuttavia, le nuove disposizioni comportano anche una gestione più rigorosa degli adempimenti, sia per i committenti che per le imprese.
Per evitare sanzioni e garantire la conformità alle normative, è fondamentale affidarsi a consulenti esperti in materia fiscale e normativa. Una corretta pianificazione e gestione degli obblighi può fare la differenza, consentendo di rispettare le regole e cogliere i vantaggi offerti da questo nuovo sistema.