Marca da bollo sulle fatture
Spesso le cose semplici sembrano le più scontate ma evidentemente non è proprio cosi.
Viste le richieste di delucidazioni che ci sono pervenute in questi giorni su come applicare la marca da bollo sulle fatture abbiamo deciso di revisionare il nostro articolo ed aiutare i nostri lettori a comprendere meglio la questione.
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In questo articolo analizziamo quindi l’imposta di bollo e come applicarla sulle fatture di coloro che adottano i regimi agevolativi come il regime dei minimi ed il regime forfettario.
Ma che cos’è la marca da bollo?
Da Wikipedia: “La marca da bollo è un tipo particolare di carta-valori, simile a un francobollo, usato come pagamento per la convalida di atti e documenti pubblici (ad esempio, atti notarili, dichiarazioni, passaporti, ecc.)”
Anche le fatture emesse senza addebito dell’IVA, con importo superiore ai 77,47 euro, sono assoggettate all’imposta di bollo nella misura di 2 euro.
In caso di emissione di ordinativi di pagamento da parte di uffici giudiziari, l’imposta di bollo è dovuta, in modo virtuale, mediante trattenuta all’atto dell’emissione del titolo di spesa emesso a favore dei contribuenti minimi, sempre che la somma da corrispondere sia superiore ad euro 77,47 (Risoluzione del 3 ottobre 2008, n. 365/E).
I contribuenti minimi ed i contribuenti forfettari essendo esenti da IVA dovranno applicare sulle fatture la marca da bollo con una eccezione importante:
le fatture inerenti le cessioni intracomunitarie ex art. 41 D.L. 331/93.
Tuttavia, l’art. 66 comma 5 di detto decreto, nel rinviare tout court alla disciplina sull’imposta di bollo di cui al D.P.R. 642/72 rende applicabile l’art. 15 della tabella ivi contenuta, il quale esenta in modo assoluto da imposta di bollo soltanto le fatture emesse in relazione ad esportazione di merci escludendo con ciò le prestazioni di servizi.
Come applicare la marca da bollo sulle fatture
Per prima cosa ricordiamo che la marca da bollo può essere acquistata in tutti i Sali e Tabacchi d’Italia.
La data della marca da bollo deve essere antecedente o uguale alla data di emissione della fattura.
Il bollo deve essere applicato sulla copia originale della fattura consegnata al cliente. Mentre sulle fatture da noi conservate sarà sufficiente aggiungere la dicitura “Marca da bollo ID n. ………………. assolta sull’originale”.
In alternativa, anche per coloro che adottano il regime dei minimi e dei forfettari è prevista la possibilità di assolvere l’imposta di bollo in modo virtuale.
Quest’ultima modalità presuppone, in generale, che richiesta preventiva autorizzazione all’AdE competente, presentando una domanda composta da una dichiarazione sottoscritta, contenente l’indicazione del numero presuntivo degli atti e documenti che potranno essere emessi e ricevuti durante l’anno.
Come dobbiamo comportarci con le fatture trasmesse per email?
Con il passare degli anni la fattura cartacea è stata praticamente dimenticata.
Spesso adesso le fatture vengono create digitalmente con software ad hoc personalizzabili e trasmesse ai clienti direttamente tramite email o pec.
Sulle fatture trasmesse tramite email la marca da bollo, per ovvi motivi non può essere applicata. Sarà infatti necessario invertire la procedura, ovvero: sul documento trasmesso al cliente tramite email si inserirà la dicitura “Marca da bollo ID n. ………………… assolta sull’originale”, mentre sulla copia che verrà stampata dal contribuente per la conservazione verrà applicata la marca da bollo.
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