Il 2 dicembre 2024 è la data fissata per il versamento del secondo acconto IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. La scadenza, originariamente prevista per il 30 novembre, è stata posticipata al 2 dicembre poiché il termine ordinario cade di sabato.
Chi deve pagare il secondo acconto IRAP?
Sono tenuti al versamento dell’IRAP i seguenti soggetti:
- imprese e professionisti, sia individuali che associati
- enti non commerciali privati che svolgono attività rilevanti ai fini IRAP
- amministrazioni pubbliche ed enti pubblici economici
L’IRAP si applica al valore della produzione netta, ovvero il valore aggiunto generato dall’attività produttiva svolta nel territorio regionale.
Metodi di calcolo dell’acconto
Il secondo acconto IRAP può essere calcolato utilizzando due metodi: metodo storico e metodo previsionale.
Metodo storico
Si basa sull’importo dell’imposta dovuta per l’anno precedente (2023). Il pagamento è pari al 100% dell’imposta dell’anno precedente
Metodo previsionale
Consente di stimare l’imposta sulla base del reddito previsto per il 2024. Ideale per chi prevede un reddito inferiore rispetto all’anno precedente, ma comporta il rischio di sanzioni in caso di calcolo errato o insufficiente.
Il pagamento dell’acconto è obbligatorio se l’importo dovuto supera:
- 20,66 euro per i soggetti con reddito personale
- 51,65 euro per società o associazioni di cui all’articolo 5 del TUIR
Importi e modalità di versamento
Per importi superiori a 257,52 euro, l’acconto deve essere suddiviso in due rate. Se l’importo è inferiore, il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 2 dicembre.
Il versamento deve avvenire tramite modello F24 in modalità telematica, utilizzando il codice tributo 3813: acconto IRAP – seconda rata o acconto unico
Novità per il 2024: il concordato preventivo biennale
I contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale devono considerare una maggiorazione del secondo acconto IRAP. Come stabilito dall’art. 20 del D.Lgs. n. 13/2024, nel caso di utilizzo del metodo storico, il secondo acconto subisce un aumento pari al 3% della differenza positiva tra il valore della produzione netta concordato e quello dichiarato per l’anno precedente.
Aliquote IRAP applicabili
Le aliquote IRAP variano in base alla tipologia del soggetto passivo e dell’attività svolta:
- 3,90% aliquota ordinaria
- 4,20% per imprese concessionarie (escluse quelle di autostrade e trafori)
- 4,65% per banche, enti e società finanziarie
- 5,90% per imprese assicurative
- 8,50% per enti pubblici e amministrazioni
Le Regioni possono modificare le aliquote entro un limite massimo di 0,92 punti percentuali, differenziandole per settore di attività e categoria di soggetti. È possibile verificare l’aliquota applicabile consultando il sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Ravvedimento operoso
In caso di mancato pagamento entro la scadenza del 2 dicembre, è possibile regolarizzare l’omissione attraverso il ravvedimento operoso, che consente di ridurre le sanzioni in base al ritardo nel pagamento.
Conclusioni
Il secondo acconto IRAP è un adempimento fiscale rilevante per imprese, professionisti ed enti. Il rispetto della scadenza del 2 dicembre 2024 è essenziale per evitare sanzioni e interessi.
Per garantire una corretta gestione dell’imposta, è consigliabile affidarsi a un commercialista o a un consulente fiscale esperto, in grado di assistere nel calcolo, nel rispetto delle aliquote applicabili e nella corretta compilazione del modello F24. Un approccio professionale riduce il rischio di errori e garantisce la piena conformità alle disposizioni normative.