Un nostro lettore Stefano di Chiavari ci chiede maggiori informazioni sulla relazione tra bitcoin e blockchain.
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Relazione tra bitcoin e blockchain
Sono Stefano da Chiavari e leggo con molto interesse alcuni interventi della vostra rubrica l’Esperto Risponde, in particolari quelli che collegano le tematiche fiscali con quelle legate alle nuove tecnologie.
Spero che il mio intervento non vada troppo fuori dagli argomenti trattati nel vostro blog ma, dopo aver letto alcuni vostri interventi sul tema bitcoin vi chiedo cosa pensate del rapporto tra bitcoin e blockchain.
Molto spesso questi due temi vengono confusi ma in realtà mi sembra che i due concetti benchè collegati siano molto diversi: una è la moneta più importante tra le cryptovalute, l’altra è banalmente la procedura su cui tale moneta circola. Ho capito bene? Grazie.
Stefano – Chiavari
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La nostra risposta a Stefano
Ciao Stefano, grazie per la tua domanda relativa alla relazione tra bitcoin e blockchain, che esula un pò dai temi che normalmente ci vengono richiesti ma veramente molto interessante.
Nella rubrica dell’esperto risponde ci siamo già occupati del mondo Bitcoin (simbolo: BitcoinSign.svg; codice: BTC o XBT) e della tecnologia di cui ne è il fondamento: la blockchain.
Il bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009, il cui inventore non è noto ma è conosciuto con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto.
Alcuni autori trattano delle cryptovalute fanno risalire al 1998 il primo ideatore della tecnologia blockchain, indicando quale primo autore Wei Dai.
Convenzionalmente, il termine Bitcoin maiuscolo si riferisce alla tecnologia e alla rete mentre il minuscolo bitcoin si riferisce alla valuta in sé.
Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni.
La disponibilità di nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 è stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 saranno i tre quarti, in questo modo in meno di 32 anni verranno generate tutte le monete.
La vera differenza tra il bitcoin e le valute tradizionali è che la prima non fa uso di un ente centrale ma utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni. Senza entrare in questione eccessivamente tecniche la procedura blockchain garantisce che ogni transazione sia collegata indissolubilmente con la precedente ed un insieme di transazioni costituiscano blocchi collegati ad altri precedenti e susseguenti. Da qui il nome di blockchain.
La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle cryptovalute.
Il cambio bitcoin/euro è letteralmente esploso nel corso del 2017 ed a maggio 2017 risulta oltre i 1700.
L’economia basata sui bitcoin è ancora di modeste dimensione se paragonate all’economia che tradizionalmente utilizza le valute emesse dalle banche centrali ma è già consuetudine accettare sia per servizi online sia per beni tangibili le cryptovalute.
Tra gli enti che accettano donazioni in bitcoin si richiamano la Free Software Foundation e anche Wikimedia Foundation. Un caso che, a livello internazionale ha fatto scalpore, è l’Università di Nicosia, a Cipro, che accetta il bitcoin come mezzo di pagamento delle tasse universitarie.
La relazione che esiste tra bitcoin e blockchain è molto dibattuta tra gli studiosi.
Vi sono alcuni che ritengono il legame inscindibile mentre ci sono altri che ritengono che la vera rivoluzione non sia la cryptovaluta ma sostanzialmente la tecnologia che ne sta a fondamento: la blockchain.
Alcuni studi del world economic forum hanno stimato che entro il 2025 ci saranno attività che genereranno oltre il 10% del PIL del mondo che saranno registrate su tecnologie che si basano sui principi della blockchain.
Per contro Visa, Orange, Nasdaq e Citi hanno investito nella piattaforma basata su tecnologia blockchain per le aziende chain.com
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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