Come si determina il reddito dei contribuenti nel regime dei minimi?
Oggi parliamo di un argomento che riguarda il reddito di impresa o il lavoro autonomo nel regime dei minimi.
Sicuramente questo tema è molto sentito dai nostri lettori a giudicare dalle notevoli richieste giunte al nostro indirizzo email.
Prima di analizzare nel dettaglio le modalità per Unico 2017 per i contribuenti minimi facciamo un attimo chiarezza sul concetto di reddito.
La prima cosa da sapere è che il reddito è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi (o compensi) percepiti nel periodo d’imposta e quello delle spese sostenute nello stesso periodo relativo all’esercizio dell’attività d’impresa o arte o professione.
Alla determinazione del reddito concorrono anche le plusvalenze e le minusvalenze.
Tutti i componenti positivi o negativi di reddito devono essere considerati in relazione al principio di cassa.
Vediamo insieme come determinare il reddito trattando nello specifico alcune indicazioni del quadro LM che sono all’interno del modello Unico.
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Il quadro LM
Un aspetto importante del modello Unico è rappresentato dal quadro LM. Francesco C. un nostro cliente ci ha richiesto approfondimenti in merito.
Vediamo insieme le principali indicazioni relative al quadro LM dell’Unico 2016.
Di seguito ti indichiamo nel dettaglio il significato ed il contenuto da riportare nelle principali righe del quadro LM.
Rigo LM2, colonna 1
Si indica il recupero dell’incentivo fiscale derivante dall’applicazione del comma 3 bis dell’art. 5 del D.L.n. 78 del 2009 .(cd. “Tremonti-ter”)
Ovviamente a seguito di cessione dei beni oggetto dell’investimento a soggetti aventi un’organizzazione stabile in Paesi non aderenti allo Spazio economico europeo.
Rigo LM2, colonna 2 (totale componenti positivi)
Va indicato, oltre all’importo di colonna 1, l’ammontare dei corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa e dai corrispettivi delle cessioni di materie prime sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili.
Sono esclusi i beni strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione.
Per quanto riguarda i compensi dei professionisti con cassa?
Le istruzioni ministeriali ricordano che non concorrono all’ammontare dei compensi i contributi integrativi richiesti da professionisti per rivalsa.
All’opposto, costituiscono parte integrante dei compensi l’ammontare della maggiorazione del 4%.
La stessa viene addebitata ai committenti in via definitiva, ai sensi dell’art. 1, comma 212, della legge n. 662 del 1996.
Nel computo di tale rigo vanno considerate anche l’ammontare delle sopravvenienze attive realizzate nonchè l’ammontare delle plusvalenze attive conseguite.
Rigo LM3
I soggetti che transitano da un regime ordinario al regime dei minimi devono indicare le rimanenze finali relative al periodo d’imposta precedente.
Se invece si tratta di un contribuente che nel periodo d’imposta precedente ha applicato il regime di vantaggio?In questo rigo allora, deve essere riportata l’eventuale eccedenza di rimanenze indicata nel rigo LM20 del Modello Unico PF 2015.
Rigo LM4 (differenza)
Va indicata la differenza tra gli importi dei righi LM2, colonna 2 e LM3.
Se il risultato è negativo occorre indicare zero.
Rigo LM5 (totale componenti negativi)
Va indicato in colonna 2 l’ammontare degli acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci, pagate nel presente periodo d’imposta.
Inoltre vanno indicate le spese relative a beni ad uso promiscuo che sono deducibili nella misura del 50% dell’importo corrisposto.
La deduzione è indipendente dalle specifiche limitazioni previste dalle norme del Tuir.
Rigo LM6 (reddito lordo o perdita)
Va indicato il reddito lordo (o perdita) derivante dalla differenza tra i righi LM4 e LM5.
Se il risultato è negativo, l’importo va preceduto dal segno meno.
Se l’importo indicato nel rigo LM6 è positivo?
Allora nel rigo LM7 (contributi previdenziali e assistenziali), colonna 1,va indicato l’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali versati nel presente periodo d’imposta in ottemperanza a disposizioni di legge.
Dal reddito determinato, si devono dedurre per intero i contributi previdenziali.
Sono compresi quelli corrisposti per conto dei collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico e quelli versati per i collaboratori non a carico ma per i quali il titolare non ha esercitato il diritto di rivalsa.
Nella colonna 2, deve essere indicato l’importo dei predetti contributi che trova capienza nel reddito indicato nel rigo LM6.
L’eventuale eccedenza deve essere indicata nel rigo LM49 ed è deducibile dal reddito complessivo ai sensi dell’art. 10 del Tuir.
Rigo LM8 (reddito netto)
Va indicata la differenza tra l’importo di rigo LM6, se positivo, e l’importo di rigo LM7, colonna 2.
Rigo LM9 (perdite pregresse)
Vanno riportate le eventuali perdite pregresse fino a concorrenza dell’importo di rigo LM8.
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