Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con il comunicato stampa n. 136 del 27 novembre 2024, ha ufficializzato la proroga al 16 gennaio 2025 per il pagamento della seconda rata degli acconti d’imposta. La misura, prevista nel Decreto Legge n. 155 del 19 ottobre 2024, rappresenta un’importante agevolazione fiscale per le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi o compensi contenuti, offrendo loro maggiore flessibilità nei pagamenti.
Chi può beneficiare della proroga
La proroga si applica esclusivamente alle persone fisiche titolari di partita IVA che nel 2023 hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro, indicati nel modello Redditi 2024 relativo all’anno di imposta 2023. Sono invece esclusi dal beneficio:
- persone fisiche non titolari di partita IVA (privati, soci, associati, collaboratori)
- titolari di partita IVA con ricavi superiori a 170.000 euro, che dovranno rispettare la scadenza originaria del 2 dicembre 2024
Versamenti inclusi nella proroga
La proroga riguarda unicamente gli acconti relativi alle imposte dirette, tra cui:
- IRPEF e Addizionale comunale IRPEF
- cedolare secca
- imposta sostitutiva per i regimi forfettario e di vantaggio
- imposte patrimoniali come IVIE e IVAFE
Sono esclusi dalla proroga:
- contributi previdenziali e assistenziali
- premi assicurativi dovuti all’INAIL
- nuove scadenze e modalità di pagamento
Grazie alla proroga, i versamenti originariamente previsti entro il 2 dicembre 2024 possono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2025 oppure in cinque rate mensili di pari importo, con scadenza il 16 di ogni mese da gennaio a maggio 2025.
Le rate successive alla prima potrebbero essere gravate di interessi nella misura prevista dal D.Lgs. n. 241/1997, come avvenuto nel 2023 (4% annuo).
Vantaggi della proroga per le partite IVA
La proroga al 16 gennaio 2025 offre importanti benefici ai contribuenti:
- il rinvio permette di pianificare i pagamenti in un periodo fiscalmente meno impegnativo
- consente di distribuire l’impatto finanziario su più mesi, alleggerendo il carico fiscale di gennaio
- la misura è pensata per agevolare i professionisti e le imprese con ricavi più contenuti
Come verificare se si rientra nella proroga
Per sapere se si può beneficiare del rinvio, è necessario:
- controllare i ricavi o compensi dichiarati nel modello Redditi 2024 (anno di imposta 2023)
- verificare la tipologia di imposte dovute, escludendo contributi previdenziali e INAIL
- pianificare il pagamento entro il 16 gennaio 2025, scegliendo tra pagamento unico o rateizzazione
Conclusioni
La proroga degli acconti a gennaio 2025 rappresenta un’opportunità significativa per molte partite IVA, offrendo maggiore flessibilità e supporto in un periodo critico per la gestione fiscale. Tuttavia, è fondamentale verificare attentamente i requisiti e pianificare i pagamenti in modo accurato.
Per evitare errori o dimenticanze, e per gestire al meglio le novità fiscali, affidarsi a un consulente esperto è la scelta ideale. Con una consulenza professionale, è possibile ottimizzare la gestione fiscale e sfruttare appieno le agevolazioni previste.