Dal 1° gennaio 2025, entrano in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo, aggiornati dal Ministero del Lavoro con il decreto del 22 novembre 2024. Questa revisione biennale, obbligatoria per legge, comporta una riduzione dei coefficienti, che avrà un impatto diretto sull’importo delle pensioni calcolate con il sistema contributivo. I cambiamenti riguarderanno i lavoratori che matureranno i requisiti per il pensionamento dal 2025 in poi.
Cosa sono i coefficienti di trasformazione?
I coefficienti di trasformazione sono valori utilizzati per calcolare l’importo annuo della pensione. Si ottengono moltiplicando il montante contributivo accumulato dal lavoratore per il coefficiente corrispondente all’età di pensionamento. Maggiore è l’età, più alto sarà il coefficiente, e quindi l’importo dell’assegno. Questo meccanismo tiene conto dell’aspettativa di vita: chi va in pensione prima riceverà un importo più basso perché la rendita sarà distribuita su un periodo più lungo.
Chi è interessato dalla modifica?
La riduzione dei coefficienti di trasformazione riguarda i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione a partire dal 2025 e che avranno almeno parte dell’assegno calcolato con il sistema contributivo. In particolare, sono interessati:
- i lavoratori senza contributi versati prima del 31 dicembre 1995
- coloro che scelgono il sistema contributivo, come avviene per Opzione Donna o Quota 103
- chi ha meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
- i lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 ma con periodi contributivi successivi al 2011.
Va precisato che la modifica non interessa chi è già in pensione.
I nuovi coefficienti per il biennio 2025-2026
La nuova tabella dei coefficienti riflette l’allungamento dell’aspettativa di vita e tiene conto della variazione del PIL. Ecco alcuni esempi dei nuovi valori principali.
Età | Coefficiente (%) |
---|---|
62 | 4,795% |
63 | 4,936% |
64 | 5,088% |
65 | 5,250% |
66 | 5,423% |
67 | 5,608% |
68 | 5,808% |
69 | 6,024% |
70 | 6,258% |
Impatti sui futuri pensionati: esempi pratici
La riduzione dei coefficienti porterà a una diminuzione media del 2% sulle rendite pensionistiche rispetto al biennio precedente. Ecco due esempi concreti.
- pensione a 62 anni con montante di 200.000 euro. Chi è andato in pensione nel 2024 ha ottenuto un assegno di 751 euro lordi mensili per 13 mensilità, mentre chi andrà in pensione nel 2025 riceverà 737 euro, con una differenza di 14 euro al mese
- pensione a 67 anni con lo stesso montante. L’importo scende da 880 euro lordi a 862 euro, con una differenza di 18 euro mensili
Conclusioni
La revisione dei coefficienti di trasformazione 2025-2026 comporterà una leggera diminuzione degli importi pensionistici per i futuri pensionati, specialmente per chi si ritira in età anticipata. Pianificare con attenzione l’età del pensionamento e considerare strategie complementari, come i fondi pensione integrativi, può aiutare a mitigare l’impatto di queste modifiche.
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