Il tema della pensione anticipata continua a essere di grande interesse per milioni di lavoratori italiani, specialmente in vista delle novità previste per il 2025. Con la legge di bilancio attualmente in Parlamento, emergono conferme e nuove opportunità per chi desidera lasciare il lavoro prima di raggiungere l’età pensionabile ordinaria. Vediamo quali strumenti saranno disponibili e quali criteri bisogna soddisfare.
Quota 103
La quota 103, introdotta nel 2023 e confermata per il 2025, consente di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa soluzione è ideale per chi non vuole aspettare i 67 anni della pensione di vecchiaia ordinaria, ma è importante considerare che l’importo della pensione sarà limitato a quattro volte il trattamento minimo fino al raggiungimento dei 67 anni.
Una novità confermata anche per il 2025 è il Bonus Maroni, destinato a chi decide di continuare a lavorare nonostante abbia maturato i requisiti per Quota 103. Questo bonus prevede un aumento netto in busta paga, poiché il datore di lavoro non tratterrà la quota contributiva destinata all’INPS, offrendo così un incentivo a proseguire l’attività lavorativa.
APE Sociale
Anche nel 2025, l’APE Sociale sarà disponibile per chi ha almeno 63 anni e si trova in situazioni di particolare fragilità. Questo strumento è pensato per:
- disoccupati di lungo periodo con almeno 30 anni di contributi
- caregiver che assistono familiari con gravi disabilità, con un requisito contributivo di 30 anni
- invalidi civili con almeno il 74% di invalidità, anche loro con 30 anni di contributi
- lavoratori impiegati in mansioni gravose, che necessitano di 36 anni di contributi, ridotti a 32 anni per operai edili, ceramisti e operatori della ceramica.
Le lavoratrici madri possono beneficiare di uno sconto sui contributi: un anno in meno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
Opzione Donna
L’opzione Donna resta disponibile nel 2025, ma con restrizioni che la rendono accessibile solo a determinate categorie. Si rivolge a donne con almeno 35 anni di contributi e 59 anni di età, che si trovano in situazioni di svantaggio, come caregiver, lavoratrici con disabilità di almeno il 74%, o dipendenti di aziende in crisi. Questa opzione comporta una riduzione dell’assegno pensionistico, quindi va ponderata attentamente.
Requisiti per la pensione ordinaria
La pensione di vecchiaia ordinaria resta fissata a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, senza limiti di età.
Consigliamo di consultare un consulente previdenziale per un’analisi personalizzata, così da comprendere appieno l’impatto economico di ciascuna scelta e pianificare il proprio futuro con consapevolezza.
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