Un nostro leHome > Esperto risponde > ttore Dario di Brescia, ci ha inviato una richiesta di consulenza chiedendo informazioni su passaggio a part time per diventare consulente IT e Web.
Se hai domande relative a questo argomento, puoi inserire un commento alla fine della pagina.
Per chiarimenti su altri argomenti, richiedi una consulenza gratuita ai nostri esperti oppure se preferisci la forma riservata acquista una consulenza standard o prioritaria a seconda delle tue esigenze.
Passaggio a part time per diventare consulente
Buongiorno sono dipendente pubblico presso un Ente locale a tempo pieno 36 ore e vorrei passare a tempo parziale 50% al fine di poter essere autorizzato ad aprire partita Iva, in regime forfettario, e svolgere attività di consulente servizi IT e Web (emetterei per esempio ricevute con descrizione “Consulenza per personalizzazione applicativo Web” o “Consulenza per servizi informatici”)
Nel mio “business plan” per valutare se fare questo passo avrò (se ho capito bene) una redditività 67% per tutti i possibili codici Ateco in cui andrei a figurare:
62.01.00 Produzione di software non connesso all’edizione
62.02.00 Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
63.11.30 Hosting e fornitura di servizi applicativi (ASP)
95.11.00 Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
Questo vuol dire che per ogni 10.000 di ricevute pagherò 1.005 di imposte, in quanto i contributi INPS vengono già versati dall’Amministrazione pubblica presso la quale lavoro, e non dovrò versare altro nè tantomeno quindi potrò scaricare questi costi dal reddito della libera professione?
In fase di apertura P.IVA è necessario specificare il codice Ateco esatto o si potrà indicare anche solo la radice (es. 62 invece di 62.01.00 e 62.02.00)
C’è un limite al numero di codici Ateco? è suggeribile sceglierne 1 solo e cercare di emettere quindi le ricevute conformandole a tale attività (es. ho aggiornato una pagina web, ma emetto ricevuta al cliente per “creazione applicativo personalizzato”)?
Qualora in futuro dovessi aggiungere un ulteriore codice Ateco che ha una redditività differente da quelli già in essere, sarà il commercialista in fase di calcolo dei redditi a separare le diverse categorie di reddito al fine del calcolo delle imposte?
Mi confermate che anche se il lavoro part-time fornirà un reddito lordo di 13500 euro potrò comunque avere reddito da libero professionista fino a 30000 e non per la differenza di 16500?
Grazie per il vostro sito, è molto autorevole e soprattutto chiaro ed anche per questo motivo non vedo l’ora di diventare vostro cliente.
Dario – Brescia
Problemi con il tuo commercialista?
Abbonati al nostro servizio, un consulente specializzato si prenderà cura della tua partita Iva.
La nostra risposta a Dario
Buongiorno Dario, grazie per la tua domanda su passaggio a part time per diventare consulente IT e Web.
Prima di rispondere alle tue domande facciamo una premessa:
come dipendente pubblico, ti consigliamo, prima di aprire partita Iva di chiedere autorizzazione al tuo datore di lavoro, anche nel caso in cui l’orario di sia ridotto al 50%.
Per quanto riguarda l’esenzione contributiva per i redditi da partita Iva, potrai richiederla solamente se iscritto in camera di commercio come attività artigianale.
Ricordiamo che, anche se venisse effettuata l’iscrizione in camera di commercio, in costanza del lavoro da dipendente, la qualifica di Artigiano vero e proprio non verrà riconosciuta.
Per ottenere l’esenzione contributiva è necessario comunque che il lavoro da dipendente rimanga prevalente in termini di reddito e di tempo dedicato, rispetto al lavoro autonomo con partita Iva.
A tal proposito l’esenzione non verrà riconosciuta con un lavoro part time inferiore alle 20 ore settimanali.
In fase di apertura della partita Iva è necessario indicare quale sarà il codice Ateco primario ed indicare anche quali sono gli eventuali codici Ateco secondari.
Non ci sono riferimenti normativi che danno un limite per quanto riguarda il numero di codici Ateco, ovviamente per evitare doppie contribuzioni si consiglia di attenersi sempre al medesimo settore.
Il codice Ateco 62.02.00, consigliamo di sceglierlo come secondario in quanto si tratta di un’attività di consulenza e non artigianale, per la quale la camera di commercio potrebbe rifiutare l’iscrizione.
Qualora venisse aggiunto un codice Ateco con una redditività diversa dagli altri, sarà necessario selezionare gli incassi derivanti unicamente dalla nuova attività e indicarli separatamente nel modello unico.
Fermo restando la premessa fatta sull’esenzione contributiva, se il lavoro da dipendente porta un reddito di 13.500€, con la partita Iva si potrà comunque avere un reddito di 30.000€.
Se applicato il regime forfettario, i due redditi non fanno cumulo tra di loro, sia per quanto riguarda la tassazione, che per quanto riguarda il limite di ricavi di 30.000€.
Ti ringraziamo per i complimenti sul nostro operato ed auguriamo anche a te un bel mese di agosto.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
Con il nostro abbonamento gestiamo la tua Partita IVA!
Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Lascia un commento