A partire dal 1° gennaio 2025, entreranno in vigore numerose novità per le partite Iva, sia in ambito nazionale che europeo. Le nuove disposizioni, puntano a semplificare la gestione fiscale e a promuovere una maggiore trasparenza.
Le principali novità per le partite IVA nel 2025
Regime forfettario: conferme e semplificazioni
Il regime forfettario conferma la soglia di ricavi a 85.000 euro. Tuttavia, le nuove regole prevedono:
- uscita dal regime a partire dall’anno successivo al superamento della soglia di 100.000 euro
- introduzione di controlli automatizzati sui requisiti di accesso, riducendo la necessità di documentazione aggiuntiva
- possibilità di emettere fatture semplificate senza limiti di importo, eliminando alcune complicazioni operative
Regime transfrontaliero per le PMI
Una delle novità più significative riguarda l’introduzione di un regime Iva transfrontaliero per le PMI che operano in più Stati membri dell’Unione Europea.
Tra le caratteristiche principali abbiamo:
- le PMI con un fatturato annuo complessivo inferiore a 100.000 euro nell’intera UE, o sotto la soglia nazionale dello Stato membro, potranno avvalersi dell’esenzione IVA anche nei Paesi in cui non sono stabilite
- le imprese riceveranno un codice identificativo da utilizzare in tutti gli Stati membri in cui operano
- la gestione delle comunicazioni e dei pagamenti sarà semplificata grazie a un punto di contatto unico nello Stato di stabilimento
Questo regime permette alle PMI di competere in condizioni di parità con le imprese locali, migliorando l’efficienza e la compliance fiscale.
Regime forfettario “speciale” per le PMI nell’UE
Gli Stati membri potranno adottare un regime di franchigia IVA per le PMI con un fatturato annuo fino a 85.000 euro. Le PMI potranno scegliere se aderire al regime speciale europeo o mantenere quello nazionale.
Saranno previste soglie settoriali specifiche, rivalutabili ogni anno dalle autorità fiscali.
Questo regime offre maggiore flessibilità, permettendo alle imprese di adattarsi alle esigenze del proprio mercato di riferimento.
Territorialità IVA per gli eventi in streaming
In Italia, il decreto legislativo 180/2024 modifica i criteri di territorialità IVA per gli eventi in streaming. Dal 2025, questi saranno considerati effettuati in Italia se il cliente è domiciliato o residente nel territorio nazionale.
Questa norma garantisce una corretta applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, adeguandosi agli standard europei.
Conclusioni
Le novità per le partite IVA dal 1° gennaio 2025 rappresentano un passo significativo verso una gestione fiscale più moderna e armonizzata a livello europeo. L’obbligo di fatturazione elettronica, l’introduzione dei regimi IVA transfrontalieri e la semplificazione del regime forfettario mirano a favorire la compliance fiscale e a migliorare l’efficienza amministrativa.
Affidarsi a un commercialista esperto è essenziale per affrontare questi cambiamenti con serenità e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove normative.