Un nostro lettore Simone di Genova ci chiede maggiori informazioni in merito a partecipazione bandi pubbliche amministrazioni.
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Partecipazione bandi pubbliche amministrazioni
Sono un libero professionista che sviluppa software. Sempre più spesso mi capita di leggere bandi emessi da pubbliche amministrazioni dove, per competenze e formazione, potrei partecipare. Tra i requisiti soggettivi spesso capisco che mi è preclusa ogni domanda di partecipazione in quanto possono partecipazione soltanto società di capitali.
Sinceramente non trovo giusto che si delimiti in questo modo l’accessibilità a bandi pubblici, non dovrebbero essere essenziali le capacità e le competenze delle persone e non invece la veste giuridica adottata?
Simone – Genova
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La nostra risposta a Simone
Ciao Simone , grazie per la tua domanda relativa a partecipazione bandi pubbliche amministrazioni.
Nel nostro paese l’inquadramento giuridico dei professionisti è storicamente distinto ed autonomo da quello delle imprese.
Questa specificità a volte assume connotati positivi (si pensi tra tutti alla qualifica di creditori privilegiati in sede concorsuali dei liberi professionisti) ma altre negativi.
Uno dei punti più dibattuti, di questi secondi, è sempre stato la impossibilità dei professionisti a partecipare a bandi di appalto per l’assegnazione di incarichi e consulenze presso le pubbliche amministrazioni. Una mano tesa ai professionisti viene oggi dall’art. 12 del Jobs act per il lavoro autonomo.
Le pubbliche amministrazione dovranno in futuro elaborare bandi a favore di lavoratori autonomi.
Si ricorda che la finanziaria per il 2016, recependo la raccomandazione della Commissione UE del 6 maggio 2013 n. 361, ha autorizzato la concessione di finanziamenti a favore dei liberi professionisti, con riferimento ai fondi strutturali 2014/2020. I professionisti sono assimilati alle piccole e medie imprese.
Non esiste più alcuna preclusione per i lavoratori autonomi per l’accesso alle risorse dei Fondi sociali europei (Fse), Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e programmi operativi nazionali (Pon) o regionali (Por).
Allo scopo di favorire la partecipazione ai bandi e il concorso all’assegnazione di incarichi e appalti privati, i professionisti avranno la facoltà a) di costituire reti di esercenti la professione e consentire agli stessi di partecipare alle reti di imprese, in forma di reti miste, con accesso alle relative provvidenze in materia; b) di costituire consorzi stabili professionali; c) di costituire associazioni temporanee professionali.
Un saluto
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