Lo sai che di recente il governo ha confermato un nuovo Decreto Aiuti come forma di sostegno economico per imprese e famiglie? Si, hai capito bene, in conseguenza della crisi post covid e per l’emergenza della guerra in Ucraina il nostro governo ha deciso di intervenire.
Nel nuovo Decreto Aiuti, sono integrate una serie di misure che hanno lo scopo di sostenere le famiglie italiane ed i lavoratori. I fondi destinati a questa forma di sostegno sarebbero di circa 14 miliardi di euro, cifra ben superiore a quella che era stata ipotizzata in un primo momento.
Bonus per far pronte ai rincari delle bollette dell’energia elettrica, il taglio delle accise per i carburanti e bonus da 200 euro sono alcuni dei punti chiave contenuti nel Decreto.
Proprio il bonus da 200 euro previsto per lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro era una misura auspicata ed attesa.
Vediamo di seguito tutte le misure più importanti contenute nel Decreto Aiuti.
Il Decreto Aiuti
Se sei curioso di sapere il contenuto del Decreto Aiuti continua a leggere questa pagina che lo vediamo insieme. Innanzitutto, perché è stato introdotto? Lo scopo principale è quello di venire incontro alle necessità ed alle criticità di famiglie e lavoratori in questo preciso momento storico.
Dopo l’emergenza Covid e la crisi in Ucraina, i prezzi di molti prodotti sono aumentati molto. Ma soprattutto è il costo dell’energia elettrica e del gas che causa dell’inflazione sono schizzati alle stelle. In un passato molto recente erano già stati stanziati alcune decine di miliardi per contrastare inflazione e caro vita. Con questo Decreto Aiuti sono stati aggiunti altri 14 miliardi di euro.
I fondi per sostenere queste misure aggiuntive verranno alimentati proprio dalle tasse sui profitti extra che le principali aziende energetiche hanno incamerato con i rincari dei prezzi. Il premier in questi giorni ha proprio fatto menzione di questa precisa strategia come sostegno per famiglie ed imprese.
Taglio Delle Accise
La prima misura contemplata nel Decreto Aiuti è proprio il taglio delle accise su benzina e carburanti. Negli ultimi tempi, i prezzi di questi prodotti hanno subito una forte impennata gravando in modo marcato nelle tasche degli italiani.
A quanto si apprende, il taglio delle accise viene prorogato per altri due mesi, fino all’8 luglio quindi. Sia il prezzo della benzina che degli altri carburanti come diesel e metano in questo modo subiranno una diminuzione alla pompa. Ci auguriamo che questa misura sia in grado di dare la giusta spinta a quei settori come autotrasporto e logistica. Come saprai, sono settori che hanno risentito maggiormente di questa particolare condizione.
Misure per il consumo di energia
Anche il capitolo energia si pone al centro del nuovo Decreto Aiuti, vediamo come. Le misure precedentemente adottate sull’energia vengono prorogate e questo si traduce in un bonus sul pagamento delle bollette per il consumo elettrico. In sostanza viene diminuito il costo per famiglie con indice ISEE al di sotto di una certa soglia anche per questo trimestre.
Sarà inoltre possibile applicare anche il criterio di retroattività al trimestre precedente anche nel caso non sia stato presentato ISEE della famiglia.
Bonus di 200 Euro per lavoratori e pensionati
Una sorpresa invece riguarda il sostegno per tutti i lavoratori sia essi dipendenti che autonomi. Il contributo di 200 euro di bonus verrà erogato i modalità una tantum tramite il fondo di sei miliardi alimentato dalle imposte sui proventi extra delle grandi aziende del settore energia. Il bonus è esteso anche alla categoria dei pensionati e verrà erogato con modalità ancora in fase di definizione molto probabilmente nella busta paga o nella pensione tra giugno e luglio 2022. I soggetti interessati si stima che siano circa quasi 30 milioni di cittadini, ossia tutti coloro che hanno un reddito inferiore alla soglia dei 35.000 euro.
Altre misure
Concludiamo la nostra analisi con le altre misure stabilite nel Decreto Aiuti.
Per le imprese che utilizzano grandi quantità di energia è stata prorogata il provvedimento che da la possibilità di usufruire di un credito d’imposta. In caso un impresa abbia scambi commerciali rilevanti con le zone coinvolte dalla guerra, viene messo un contributo a fondo perduto. Previsti anche incentivi per aziende che operando nel settore dell’edilizia e nel rispetto dei contratti d’appalto hanno visto crescere notevolmente i prezzi delle materie prime. Sarà demandato alle regioni il compito di aggiornare e supervisionare eventuali contratti d’appalto. Infine vengono date precise disposizioni per il sostegno di profughi ucraini ed erogati i cosiddetti ristori per enti locali ed imprese che hanno subito eventuali conseguenze della guerra.