La Legge di Bilancio 2025 conferma la proroga della maxi deduzione per le nuove assunzioni fino al 2028. Questo incentivo, introdotto in forma sperimentale dal Dlgs 216/2023 di riforma fiscale e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2024, offre un importante vantaggio fiscale alle aziende che assumono personale a tempo indeterminato.
Cos’è la maxi deduzione e chi può beneficiarne
La maxi deduzione permette alle imprese di ottenere una significativa riduzione dell’IRES, pari al 120% o 130% del costo del lavoro sostenuto per nuove assunzioni a tempo indeterminato. La deduzione si applica alle assunzioni effettuate a partire dal 2024, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione stabile.
Le principali caratteristiche della misura includono:
- deduzione del 120% per le assunzioni a tempo indeterminato
- deduzione del 130% per l’assunzione di categorie svantaggiate, come giovani, donne, persone con disabilità e altri lavoratori vulnerabili
L’agevolazione è rivolta a:
- titolari di reddito d’impresa
- professionisti con almeno un anno di attività
- Sono escluse le società in liquidazione ordinaria, soggette a liquidazione giudiziale o in situazioni di crisi.
Come si calcola la maxi deduzione
Il beneficio si basa sull’incremento occupazionale, calcolato confrontando il costo totale del personale del 2023 con quello del 2024. È importante che l’incremento sia reale e che non derivino riduzioni di personale in società collegate o controllate.
Il calcolo della deduzione prevede di:
- considerare il valore più basso tra il costo effettivo dei nuovi assunti e l’aumento complessivo del costo del personale, come riportato nel bilancio
- escludere l’applicazione per attività il cui reddito non è determinato analiticamente ai fini IRPEF e IRES, come nel regime forfettario
- per enti non commerciali, la deduzione si applica proporzionalmente ai ricavi generati dalle attività commerciali.
Un’importante novità introdotta dal DM 25 giugno 2024 è che la maxi deduzione si applica anche ai contratti a termine convertiti in contratti a tempo indeterminato.
Requisiti per il calcolo dell’incremento occupazionale
Per ottenere la deduzione, il numero di lavoratori a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 deve superare la media occupazionale del 2023. Si considerano anche:
- i lavoratori a tempo determinato convertiti a tempo indeterminato
- i lavoratori part-time, conteggiati in proporzione alle ore lavorate
- i contratti di somministrazione, rilevanti per l’impresa utilizzatrice in base alla durata del rapporto
Il turnover naturale, come i pensionamenti, è incluso nel calcolo, mentre i dipendenti trasferiti a seguito di operazioni straordinarie, come fusioni o scissioni, non sono considerati nuovi assunti.
Categorie di lavoratori svantaggiati
La legge offre una deduzione del 130% per le assunzioni di lavoratori svantaggiati, tra cui:
- persone con disabilità
- donne vittime di violenza, inserite in percorsi di protezione
- giovani ammessi agli incentivi per l’occupazione giovanile
- lavoratori molto svantaggiati e beneficiari del reddito di cittadinanza
- donne con almeno due figli minori o disoccupate da sei mesi, residenti in regioni svantaggiate
- residenti in regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE.
Conclusioni
La proroga della maxi deduzione per le assunzioni fino al 2028 rappresenta un’opportunità significativa per le imprese, facilitando l’assunzione di personale e riducendo i costi fiscali. Le aziende che pianificano di aumentare il personale a tempo indeterminato possono sfruttare questa agevolazione per migliorare la loro competitività e contribuire al rilancio economico, con un occhio di riguardo all’inclusione sociale.
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