Un nostro lettore Francesco da Roma, ci ha inviato una richiesta chiedendo informazioni su lavoro part time e partita Iva.
Se hai domande relative a questo argomento, puoi inserire un commento alla fine della pagina.
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Lavoro part time e partita Iva
Buongiorno vi descrivo la mia situazione perché ho bisogno di un vostro parere.
Sono un dipendente pubblico a tempo pieno e vorrei passare a tempo parziale al 50% per poter aprire una partita Iva, in regime forfettario, e svolgere attività di consulente in ambito informatico e Web.
Se ho ben capito dai vostri articoli avrei in questo modo un coefficiente di redditività pari al 67%.
Vorrei se possibile una indicazione sui codici Ateco che potrei adottare e se in fase di apertura della partita Iva devi specificare il codice Ateco esatto.
Oppure è possibile associare alla mia partita Iva più codici simultaneamente? C’è un limite?
Come comportarsi se in futuro volessi aggiungere un codice Ateco che prevede un coefficiente di redditività differente?
Come funzionano contributi INPS per una attività con partita Iva?
C’è la possibilità di chiedere una esenzione anche parziale visto che li verso anche come dipendente?
Supponendo tramite che il lavoro come dipendente part time percepirò un reddito di lordo di 15.000 euro potrò essere in regime forfettario ed avere un reddito da questa attività fino a 30000?
Francesco – Roma
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La nostra risposta a Francesco
Buonasera Francesco, grazie per la tua domanda su lavoro part time e partita Iva.
Come prima cosa facciamo una doverosa premessa, come dipendente pubblico ti consigliamo di chiedere autorizzazione al tuo datore di lavoro prima di di aprire la partita Iva.
Questo anche in caso nel quale il tuo orario di lavoro sia ridotto al 50% come da te indicato.
Per quanto riguarda l’esenzione contributiva per i redditi da partita Iva, potrai richiederla solamente se iscritto in camera di commercio.
Ricordiamo che anche se venisse effettuata l’iscrizione in camera di commercio, in costanza del lavoro da dipendente, la qualifica di Artigiano vero e proprio non verrà riconosciuta.
Per ottenere l’esenzione contributiva è necessario comunque che il lavoro da dipendente rimanga prevalente in termini di reddito e di tempo dedicato, rispetto al lavoro autonomo con partita Iva.
A questo proposito l’esenzione non viene generalmente riconosciuta con un lavoro part time inferiore alle 20 ore settimanali.
In fase di apertura della partita iva è necessario indicare quale sarà il codice ateco primario e indicare anche quali sono gli eventuali codici ateco secondari.
Veniamo alla parte riguardante i codici Ateco
I codici Ateco
Non ci sono riferimenti normativi che danno un limite di codici Ateco, ovviamente per evitare doppie contribuzioni si consiglia di attenersi sempre al medesimo settore.
Nel tuo caso possiamo indicarti i seguenti:
62.01.00 – Produzione di software non connesso all’edizione
62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
63.11.30 – Hosting e fornitura di servizi applicativi (ASP)
95.11.00 – Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
Se utilizzerai il nostro servizio per aprire la partita Iva, ti guideremo alla scelta del codice Ateco più opportuno alla tua attività.
Il codice Ateco 62.02.00, eventualmente ti suggeriamo di considerarlo come secondario perché è associato ad una un’attività di consulenza e non artigianale.
in questo caso la camera di commercio competente potrebbe rifiutarti l’iscrizione.
Qualora venisse aggiunto un codice Ateco con una redditività diversa dagli altri, sarà necessario selezionare gli incassi derivanti unicamente dalla nuova attività e indicarli separatamente nel modello unico.
Se è possibile applicare il regime forfettario, i due redditi non fanno cumulo tra di loro, sia per quanto riguarda la tassazione, che per quanto riguarda il limite di ricavi di 30.000€.
Visto che hai acquistato il nostro servizio pochi minuti che pubblicassimo questa risposta, ulteriori approfondimenti ti verranno forniti direttamente dal tuo consulente personale.
Grazie per il quesito per per la fiducia.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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Viola says
Buongiorno, ho un lavoro part_time e vorrei apparire una partita Iva per cominciare ad effettuare il lavoro autonomo di trucco semipermanente in diversi studi estetici. Vorrei sapere se aprendo la partita Iva sono obbligata a versare all’INPS e se le tasse vengono pagate in base al guadagno? Grazie viola
Staff says
Buongiorno Viola, l’attività di trucco semi permanente attualmente è regolamentata come l’attività di estetista, pertanto è necessaria l’iscrizione in camera di commercio. Le tasse si pagano in percentuale a quanto si guadagna, mentre per avere l’esenzione INPS per la partita Iva è necessario avere un contratto di lavoro dipendente maggiore di 20 ore settimanale.
Cordiali saluti