L’IMU, o Imposta Municipale Unica, è una delle principali imposte legate al possesso di immobili in Italia. Anche nel 2024, restano in vigore specifiche regole per determinare chi è obbligato al pagamento e chi, invece, può beneficiare delle esenzioni previste dalla normativa. Ecco tutto ciò che c’è da sapere in vista delle scadenze di giugno e dicembre.
Chi è obbligato a pagare l’IMU nel 2024
L’IMU è dovuta dai proprietari di immobili o dai titolari di diritti reali sugli stessi, come usufrutto, enfiteusi o superficie. Tra i soggetti obbligati al pagamento rientrano:
- proprietari di seconde case, l’imposta si applica su tutte le abitazioni diverse dall’abitazione principale, salvo che rientrino nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9)
- proprietari di immobili locati, il pagamento resta a carico del proprietario, anche in caso di locazione
- proprietari di terreni agricoli, sono tenuti al pagamento, salvo che i terreni siano ubicati in zone montane o collinari esenti
- proprietari di aree edificabili indipendentemente dall’effettivo utilizzo del terreno
- titolari di diritti reali come usufruttuari o altri soggetti con diritti sull’immobile
- genitore assegnatario della casa familiare quando stabilito da un provvedimento del giudice
- concessionari di aree demaniali e locatari in leasing nel caso di immobili concessi in locazione finanziaria.
Le esenzioni previste per l’IMU 2024
Esistono numerose situazioni in cui l’IMU non è dovuta. Tra le principali esenzioni troviamo:
- l’abitazione in cui il contribuente e il nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente è esente, eccetto per le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9). Sono esenti anche le pertinenze classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nel limite massimo di un’unità per ciascuna categoria
- immobili destinati a uso social: come quelli appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa, destinati ad abitazione principale dei soci o a studenti universitari
- immobili di enti non commerciali quando utilizzati esclusivamente per scopi istituzionali, culturali o religiosi
- immobili inagibili o inabitabili a condizione che sia stata presentata la necessaria documentazione
- immobili assegnati al coniuge separato in seguito a separazione o divorzio, il pagamento è a carico dell’assegnatario
- immobili in comodato d’uso gratuito concessi tra genitori e figli, nel rispetto dei requisiti di legge
- immobili occupati abusivamente previa denuncia alle autorità giudiziarie
- terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, e quelli situati in comuni montani o isole minori.
Scadenze e modalità di pagamento dell’IMU 2024
Il pagamento dell’IMU per il 2024 è suddiviso in due rate principali:
- 16 giugno 2024, termine per il pagamento dell’acconto
- 16 dicembre 2024, termine per il versamento del saldo, comprensivo di eventuali conguagli dovuti in seguito a variazioni delle aliquote comunali
Il pagamento può essere effettuato tramite modello F24, presso gli sportelli bancari, postali o in modalità telematica. È fondamentale verificare le aliquote e le delibere approvate dal proprio Comune di residenza per assicurarsi di calcolare correttamente l’importo dovuto.
Conclusioni
L’IMU 2024 è una tassa che interessa numerosi contribuenti, ma è fondamentale comprendere appieno chi è tenuto al pagamento e quali sono le casistiche di esenzione. Per evitare errori, sanzioni o ritardi, è sempre consigliabile affidarsi a un professionista del settore o verificare la normativa comunale aggiornata. Ricorda inoltre di rispettare le scadenze del 16 giugno e del 16 dicembre, per adempiere agli obblighi fiscali in modo puntuale e corretto.