Il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche è un adempimento fiscale che non può essere trascurato. La prossima scadenza riguarda il terzo trimestre 2024 e, poiché il 30 novembre cade di sabato, il termine è prorogato a lunedì 2 dicembre 2024. Vediamo nel dettaglio chi è obbligato al pagamento, le modalità e le principali novità normative in materia.
Chi deve pagare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
L’imposta di bollo si applica alle fatture elettroniche emesse senza applicazione dell’IVA, purché l’importo complessivo superi 77,47 euro. Rientrano in questa casistica, ad esempio:
- prestazioni soggette a esenzione IVA
- operazioni non imponibili
- operazioni escluse dall’ambito IVA
Il calcolo dell’imposta di bollo è automatico: il Sistema di Interscambio (SDI) identifica le fatture soggette a imposta, a condizione che il campo “Bollo virtuale” sia correttamente valorizzato con l’opzione “SI”.
Quando e come versare l’imposta di bollo
Il pagamento deve essere effettuato trimestralmente. Per il terzo trimestre 2024, la scadenza è il 2 dicembre, data entro la quale i contribuenti sono tenuti a versare l’importo dovuto.
Modalità di pagamento disponibili
Il versamento dell’imposta di bollo può avvenire attraverso:
- Modello F24 indicando il codice tributo 2523 per il terzo trimestre
- addebito diretto sul conto corrente, attivabile tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate
Semplificazioni introdotte dal Decreto Semplificazioni
Il Decreto Semplificazioni n. 73/2022, convertito in legge n. 122/2022, ha introdotto una novità rilevante per i contribuenti: il limite entro cui è possibile effettuare il versamento cumulativo dell’imposta di bollo è stato aumentato da 250 euro a 5.000 euro.
In base a questa modifica:
- per il primo trimestre se l’imposta dovuta non supera i 5.000 euro, il pagamento può essere rinviato al termine del secondo trimestre (30 settembre)
- per il secondo trimestre se l’importo complessivo dei primi due trimestri non supera i 5.000 euro, il pagamento può essere ulteriormente posticipato al termine del terzo trimestre (2 dicembre 2024).
Questa semplificazione consente ai contribuenti di ridurre la frequenza dei pagamenti, migliorando la gestione dei flussi di cassa.
Cosa succede in caso di mancato pagamento
Il mancato versamento dell’imposta di bollo entro i termini comporta:
- sanzioni amministrative, pari al 30% dell’imposta non versata
- interessi di mora, calcolati in base ai giorni di ritardo
Tuttavia, è possibile regolarizzare la posizione attraverso il ravvedimento operoso, che consente di ridurre le sanzioni proporzionalmente al ritardo.
Come verificare gli importi dovuti
Per verificare l’importo dell’imposta di bollo dovuta, il contribuente può accedere al proprio cassetto fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Qui viene riportato un riepilogo automatico delle fatture soggette a imposta, calcolato dal Sistema di Interscambio.
Conclusione
Il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche entro il 2 dicembre 2024 è un adempimento fondamentale per evitare sanzioni e interessi. Le semplificazioni normative introdotte negli ultimi anni offrono maggiore flessibilità, ma è essenziale rispettare i termini previsti.
Se hai dubbi sull’applicazione dell’imposta di bollo o necessiti di assistenza nella gestione delle tue scadenze fiscali, affidati a un commercialista esperto per garantirti una gestione corretta e senza rischi.