Il congedo parentale è uno strumento essenziale per i genitori che desiderano dedicare tempo ai propri figli nei primi anni di vita o in momenti specifici della loro crescita. Scopriamo come si calcola e quali sono i requisiti da rispettare.
Durata e periodi di congedo
Il congedo parentale garantisce ai genitori diritti specifici, che variano in base alla loro condizione lavorativa:
- ogni genitore ha diritto a 3 mesi di congedo parentale indennizzato, non trasferibili all’altro genitore. Oltre a questi, la coppia può usufruire di ulteriori 3 mesi, da utilizzare in alternativa, per un totale massimo di 9 mesi
- il congedo può essere richiesto entro i primi 12 anni di vita del figlio o, in caso di adozione o affidamento, entro i primi 12 anni dall’ingresso del minore in famiglia
Calcolo dell’indennità
L’importo dell’indennità varia a seconda della categoria lavorativa e dei requisiti. Per i lavoratori dipendenti l’indennità è pari al 30% della retribuzione media giornaliera. Tuttavia, nel 2024, per i primi due mesi, è prevista una maggiorazione all’80% se:
- il congedo è fruito per figli di età inferiore a sei anni o entro sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione/affidamento
- il periodo di congedo di maternità o paternità è terminato dopo il 31 dicembre 2022
Per le nascite o ingressi in famiglia a partire dal 1° gennaio 2023, la maggiorazione è applicabile indipendentemente dalla conclusione del congedo di maternità/paternità.
Per i lavoratori iscritti alla Gestione separata l’indennità è calcolata al 30% del reddito da lavoro relativo alla contribuzione maggiorata (0,72%). Per beneficiare dell’indennità, è necessario avere almeno una mensilità di contribuzione maggiorata (0,72%) versata nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di congedo parentale.
Frazionabilità e limiti
Il congedo può essere utilizzato in modalità frazionata, sia in giorni che in mesi. Tuttavia, per i lavoratori autonomi e della Gestione separata, non è consentito il frazionamento in ore.
I limiti di fruizione variano in base alla categoria:
- per i lavoratori autonomi è previsto massimo 3 mesi per ogni figlio
- per i lavoratori dipendenti, fino a 6 mesi indennizzati per ciascun genitore
Esempio pratico di calcolo
Per un lavoratore dipendente, l’indennità giornaliera si calcola con la formula
Indennità giornaliera = (Retribuzione media giornaliera x Percentuale spettante) x Giorni di congedo richiesti.
Ad esempio, con una retribuzione media giornaliera di 100 euro e un’indennità pari al 30%, l’importo sarà di 30 euro per ogni giorno di congedo.
Richiesta del congedo
La domanda deve essere presentata all’INPS attraverso i canali ufficiali, utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS. È possibile anche affidarsi a patronati o intermediari autorizzati.
Conclusioni
Il congedo parentale rappresenta un’opportunità importante per conciliare lavoro e famiglia. Con le nuove disposizioni, i genitori possono beneficiare di un supporto economico e di una maggiore flessibilità nella gestione del proprio tempo. Pianificare con attenzione e conoscere le regole permette di sfruttare al meglio questa misura di tutela.