Un nostro lettore Marco di Cesenatico ci chiede maggiori informazioni in merito a fatturato regime minimi.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
Se hai un argomento di tuo interesse richiedi la tua consulenza gratuita ai nostri esperti.
Fatturato regime minimi
Buongiorno, le espongo il mio caso, sono un geometra di 34 anni aderente al regime dei minimi del quale potrò godere fino al compimento dei 35 anni.
Scrivo in quanto ho incassato poco meno di 30.300 euro nell’anno 2015 (quindi oltre la soglia di 30.000 Euro).
Un cliente che da anni era insolvente mi ha pagato proprio in data 31/12 per euro 400 causando il superamento della soglia.
Cosa devo fare per non considerare quest’ultimo versamento? Vi pongo due possibili soluzioni che avrei pensato.
– E’ possibile e sufficiente disporre una dichiarazione firmata, magari davanti a un notaio, in cui si dichiari l’errore con la restituzione dell’intero importo da parte mia ? Se si, la restituzione dell’importo erroneamente pagatomi, può avvenire nel 2016 o deve essere datata il giorno successivo all’emissione dell’errato bonifico (quindi nel 2015) ?
– nota di credito per storno fattura ancora nel 2015 con restituzione del denaro.
Aiutatemi grazie
Marco – Cesenatico
Problemi con il tuo commercialista?
Abbonati al nostro servizio, un consulente specializzato si prenderà cura della tua partita Iva.
La nostra risposta a Marco
Buongiorno, per risolvere il tuo problema occorre fare chiarezza sull’emissione di una nota di credito.
La nota di credito può avvenire solo nell’ambito dei casi specificati dal comma 2 dell’art. 26 che comportano il venir meno o la riduzione del corrispettivo contrattuale, che sono:
- dichiarazione di nullità o annullamento;
- revoca, risoluzione o rescissione contrattuale e simili;
- applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente (come confermato dalla Cassaz., Sent. 11.1.2006, n. 318);
- mancato pagamento, anche parziale, se dovuto a procedure concorsuali del debitore (fallimento, liquidazione coatta amministrativa e concordato preventivo) o a procedure esecutive nei suoi confronti rimaste infruttuose.
In breve secondo il nostro parere è sufficiente che, anche a posteriori, vi siano una scambio di corrispondenza dove si dichiari la risoluzione del contratto per mutuo consenso.
In sintesi:
- entro il 31/12/2015 si emetta una nota di credito da parte sua con descrizione “Revoca parziale del servizio ……. ” per un importo di euro 400,00 (che ci sembra di capire permette di rientrare entro i 30.000);
- siccome si tratta di un importo che è possibile restituire in contanti, si faccia mettere la quietanza sulla fattura come prova della restituzione dei denari;
- nel corso del 2016 si riemette la fattura per differenza.
Si ricorda che dal 1° gennaio 2016 il limiti delle transazione eseguibili in denaro è pari ad euro 3.000,00.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
Con il nostro abbonamento gestiamo la tua Partita IVA!
Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Lascia un commento