Il 2025 porta significativi cambiamenti all’Ecobonus, l’incentivo fiscale che ha permesso a molti contribuenti di migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Con la nuova Legge di Bilancio 2025, le aliquote di detrazione subiranno una riduzione, e saranno introdotti nuovi requisiti tecnici e limiti per i redditi elevati. Ecco cosa aspettarsi dall’Ecobonus nel 2025 e come sfruttare al meglio le agevolazioni prima dei cambiamenti.
Aliquote Ecobonus ridotte dal 2025
A partire dal 2025, le aliquote dell’Ecobonus saranno ridotte:
- 50% di detrazione per interventi sugli edifici adibiti ad abitazione principale;
- 36% di detrazione per le seconde case e altre unità immobiliari.
Questa rappresenta una riduzione rispetto all’attuale 65%, che resterà in vigore solo fino al 31 dicembre 2024 per chi completa i lavori entro tale data. Dal 2026, le aliquote saranno ulteriormente ridotte al 36% per tutti gli interventi, e nel 2027 scenderanno al 30%.
Nuove limitazioni per redditi superiori a 75.000 euro
Un’importante novità per il 2025 riguarda l’introduzione di un tetto alle detrazioni per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro. Questa limitazione ridurrà l’importo massimo detraibile per i redditi più elevati, penalizzando chi intende beneficiare delle agevolazioni per grandi interventi di riqualificazione energetica.
Ecobonus e Superbonus: cosa cambia
L’Ecobonus sarà progressivamente armonizzato con il Superbonus, che vedrà anch’esso delle riduzioni. A partire dal 2025, la detrazione per il Superbonus scenderà al 65%, applicabile solo per chi ha rispettato alcune condizioni specifiche, come la presentazione della CILA entro il 15 ottobre 2024 per interventi diversi da quelli condominiali.
Tuttavia, gli interventi antisismici su abitazioni principali potranno godere di una detrazione del 50% per il solo anno 2025.
Le modifiche al Superbonus e all’Ecobonus ridurranno gli incentivi per la riqualificazione energetica, ma chi avrà completato i lavori entro il 2024 potrà ancora beneficiare delle aliquote più favorevoli.
Ultima opportunità: completare i lavori entro il 2024
Le attuali aliquote più vantaggiose (dal 50% al 75%) resteranno valide fino al 31 dicembre 2024. Per chi intende approfittare delle detrazioni più alte, è fondamentale completare i lavori entro la fine dell’anno per evitare di essere soggetto alle riduzioni previste nel 2025.
Contrasto con la direttiva europea “Case Green”
Le nuove disposizioni dell’Ecobonus 2025 si scontrano con la direttiva europea EPBD (“Energy Performance of Buildings Directive”), che vieta dal gennaio 2025 l’erogazione di incentivi per l’installazione di caldaie alimentate da combustibili fossili. Questa divergenza tra normativa nazionale ed europea potrebbe influenzare gli interventi ammissibili.
Conclusioni
Il 2025 sarà un anno di transizione per l’Ecobonus, con riduzioni delle aliquote e nuove limitazioni che renderanno le agevolazioni meno convenienti rispetto al passato. Per chi intende effettuare lavori di riqualificazione energetica, è cruciale pianificare e completare gli interventi entro il 2024 per usufruire delle detrazioni più elevate. Dal 2025, le aliquote saranno ridotte e i benefici fiscali limitati, soprattutto per i redditi più alti.
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