Oggi nel nostro paese, è sempre più difficile avviare una nuova attività e mantenerla in perfetta efficienza e con bilanci in attivo.
L’elevata pressione fiscale, gli scarsi incentivi, i costi di gestione alti sono alcune tra le principali cause.
Spesso imprenditori e professionisti, dopo un iniziale fase di scoraggiamento, sono alla ricerca dei metodi e stratagemmi per ottimizzare i costi di gestione.
Conoscere il costo commercialista per la gestione di una Srl diventa quindi fondamentale.
Come regolarsi? Un riferimento oggettivo al giusto compenso, può essere tratto dall’esame della nuova tariffa professionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili.
Se sei interessato, puoi consultarla nella Gazzetta Ufficiale dell’ottobre 2010.
Come ridurre il costo annuo del commercialista
Scegliere il preventivo più basso senza chiarire gli aspetti qualitativi dei servizi è spesso fortemente sconsigliato.
Il nostro suggerimento è di affidarti a commercialisti che utilizzano strumenti tecnologici avanzati. Oggi è possibile automatizzare molti processi in modo da ridurre i compensi per la tenuta della contabilità.
Scegliere una struttura che sappia cogliere le migliori opportunità tecnologiche ed accompagnarti nello sviluppo del tuo business è importante.
Se hai necessità di un commercialista per la gestione della tua Srl o Srls e vuoi contenere i costi inviaci la tua richiesta, un nostro esperto ti contatterà fornendoti un preventivo senza impegno.
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Vediamo in dettaglio le tariffe
La nuova Tariffa si applica, senza alcuna differenziazione, ai professionisti iscritti nelle Sezioni A e B dell’Albo unico dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili.
Ti ricordiamo che è nato nel gennaio del 2008 dalla fusione tra dottori commercialisti e ragionieri.
Nella nuova tariffa, per coprire l’inflazione dal 1994 (anno delle precedente tariffa) ad oggi, gli onorari sono stati aumentati del 50%.
E’ importante ricordare che le tariffe minime, hanno una funzione meramente orientativa e non sono pertanto vincolanti.
Questo significa che il costo del commercialista per la gestione di una Srl lo definisce il mercato e non non vi è nessun limite minimo previsto dalla legge.
Vediamo quale potrebbe essere il costo del commercialista per la gestione di una Srl secondo la tariffa attualmente in vigore.
Spese generali di studio da riconoscere al commercialista
Ribadendo la natura non cogente della tariffa occorre fare una precisazione ai sensi dell’art. 17 della stessa.
Infatti al professionista è dovuto un compenso forfettario a fronte delle spese generali di studio in ragione del 12,5% dell’importo degli onorari spettanti per le prestazioni svolte.
L’importo massimo è pari a 2.500 € per parcella.
Spese di viaggio e di soggiorno da riconoscere al commercialista
L’art. 18 della tariffa disciplina il caso in cui il professionista si reca fuori dalla sede dello studio per l’adempimento dell’incarico.
In questo caso gli spetta un compenso per il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno.
Le spese di viaggio sono determinate in misura pari:
- al costo del biglietto di prima classe in caso di trasporto ferroviario;
- al costo del biglietto di business class in caso di tratte intercontinentali e al costo del biglietto della economy class in caso di tratte nazionali e continentali del trasporto aereo;
- al costo chilometrico risultante dalle tariffe ACI del mezzo privato utilizzato.
Le spese di soggiorno, pernottamento e vitto sono determinate in misura pari alla tariffa d’albergo a quattro
stelle.
Costo del commercialista per la tenuta della contabilità di una Srl
Prima di osservare le indicazione della tariffa, precisiamo che il compenso per tutti gli adempimenti contabili o amministrativi connessi richiesti dalla legge deve essere determinato in base:
- al tempo impiegato;
- tenuto conto della difficoltà dell’incarico;
- tenuto conto della complessità dell’incarico;
- tenuto conto dell’importanza dell’incarico.
Veniamo quindi alla quantificazione del compenso secondo le tariffe vigenti dei dottori commercialisti.
La quantificazione del compenso
Precisiamo che il costo del commercialista per la gestione di una Srl è sempre inerente alla tenuta della contabilità in modalità ordinaria.
Per gli incarichi di tenuta di contabilità, compreso il controllo formale delle imputazioni di prima nota, qualora non pre concordati, al professionista competono onorari determinati in alternativa:
- per ciascuna rilevazione che comporti un addebito ed un accredito sul libro giornale: da 2,33 € a 4,65 €;
per le rilevazioni che comportino più di un addebito ed un accredito, per ciascun importo addebitato o accreditato sul libro giornale: da 1,16 € a 2,72 €; - fino a 500 rilevazioni contabili annue: da 1.394,43 € a 3.098,75 €;
da 501 a 2.000 rilevazioni contabili annue: da 3.098,75 € a 6.972,17 €;
oltre le 2.000 rilevazioni contabili annue un aumento sul compenso precedente da 154,94 € a 271,14 € ogni 100 - un compenso determinato in percentuale sul volume d’affari realizzato nel periodo, calcolato come segue
su base annuale:
fino a 232.405,61 € tra l’1,5% ed il 2,5%;
per il di più fino a 464.811,21 € tra lo 0,75% e l’1,5%;
per il di più fino a 929.622,42 € tra lo 0,25% e lo 0,75%;
per il di più fino a 3.873.426,75 € tra lo 0,075% e lo 0,25%;
per il di più oltre 3.873.426,75 € tra lo 0,025% e lo 0,075%.
Agli onorari di cui i tre punti sopra è applicata una maggiorazione compresa tra il 20% ed il 50% nel caso in cui il professionista debba rilevare i dati, oltre che dalla prima nota, anche da documenti forniti dal cliente.
A quali parametri ci si può riferire?
Facciamo un esempio per capire bene quali sono i parametri di costi del commercialista per la tenuta della contabilità.
Supponiamo che la Srl abbia 1.000 rilevazioni contabili annue ed un volume di affari pari ad 200.000 €.
Il compenso di tenuta della contabilità con il criterio del primo punto potrebbe essere determinato da 2.333 € ad 4.650 € con una media aritmetica pari ad 3.491,50 €.
Con il criterio del secondo punto, da 3.098,75 € ad 6.972,17 € con una media aritmetica pari ad 5.035,46 €.
Infine con il criterio del terzo punto da 1.500 € ad 2.500 € con una media aritmetica pari ad euro 2.000 €.
Vogliamo avere un parametro di riferimento univoco per la tenuta della contabilità di una Srl con 1.000 rilevazioni contabile ed un volume di 200.000 €?
Procediamo al calcolo delle medie aritmetiche dei 3 criteri sopra esaminati.
La media aritmetica globale [(3.491,46 + 5.035,46 + 2.000)/3] conduce a 3.508,99 €.
Costo del commercialista per la redazione del bilancio
Esaminato il costo del commercialista per la tenuta della contabilità, esaminiamo adesso cosa dispone la tariffa professionale per il bilancio.
I compensi per la redazione del bilancio sono dovuti come segue:
- sul totale delle attività, al lordo delle imposte rettificative, nonché delle partite di giro e conti d’ordine, al netto delle perdite:
– fino a 193.671,33 € lo 0,5%;
– per il di più fino a 387.342,67 € lo 0,25%;
– per il di più fino a 774.685,35 € lo 0,125%;
– per il di più fino a 1.936.713,37 € lo 0,075%;
– per il di più fino a 3.873.426,75 € lo 0,04%;
– per il di più fino a 7.746.853,48 € lo 0,025%;
– per il di più fino a 19.367.133,72 € lo 0,0125%;
– per il di più fino a 38.734.267,42 € lo 0,006%;
– per il di più oltre 38.734.267,42 € lo 0,005%; - sul totale dei componenti positivi di reddito lordi:
– fino a 774.685,35 € lo 0,15%;
– per il di più fino a 1.936.713,37 € lo 0,075%;
– per il di più fino a 3.873.426,75 € lo 0,04%;
– per il di più fino a 7.746.853,48 € lo 0,02%;
– per il di più fino a 19.367.133,72 € lo 0,0125%;
– per il di più fino a 38.734.267,42 € lo 0,0075%;
– per il di più oltre 38.734.267,42 € lo 0,005%.
Onorario minimo 774,69 €.
Alla tariffa precisa per gli onorari previsti nel comma 1, è applicata una riduzione compresa tra il 20% ed il 50%.
Soltanto però se la formazione del bilancio riguarda società, enti od imprese che non svolgono alcuna attività commerciale od industriale o la cui attività sia limitata alla pura e semplice amministrazione di beni immobili o al solo godimento di redditi patrimoniali.
Altra riduzione è prevista qualora, nelle prestazioni svolte, non sia compresa la relazione tecnica illustrativa.
Di conseguenza agli onorari è applicata una riduzione compresa tra il 10% ed il 30%.
Un esempio
Vediamo ancora un esempio facendo riferimento sempre alla stessa Srl di cui sopra.
Supponiamo che il totale dell’attività sia pari 150.000 € ed il passivo pari ad 100.000 €.
Il costo del commercialista per la redazione del bilancio sarà pari a 900 €. (dovuta dalla somma di 750 € ricavata dal totale dell’attivo e 150 € ricavato dal totale del passivo).
Se poi a questo importo applichiamo la riduzione del 20% per l’assenza di una relazione tecnica illustrativa, il compenso si riduce a 710€
Costo del commercialista per gli adempimenti fiscali
Osservati gli adempimenti civilistici non rimane che analizzare gli adempimenti fiscali.
Sempre in riferimento alla Srl di cui sopra ed un valore della pratica di 200.000 € per ogni dichiarazione la tariffa, con la tabella 3 in allegato, propone mediamente i seguenti valori:
- Unico persone giuridiche: 387,34 €;
- Iva persone giuridiche: 387,34 €;
- Irap: 387,34 €;
- Modello 770: 387,34 €.
Per semplicità, ipotizziamo che nei compensi sopra esposti rientrano anche le comunicazioni periodiche. (ex d.l. 193/2016).
Avremo quindi un compenso per gli adempimenti dichiarativi pari ad 1.549,36 €.
Costo annuo del commercialista per la gestione di una Srl
Facciamo adesso un analisi del costo complessivo di un commercialista per la gestione di una Srl.
Continuiamo a fare riferimento ad un volume d’affari di 200.000 € e con 1000 rilevazioni contabili.
Sopra abbiamo determinato:
- in 3.508,99 € il costo medio da tariffa per la tenuta della contabilità;
- in 710 € il costo medio da tariffa per la redazione del bilancio;
- in 1.549,36 € il costo medio da tariffa per gli adempimenti fiscali.
Complessivamente il compenso annuo del commercialista, risulta mediamente da tariffa pari ad 5.768,35 €.
Noi siamo in grado di offrirti una tariffa più vantaggiosa, contattaci senza impegno per ricevere un preventivo personalizzato.
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Matteo says
Sono socio con mio fratello in una srl di servizi enologico. Io sono al 10% mentre lui al 90% ed entrambi amministratori. Io vorrei recedere dalla società cedendo le quote gratuitamente senza alcun rimborso ma non so come comportarmi in questi casi. Nel caso mandassi una lettera con scritto la mia volontà di recedere dalla società come va scritta? Grazie
Staff says
Buongiorno Matteo, facciamo chiarezza sulle tue esigenze di uscire dalla società.
Il diritto di recesso da socio di una srl è generalmente condizionato a determinate circostanze e non è libero. Per conoscere più esattamente i tuoi diritti abbiamo la necessità di poter leggere lo statuto della tua società. Altra considerazione va fatta laddove pensi di cedere la quota sociale: se la cedi all’altro quotista non dovrebbero esserci problemi (ma anche qui dovremmo vedere lo statuto) mentre se hai intenzione di cedere la quota a soggetti terzi occorre vedere come lo statuto disciplina l’eventuale prelazione in capo ai soci preesistenti. Ti segnaliamo che potremmo rispondere adeguatamente se ci fornisci lo statuto della società con il servizio consulenza standard dove è possibile allegare il file.
Se è necessario possiamo effettuare anche il servizio di cessione di quote sociali con l’ausilio di dottori commercialisti facenti parti dal nostro team.
Cordiali saluti