Una nostra lettrice Lina di Firenze, ci ha inviato una richiesta chiedendo informazioni sulla compatibilità regime forfettario e società di persone.
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Compatibilità regime forfettario e società di persone
Buongiorno, dal 2005 sono socia in una s.a.s. per il ristorante di famiglia. In contemporanea ho ripreso la mia professione di traduttrice e vorrei aprire partiva Iva, dal momento che sto lavorando sempre di più e sempre con gli stessi committenti (da qui viene meno l’occasionalità del lavoro e sono stati superati i 5000 euro).
Mi dicono che non ho accesso al forfettario proprio perché socia in una società di persone.
Se esco dalla società, essendo un settore diverso, potrei avere immediato accesso al forfettario oppure devono trascorrere tre anni?
Prendere invece una partita Iva normale, mantenendo la quota della società, mi comporterebbe una differenza, in termini di spesa, di quanto superiore rispetto al forfettario?
Sto valutando la convenienza dell’operazione, considerando anche che uscire dalla società mi comporta un costo di spese notarili.
Grazie mille!
Lina – Firenze
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La nostra risposta a Lina
Buongiorno Lina, grazie per la tua domanda sulla compatibilità regime forfettario e società di persone.
Possiamo confermare che fino a quando sarà attiva la partecipazione nella società di persone non potrà essere applicato il regime forfettario.
E’ necessario cessare la partecipazione nella s.a.s. per poter applicare il regime forfettario per la partita Iva personale.
Come riportato dalla Circolare 10/E del del 2016, l’esclusione dal regime forfettario non opera anche “se la partecipazione viene ceduta nel corso del periodo d’imposta nel quale si intende applicare il regime di favore”.
Non sarà quindi necessario attendere 3 anni dall’apertura della partita Iva per poter accedere al regime forfettario se la partecipazione viene ceduta prima dell’inizio dell’attività.
Anche qualora la partita iva venisse aperta senza cedere la partecipazione, quindi con il regime fiscale ordinario semplificato, il 1°Gennaio successivo al giorno in cui venisse ceduta la partecipazione, (fermo restando il rispetto degli altri requisiti) potrebbe essere applicato il regime forfettario senza attendere tre anni.
Considerato che non potrà applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni, a causa della partecipazione nella società di persone, l’aliquota sarà fin da subito al 15%.
Nel caso in cui invece la partecipazione non venisse ceduta, oltre a dover applicare l’Iva in fattura, verranno applicate le aliquota IRPEF per scaglioni che variano dal 23% al 43%.
Pertanto sarà necessario un attenta valutazione in base ai redditi presunti con la partita Iva.
Cordiali saluti.
Un saluto
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Grazie mille per la vostra risposta, davvero molto esaustiva! Farò tutte le dovute valutazioni. Un’ultima cosa per cortesia: attualmente lavoro solo con l’estero, principalmente Stati Uniti, e quindi non applicherei l’IVA. Devo comunque fare le dichiarazioni IVA se non la applico?
Grazie ancora, siete stati molto preziosi!
Buonasera Lina, la dichiarazione Iva deve essere presentata comunque.
Cordiali saluti
buongiorno avrei una domanda da porre in base al regime forfettario.
Sono in procinto di aprire partita iva ma purtroppo temo di dovermi orientate verso il regime ordinario.
L’ostacolo al forfettario si configura perché sono amministratore di una sas .
Quello che volevo chiedere e se il fatto che la sas è ferma da oltre tre anni con regolamentata sospensione dell’ attività( non produce quindi ne utili ne redditi) può aiutarmi ad entrare ugualmente al regime forfettario con la nuova ditta individuale.
il dubbio mi è venuto perchè la partita iva non è stata ancora chiusa a causa di litigi tra soci.
Grazie
Buonasera Carmine,
l’agenzia delle Entrate non ha fornito chiarimenti al riguardo dell’applicazione del regime forfettario nei casi di possesso di partecipazione con assenza di reddito. Sulla base delle informazioni disponibili, a nostro avviso non può essere applicato il regime forfettario.
Cordiali saluti