Francesco e Stefania, due nostri lettori, hanno deciso di aprire insieme un negozio di parrucchieri ma avevano molti dubbi al riguardo e ci hanno contattato per richiederci una consulenza.
Dalla chiacchierata intercorsa con entrambi, è nata l’idea di scrivere questo articolo che riteniamo possa esserti d’aiuto se ti trovi nella stessa situazione.
Quando si decide di aprire una nuova attività è importante pianificare molti aspetti per evitare di incorrere in brutte sorprese.
Anche la parte fiscale riveste una notevole importanza ed avere un commercialista per parrucchieri che sia in grado di dissolvere e risolvere i dubbi è il primo step.
Lo scopo di questo breve contributo è riassumere gli aspetti fiscali essenziali, come aprire la partita Iva, l’iscrizione alla gestione separata e quante tasse si devono pagare.
Purtroppo ci è impossibile abbracciare tutti i casi quindi se vuoi illustrarci la tua situazione e ricevere assistenza da un esperto contattaci.
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I requisiti professionali per aprire la partita Iva
Vediamo cosa innanzitutto cosa occorre. Tre sono gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione se hai intenzione di intraprendere l’attività e sono:
- passione per il mestiere;
- buona formazione;
- capacità di stare al pubblico.
Passando invece ad aspetti più tecnici, per poter svolgere questa professione devi innanzitutto verificare se hai i requisiti di Legge ai sensi della Legge n. 174 del 17/08/2005.
I requisiti professionali richiesti per aprire una partita Iva come parrucchiere sono:
- frequenza di un apposito corso di qualificazione della durata di 2 anni seguito da un corso di specializzazione.
Ovvero un periodo di inserimento della durata di un anno presso un’impresa di acconciatore, da effettuarsi nell’arco di due anni e superamento di un apposito esame teorico-pratico. - titolarità di un esercizio di barbiere iscritto all’albo delle imprese artigiane e frequenza di un apposito corso di riqualificazione.
- esperienza professionale conseguita presso imprese di acconciatura in qualità di dipendente qualificato, familiare collaboratore o socio partecipante al lavoro con un periodo lavorativo a tempo pieno di tre anni, da effettuare nell’arco di cinque anni, e dallo svolgimento di un apposito corso di formazione teorica
Il periodo di inserimento è ridotto ad un anno, da effettuare nell’arco di due anni, qualora sia preceduto da un rapporto di apprendistato.
Il corso di formazione teorica di cui sopra può essere frequentato anche in costanza di un rapporto di lavoro.
Aprire la partita Iva
Se vuoi aprire la partita Iva, puoi usare il nostro servizio, contattaci se hai dubbi o desideri ulteriori informazioni.
Come per altre attività, devi compilare e far pervenire il modello AA9-12 con una delle seguenti modalità:
- telematicamente, attraverso gli strumenti di un consulente fiscale come regimemini.com;
- cartacea, direttamente alla sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate;
- tramite raccomandata A/R
All’interno del modello AA9-12, dovrai inserire in aggiunta ai dati personali, alcuni dati specifici come la scelta della sede della propria attività, il codice Ateco corretto ed il regime fiscale adottato.
Per maggiori informazioni leggi l’articolo partita Iva come si apre e quanto costa.
I parrucchieri e la previdenza
Vediamo cosa comporta dal punto di vista previdenziale l’attività di parrucchiere.
Dovrai effettuare ‘iscrizione alla gestione artigiani INPS e i versamenti all’INPS saranno proporzionali al reddito conseguito.
Ti ricordiamo che esiste una soglia minima su cui pagare i contributi pari ad 17.504 €.
Le aliquote contributive per il 2023 sono pari al 24 % del reddito ma sono previste alcune agevolazioni:
- gli artigiani con più di 65 anni già pensionati godono di una riduzione del 50%;
- gli artigiani con meno di 21 anni godono di una aliquota agevolata al 23,25%;
- gli artigiani che adottano il regime forfettario godono di una riduzione del 35%.
Il parrucchiere e le tasse
Dopo aver analizzato le aliquote contributive, diamo uno sguardo alle imposte che i parrucchieri devono pagare.
Il primo caso che prendiamo in considerazione è quello di un parrucchiere la cui posizione fiscale è in regime forfettario.
Per avere accesso al regime forfettario, i suoi compensi, non devono superare i 85.000 € nel periodo d’imposta considerato.
La caratteristica più importante del regime forfettario è che la base imponibile su cui calcolare l’imposta sostitutiva viene determinata a forfait.
Attenzione, questo significa non considerare analiticamente le spese effettive dell’attività.
Se i compensi superano i 85.000 € annui dovrai adottare il regime fiscale semplificato l’anno successivo.
Il regime fiscale semplificato è un regime analitico basato sulla somma algebrica delle entrate da compensi al netto delle uscite da costi inerenti l’attività.
Un esempio pratico
Supponiamo che nel corso del 2018 un parrucchiere professionista incassi 20.000 €.
Nella tabellina trovi sia il calcolo delle imposte sui redditi sia il totale dei contributi da versare all’INPS.
Come puoi vedere, il coefficiente di redditività è pari al 67%.
Volume affari 2023: 20.000 €
Coefficiente redditività: 67%
Reddito imponibile: 13.400 €
Imposte sui redditi: 670 € (13.400 x 5%)
Contributi INPS: 4.208,40 €
saranno sufficienti i contributi fissi versati durante l’anno in quanto non si è superata la soglia di reddito imponibile di 17.504 €
Se desideri maggiori informazioni sul regime forfettario, leggi la nostra guida al regime forfettario oppure contattaci per una consulenza.
Ricorda che dovrai anche iscriverti all’INAIL, perché l’attività di parrucchiere è un’attività artigianale.
Se cerchi un consulente per svolgere tutte le pratiche di apertura e di gestione annuale della Partita Iva, siamo a tua disposizione, contattaci.
Con il nostro abbonamento gestiamo la tua Partita IVA!
Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Giulia says
Buonasera, vorrei in informazione, nei requisiti professionali richiesti per aprire una partita Iva come parrucchiere viene menzionato: titolarità di un esercizio di barbiere iscritto all’albo delle imprese artigiane e frequenza di un apposito corso di riqualificazione.
Come faccio a diventare titolare se non possiedo la licenza?
Grazie mille in anticipo
Giulia
Staff says
Buongiorno Giulia,
per aprire la partita Iva come parrucchiere e quindi un proprio negozio è necessario frequentare un apposito corso abilitante.
Consigliamo di chiedere informazioni al Comune dove si vorrebbe andare a svolgere l’attività.
Cordiali saluti
Sasa says
Buongiorno,
se volessi aprire la partita Iva e lavorare da casa, io che ho lavorato e quindi prestato attività in negozio da 15anni.. posso farlo o devo per forza come obbligo affittare una poltrona in un negozio per avere la p.iva? grazie
Staff says
Buongiorno, per svolgere l’attività di parrucchiere in casa consigliamo di chiedere parere al Comune di residenza, per verificare che tale attività sia in regola con le normative comunali.
Cordiali saluti
Ros says
Se dovessi aprire un negozio di parrucchiere a fine gennaio, inizio a pagare i contributi sul reddito minimo il 16 maggio oppure a partire dall’anno prossimo?
Staff says
Buongiorno, se la partita Iva viene aperta a gennaio/febbraio 2019, in quanto Artigiano soggetto al versamento dei contributi fissi, si inizierà a pagare dal 16 Maggio 2019.
Cordiali saluti
Donna says
Buon giorno / Vorei aprire negozio di parrucchiere piccolo dove sto solo io . Vorei chiedere informazione , ….
1 al inizio del lavoro forse non guadagho niente , Quali tasse devo pagare se non ce guadagno ? Ce qualcosa di non pagare , mentre che non vengono gente . Chiedo perche non ho abastanza soldi per pagare per niente , Grazie .
2 Quando vengono client e i inizio guadagnare , quante tasse devo pagare in tutto ad esempio se guadagno 800 – 900 euro al mese ? Grazie
Staff says
Buonasera, in caso di apertura di un negozio di parrucchiere, essendo un’attività artigiana, saranno dovuti i contributi INPS trimestrali.
Questi contributi si pagano indipendentemente dal fatturato.
Il totale dei contributi da versare sono di 3.600€ oppure di 2.400 (nel caso di richiesta di riduzione del 35%) da pagare in rate trimestrali.
Le scadenze sono: 16 Maggio, 20 Agosto, 16 Novembre, 16 Febbraio anno successivo
Inoltre rimane obbligatoria il pagamento della quota INAIL.
Per quanto riguarda le tasse, ti invitiamo a leggere la nostra guida sul regime forfettario al seguente link:
https://www.regimeminimi.com/guida-al-regime-forfettario/
Cordiali saluti
Alessio Favaro says
Buonasera,
sono stato socio fino al 30/06/18 di una Sas e dal settembre 2018 ho aperto una partita Iva come ditta individuale semplificata, è possibile, visto che dite che i compensi non devono superare i 65.000 euro, passare il prossimo anno da semplificato a forfettario?
Pago sempre il 5% di tasse??
Grazie anticipatamente.
Alessio
Staff says
Buonasera Alessio, allo stato attuale della legge, se nel 2019 non superi la soglia di 65.000 € di fatturato potrai adottare il regime forfettario nel 2020.
Ovviamente non potrai applicare l’aliquota ridotta del 5% ma quella ordinaria che attualmente è del 15%.
Cordiali saluti
pako says
salve, ma per i barbieri nello specifico c’e’ l’obbligo di emettere ricevuta fiscale o scontrino fiscale? C’e’ l’obbligo di trasmettere i corrispettivi giornalmente? mensilmente? Grazie
Staff says
Buonasera Pako, anche per i barbieri esiste l’obbligo dell’emissione della ricevuta fiscale.
Cordiali saluti