L’argomento di oggi è molto attuale e siamo sicuri che catturerà l’attenzione delle nostre giovani lettrici appassionate di moda.
Questo settore è in grande sviluppo perché grazie ad Internet è possibile comunicare molto più facilmente che in passato la propria immagine.
Inoltre si può raggiungere un pubblico molto ampio e senza problemi di confini geografici a costi veramente irrisori.
Come per altre attività è fondamentale avere un valido commercialista per fashion blogger perché la normativa fiscale è complessa e non sempre di facile interpretazione.
Per eventuali dubbi ti invitiamo a scrivere un commento alla fine della pagina o a contattarci.
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Chi è una fashion blogger?
Iniziamo chiarendo chi è una fashion blogger ed in cosa consiste la sua figura. Per prima cosa si deve distinguere chi apre semplicemente un blog con caratteristiche simili ad un diario personale, da chi invece si occupa di vere e proprie case di moda.
Infatti una fashion blogger scrive consigli su acquisti da fare in base ai trend del momento, posta i propri outfit personali come spunto per i propri lettori e commenta le sfiliate.
Le fonti di guadagno possono essere:
- Online advertising (con strumento tipo Google Adsense);
- Vendita spazi pubblicitari;
- Guadagnare come influencer;
- Guadagnare come ambassador;
- Gaudagnare con youtube.
Come diventare fashion blogger
Diventare una fashion blogger può sembrare banale, in realtà però per poter farne una vera e propria professione è necessario avere delle qualità.
Indubbiamente non basta avere una grande passione per la moda, ma è necessario conoscere alcune nozioni base di questo mondo e saper anche gestire un blog.
Questo comprende sicuramente una buona capacità di comunicazione e di scrittura che deve essere chiara e piacevole da leggere.
Inoltre si deve decidere che tipo di fashion blogger si vuole essere.
Possiamo scegliere fra:
- generalista;
- esclusiva ad una tipologia di prodotto;
- esclusiva ad un’area di moda.
Una fashion blogger generalista si occupa di moda in generale e non si sofferma nello specifico su prodotti particolari o case di moda esclusive.
Nel secondo caso invece la fashion blogger sceglierà una tipologia di prodotto esclusivo come scarpe, borse od abiti e parlerà soltanto di questo.
Infine se la fashion blogger deciderà di concentrarsi solo su un’area di moda, come ad esempio l’alta moda, allora si concentrerà soltanto sui prodotti rientranti nella stessa.
Visto che di blog di moda ce ne sono veramente tanti, spiccare sugli altri diventa fondamentale.
Un modo per far questo è sicuramente conoscere a fondo i social network per poter utilizzare le strategie migliori e farsi conoscere dai propri lettori.
Vediamo adesso cosa è necessario fare per aprire la partita Iva come fashion blogger.
Aprire la partita Iva
Vediamo adesso come regolarizzare la propria posizione fiscale se l’attività di fashion blogger non è più occasionale ma inizia ad avere un rilievo anche economico.
Ma come si distingue un’attività occasionale da una vera e propria?
Visto che questa è la domanda più ricorrente fra i giovani, precisiamo meglio questo punto.
Finché l’attività riveste un ruolo ludico con entrate modestissime ed occasionali puoi evitare di aprire la partita Iva.
Invece sei obbligato ad aprire una posizione Iva quando l’attività viene svolta con continuità ed abitualità.
Nel caso decidi di aprire la partita Iva, devi prendere alcune decisioni importanti, iniziamo dal fisco.
Commercialista per fashion blogger
Oggi aprire la partita Iva per l’inizio di un’attività come quella della fashion blogger è piuttosto semplice ed è possibile fruire di un regime fiscale semplificato, il c.d. regime forfettario.
Quest’ultimo è il regime naturale di tutte le imprese commerciali che fatturano al di sotto dei 65.000 € annui.
E’ previsto il pagamento di una sola imposta sostitutiva dell’Irpef del 5% per i primi cinque anni, e del 15% negli anni successivi.
Si tratta di un regime fiscale che può essere utilizzato senza limiti temporali, a patto di rispettare i parametri fissati per l’ingresso e per la permanenza.
Se desideri ricevere ulteriori informazioni riguardanti questo tema, leggi il nostro articolo Limite volume d’affari regime forfettario e guida al regime forfettario.
Le agevolazioni del forfettario
Il vantaggio principale di questo regime è che non è necessaria la tenuta delle scritture contabili e non si è assoggettati all’applicazione dell’Iva.
Si tratta di semplificazioni importanti, che vi permetteranno di risparmiare tempo e denaro per dedicarvi con maggiore enfasi alla vostra attività principale.
Passiamo adesso ad esaminare gli aspetti previdenziali.
A quale gestione iscriversi?
Se partiamo dall’ipotesi che le entrate prevalenti del fashion blogger derivano da affiliazioni di Google Adsense allora il profilo previdenziale più indicato è quello di iscrizione alla Gestione commercianti.
Aderendo al Regime forfettario vi sono delle importanti agevolazioni anche per quanto riguarda i contributi previdenziali.
I soggetti forfettari che esercitano un’attività commerciale possono ottenere una riduzione dei contributi da versare pari al 35%.
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Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
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