Un nostro lettore Enrico di Ascoli Piceno ci chiede maggiori informazioni in merito a come tutelarsi con i clienti.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
Se hai un argomento di tuo interesse richiedi la tua consulenza gratuita ai nostri esperti.
Come tutelarsi con i clienti
Sono un webmaster residente in provincia di Ascoli Piceno. Mi capita spesso di accedere mediante piattaforme a piccoli lavori da committente italiani e/o stranieri.
Molto spesso i miei interventi si risolvono in alcune ore di lavoro ma la sorpresa arriva al momento della riscossione del servizio: alcune volte il committente contesta il numero di ore impiegate altre non risponde più alle mie comunicazioni.
Ho parlato più volte di questi miei problemi di riscossione con avvocati ma gli stessi mi hanno consigliato di desistere da intraprendere un azione giudiziale per importi che spesso non arrivano ai 1000 euro.
Mi chiedo cosa devo fare: posso pretendere che il committente mi firmi un contratto scritto? Il problema è che spesso il committente non mi conosce fisicamente ma interloquisce con me mediante e-mail, posso far firmare il contratto con firma digitale?
Andrea – Ascoli Piceno
Problemi con il tuo commercialista?
Abbonati al nostro servizio, un consulente specializzato si prenderà cura della tua partita Iva.
La nostra risposta a Andrea
Ciao Andrea, grazie per la tua domanda relativa a come tutelarsi con i clienti.
Forme di tutela per i lavori autonomi, anche se non necessariamente “protetti”, sono previste dalla nuova legge denominata Jobs Act lavoro autonomo.
In merito ai rapporti committente / prestatore di lavoro autonomo la legge in questione, entrata in vigore nel maggio 2017, offre una sorta di mini regolamentazione che non potrà non giovare ai professionisti.
In primo luogo si disciplina il divieto di modifica unilateriale delle clausole contrattuali.
Altre clausole ex lege sono il divieto di termini di pagamento superiori ai 60 giorni e l’obbligo di forma scritta se il professionista la richiede.
L’inosservanza di queste regole viene qualificata dalla legge come un comportamento «abusivo» del committente, cosa che provoca la conseguenza della risarcibilità del danno.
Per l’esame della situazione dannosa e la quantificazione del relativo risarcimento può essere promosso un tentativo di conciliazione mediante gli organismi abilitati.
Alla luce di queste novità si consiglia al gentile lettore di pretendere un contratto scritto con regolamentazione puntuale della tipologia di prestazione e non ultimo che dei compensi che ne conseguono.
La lontanza tra committente e prestatore di servizi sembra facilmente superabile richiedendo alle parti l’apposizione della firma digitale.
Si consiglia inoltre di apporre una validazione temporale al contratto già firmato con firma digitale.
La validazione temporale può essere garantita con spedizione via PEC del contratto stesso o con l’apposizione di marcatura temporale.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
Con il nostro abbonamento gestiamo la tua Partita IVA!
Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Lascia un commento