wpseo_breadcrumb]
Cambiare commercialista come fare e cosa sapere
Spesso ci arrivano richieste su come cambiare commercialista evidentemente per questioni economiche o di insoddisfazione.
Una cosa che notiamo è che il contribuente ha timore ad effettuare questa operazione, anche se in realtà non è una cosa complicata, anzi è più semplice di quanto possiamo pensare.
Se abbiamo maturato questa decisione, è opportuno seguire alcuni punti chiave e soprattutto utilizzare n po’ di diplomazia per evitare inutili questioni con il vecchio professionista o eventuali contestazioni con l’Agenzia delle Entrate.
Nell’articolo di oggi vediamo come cambiare commercialista, come fare e cosa sapere. In definitiva, cambiare commercialista è semplice, basta rispettare alcune regole ed essere corretti con il vecchio consulente.
Problemi con il tuo commercialista?
Abbonati al nostro servizio, un consulente specializzato si prenderà cura della tua partita Iva.
Come posso cambiare commercialista nel modo corretto?
Innanzitutto devi sapere che, l’atto formale con cui puoi liberarti di un professionista, è la revoca del mandato.
Per prima cosa, verifica se il mandato è stato conferito con atto scritto oppure solo verbalmente.
Nel primo caso, devi verificare i termini previsti per poterlo eventualmente revocare.
Spesso accade che, nella lettera d’ incarico sottoscritta dalle parti, sia stato specificato un termine entro il quale deve essere comunicata la disdetta.
Ecco un esempio classico:
Ciascuna delle parti può recedere dal contratto comunicando all’altra la propria volontà a mezzo lettera raccomandata.
L’ avviso di ricevimento deve essere inviato entro il 30 novembre dell’anno in corso.
Non devi preoccuparti delle motivazioni che ti spingono a cambiare commercialista.
Devi soltanto rispettare la tempistica che, probabilmente senza pensarci hai distrattamente pattuito nel mandato professionale.
Un problema che può sorgere al cambio di commercialista, è decidere a chi affidare l’incarico per la compilazione ed il relativo invio di tutti i dichiarativi dell’anno del passaggio.
Di solito, è il consulente al quale hai affidato la tenuta della contabilità che svolge anche le funzioni di consulente dei correlativi dichiarativi ma tutto ciò a volte non è scontato.
Anzi, proprio la rottura del rapporto di fiducia tra te ed il vecchio consulente, può portare ad alcuni problemi.
E’ possibile che lo stesso sia ritroso a svolgere le ultime incombenze e che, di conseguenza, il nuovo consulente debba divenire parte attiva.
La riconsegna della documentazione amministrativa da parte del vecchio consulente
I documenti amministrativi che hai consegnato durante il periodo d’ imposta al commercialista sono di tua proprietà.
Pertanto, non aver timore a richiedere tutta la documentazione amministrativa e fiscale alla fine del mandato.
Laddove si inneschi un contenzioso con il vecchio consulente, sappi che lo stesso non ha mai un diritto di ritenzione sui documenti contabili.
In sintesi, con la revoca dovranno essere riconsegnati:
- i registri contabili;
- i registri Iva;
- tutta la documentazione fiscale e tributaria.
Ti segnaliamo che, se il tuo nuovo commercialista è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, è tenuto a rispettare il codice deontologico della professione.
Ciò è previsto dall’art. 16 in tema di subentro ad un collega che dispone che il professionista, chiamato a sostituire un collega nello svolgimento di un incarico professionale, deve osservare procedure e formalità corrette e comportarsi con lealtà.
Prima di accettare l’ incarico il professionista subentrante deve:
- accertarsi che il cliente abbia informato il collega della richiesta di sostituzione e abbia manifestato formalmente il recesso dall’incarico professionale.
in difetto, deve provvedere ad informalo senza indugio; - accertarsi che la sostituzione non sia richiesta dal cliente per sottrarsi al rispetto della legge, alla corretta esecuzione dell’ incarico imposta dal precedente collega o al riconoscimento delle legittime spettanze di quest’ ultimo;
- invitare il cliente a pagare tempestivamente il compenso dovuto al precedente collega, salvo che tale ammontare sia stato debitamente contestato.
Cambiare commercialista nel regime dei minimi o regime forfettario
Nel caso in cui hai aderito al regime dei minimi o forfettario non dovrebbero sussistere grossi problemi nel cambiare consulente fiscale.
Essere in un regime agevolato, significa non avere nessun obbligo di tenuta della contabilità.
L’unico obbligo, è la presentazione della dichiarazione dei redditi.
In sintesi il contribuente non dovrebbe essere legato da alcun mandato professionale con assistenza continuativa.
Se questa è la tua situazione, puoi ritenerti libero di scegliere un nuovo consulente quando lo desideri.
Ultima raccomandazione
Una ultima raccomandazione, il tuo nuovo consulente dovrà effettuare una comunicazione all’amministrazione finanziaria. Occorre infatti comunicare il luogo di conservazione delle scritture contabili.
Tale luogo può coincidere o con la sede dell’ impresa o con la sede del soggetto al quale è stata affidata la tenuta della contabilità.
Il fine è di consentire all’amministrazione finanziaria di poter effettuare le verifiche ed i controlli.
Con il nostro abbonamento gestiamo la tua Partita IVA!
Forfettario: 369€ / anno Iva Inclusa
Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Lascia un commento