La scadenza per il saldo IMU 2024 è fissata al 16 dicembre, una data cruciale per tutti i proprietari di immobili soggetti all’imposta municipale propria. Per affrontare questa scadenza in modo corretto, è importante conoscere le regole per il calcolo dell’imposta, le aliquote applicabili e le eventuali agevolazioni. Di seguito, una guida completa e professionale per calcolare l’importo da versare e rispettare gli obblighi previsti.
Chi deve pagare l’IMU 2024
L’IMU è un’imposta dovuta da:
- proprietari di fabbricati, esclusi quelli destinati ad abitazione principale non di lusso (categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9)
- proprietari di aree fabbricabili, sulla base del valore venale al 1° gennaio 2024
- proprietari di terreni agricoli, salvo specifiche esenzioni previste dalla normativa.
Sono tenuti al pagamento anche i titolari di diritti reali come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie, nonché i concessionari di aree demaniali e i locatari di contratti di leasing.
Come si calcola l’IMU 2024
Il calcolo dell’IMU segue un processo strutturato e comprende i seguenti passaggi.
Determinazione della base imponibile
Per i fabbricati iscritti in catasto, la base imponibile viene determinata rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per il coefficiente catastale corrispondente alla categoria di appartenenza. Nel caso delle aree fabbricabili, la base imponibile è rappresentata dal valore venale in comune commercio, calcolato tenendo conto della zona di ubicazione, dell’indice di edificabilità e di altre caratteristiche tecniche specifiche. Per i terreni agricoli non esenti, invece, la base imponibile si ottiene rivalutando il reddito dominicale del 25% e applicando un moltiplicatore pari a 135.
Applicazione dell’aliquota comunale
Ogni comune stabilisce le aliquote IMU, che possono variare in base alla tipologia di immobile. Le delibere comunali devono essere pubblicate sul portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) entro il 28 ottobre 2024.
Verifica di agevolazioni e riduzioni
Sono previste diverse agevolazioni che possono ridurre significativamente l’importo dell’IMU 2024 da versare. Ecco le principali:
- riduzione del 50% per fabbricati di interesse storico o artistico, riconosciuta per immobili che rientrano in questa categoria speciale, indipendentemente dal loro utilizzo
- riduzione del 50% per immobili inagibili o inabitabili, applicabile solo per il periodo durante il quale l’immobile risulta inutilizzabile e a condizione che lo stato di inagibilità sia adeguatamente certificato
- riduzione del 50% per immobili concessi in comodato d’uso gratuito tra parenti di primo grado (genitori e figli), a patto che siano rispettati i requisiti stabiliti dalla normativa, come la residenza del beneficiario nell’immobile e la registrazione del contratto
- riduzione del 75% per immobili locati con contratti a canone concordato, un’agevolazione pensata per incentivare la locazione a condizioni agevolate, che si applica sull’imposta determinata secondo l’aliquota comunale.
Calcolo del saldo
Sottrai l’acconto versato a giugno dall’importo totale calcolato per l’anno. L’eventuale conguaglio dovrà essere versato entro il 16 dicembre.
Esempio pratico di calcolo IMU 2024
Prendiamo il caso di un contribuente proprietario di una seconda casa a Milano (categoria catastale A/3, rendita catastale 800 euro):
- rivalutazione della rendita catastale: 800 + 5% = 840 euro
- applicazione del coefficiente (160): 840 x 160 = 134.400 euro
- applicazione dell’aliquota comunale (0,105%): 134.400 x 0,105 = 1.411,20 euro
- saldo da versare: l’importo totale calcolato meno quanto già versato in acconto
Dichiarazione IMU 2024
In caso di variazioni nella proprietà o nella destinazione d’uso dell’immobile durante l’anno (ad esempio, acquisto, vendita, cambio di categoria catastale), il contribuente è tenuto a presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno 2025.
Conclusioni
Il calcolo dell’IMU 2024 richiede precisione e una buona conoscenza delle normative comunali e nazionali. Per evitare errori o sanzioni, è consigliabile utilizzare strumenti di calcolo online o rivolgersi a un commercialista qualificato. Ricorda di verificare eventuali agevolazioni e di rispettare la scadenza del 16 dicembre per il versamento del saldo. Un’attenta pianificazione fiscale ti aiuterà a gestire l’imposta in modo semplice e corretto.