La chiusura del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 è un momento cruciale per molte società italiane, in particolare per quelle che stanno pianificando il passaggio dai principi contabili internazionali IAS/IFRS ai principi contabili nazionali OIC. Questa transizione richiede una gestione tecnica e normativa molto precisa, in quanto comporta impatti significativi sia sul bilancio sia sugli adempimenti fiscali.
Perché passare dagli IAS/IFRS agli OIC?
Il passaggio ai principi contabili nazionali OIC viene intrapreso da molte imprese per ragioni di semplificazione e ottimizzazione dei processi contabili. Tra i principali vantaggi troviamo:
- semplificazione normativa, i principi OIC sono meno complessi e maggiormente aderenti alla normativa fiscale italiana
- riduzione dei costi, rispetto agli IAS/IFRS, l’applicazione degli OIC comporta una gestione contabile meno onerosa
- aderenza al contesto nazionale, per molte società, soprattutto quelle non quotate, i principi OIC rappresentano una soluzione più pratica e funzionale
Le regole contabili per la transizione
Il passaggio dagli IAS/IFRS agli OIC è disciplinato dall’OIC 33, che stabilisce l’applicazione retroattiva dei principi contabili nazionali, con alcune eccezioni. La retroattività richiede la riformulazione dei saldi patrimoniali di apertura, applicando i seguenti criteri:
- rilevazione delle attività e passività, possono essere mantenute solo le voci che soddisfano i criteri previsti dai principi OIC
- eliminazione delle voci non conformi, tutte le attività e passività che non rispettano tali criteri devono essere eliminate
- riclassificazione, le voci di bilancio devono essere riclassificate e riorganizzate secondo gli standard OIC
- l’applicazione dei criteri di valutazione previsti dagli OIC può comportare differenze patrimoniali, che devono essere imputate a riserva di patrimonio netto, al netto degli effetti fiscali
Esenzioni dall’applicazione retroattiva
L’OIC 33 consente alle società di non applicare retroattivamente i principi contabili nazionali in alcuni casi specifici, ad esempio quando:
- l’applicazione retroattiva non è fattibile nonostante ogni ragionevole sforzo
- la retroattività risulta eccessivamente onerosa
- gli effetti della retroattività sono irrilevanti
Un caso tipico riguarda le aggregazioni aziendali: le società possono scegliere di mantenere la contabilizzazione precedente per alcune operazioni, purché garantiscano coerenza nelle successive aggregazioni.
Impatti sul bilancio d’esercizio
Il passaggio agli OIC influisce in maniera significativa sulla struttura del bilancio. Gli impatti principali includono:
- stato patrimoniale di apertura deve essere riformulato eliminando le voci non conformi e riclassificando quelle esistenti
- effetti fiscali, le differenze derivanti dal passaggio devono essere gestite secondo l’OIC 25, che disciplina il trattamento delle imposte differite
- nota integrativa deve includere informazioni dettagliate sul passaggio, come le ragioni della transizione, le differenze patrimoniali e le eventuali esenzioni applicate
Obblighi informativi in nota integrativa
Per garantire trasparenza, la nota integrativa del bilancio deve riportare:
- le motivazioni del passaggio ai principi OIC
- la data di transizione e le principali differenze patrimoniali e reddituali tra i due set di principi
- un’analisi delle rettifiche apportate al patrimonio netto e al conto economico comparativo, con separata evidenza degli effetti fiscali
- dettagli sulle esenzioni applicate e sulle voci di bilancio interessate
Conclusioni
Il bilancio d’esercizio 2024 rappresenta un’occasione per le società di rivalutare il proprio approccio contabile e, ove necessario, allinearsi ai principi nazionali OIC. Sebbene il passaggio comporti sfide operative, offre l’opportunità di semplificare i processi e ridurre i costi di compliance.
Se la tua società sta pianificando il passaggio dai principi IAS/IFRS agli OIC, è fondamentale agire con tempestività e affidarsi a professionisti qualificati per garantire una transizione fluida e conforme alle normative. Contattaci per una consulenza personalizzata e per scoprire come possiamo supportarti nel gestire al meglio questa importante transizione.