Un nostro lettore Riccardo di Cesena ci chiede maggiori informazioni in merito a attività consulente informatico.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
Se hai un argomento di tuo interesse richiedi la tua consulenza gratuita ai nostri esperti.
Attività consulente informatico
Ciao sono Riccardo e sono un neo diplomato perito informatico. Una società della mia città mi ha chiesto di collaborare con partita Iva.
Mi spiegate per favore come funziona un rapporto di questo tipo? Potrei appoggiarmi a voi per la contabilità?
Grazie
Riccardo – Cesena
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La nostra risposta a Riccardo
Ciao Riccardo, i reparti ICT delle aziende sono sempre alla ricerca di consulenti informatici per offrire nuove soluzioni alla direzione produzione o marketing.
Ma, spesso, le aziende si avvalgono di consulenti esterni cosiddetti a partita Iva.
Una delle professioni emergenti degli ultimi decenni è appunto il consulente informatico.
In effetti parlare di consulente informatico a volte è molto generico in quanto questi tecnici assolvono alcune volte a propri consulenti di hardware altre invece svolge le attività più disparate in ambito informatico dalla configurazione di reti alla realizzazione di siti internet.
A causa delle molte mansioni che il consulente informatico deve svolgere, spesso è molto sottile il confine che delimita la sua attività tra servizi e artigianato.
La sua figura è comunque da considerarsi un professionista a tutti gli effetti, in quanto prevale sempre il capitale umano, ovvero le proprie competenze, rispetto al capitale inteso come mezzi e denaro necessari per lo svolgimento dell’attività.
Per avviare la propria attività come consulente informatico bisogna semplicemente aprire la partita Iva ed effettuare l’iscrizione alla gestione separata dell’INPS, con contribuzione proporzionale al reddito. (nel periodo d’imposta 2017 è pari al 25,72%).
Il codice ATECO adatto allo svolgimento di questa attività è il 62.02.00, che corrisponde a Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica.
Si ricorda che parzialmente l’INPS gestione separata è a carico del committente in quanto la norma obbliga il consulente, al momento di emissione della fattura, all’applicazione della rivalsa contributi pari al 4%.
Per quanto riguarda la gestione fiscale della tua attività puoi appoggiarti tranquillamente a noi, verrai seguito da un consulente personale che provvederà a fornirti l’assistenza che necessiti per tutte le questioni.
Tra l’altro per le attività come la tua abbiamo attiva una promozione per chi è sotto i 30 anni che ti consentirà di risparmiare ulteriormente sull’inizio dell’attività.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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Per informazioni leggi come funziona il servizio e contattaci con il form qui sotto.
Antonello Cordella says
Salve,
Sono un dipendente per una società di servizi informatici e lavoro a tempo pieno con regolare contratto ccnl. La mia domanda è la seguente:
Se volessi aprire una p.iva per svolgere attività in autonomia dovrei inquadrarmi come libero professionista o ditta individuale? Sarei obbligato a iscrivermi alla gestione separata inps oppure, essendo già dipendente, non sono obbligato a versare altri contributi? Potrei svolgere anche attivita di promozione pubblicitaria es: adsense? Oltre che normali conzulenze informatiche? Grazie
Staff says
Buongiorno Antonello, a nostro avviso sarà conveniente iscriversi come ditta individuale, in modo da non dover versare i contributi per l’attività autonoma. Potrai svolgere più di un’attività, quindi sia la conduzione di campagne di marketing che servizi informatici.
Se vuoi utilizzare il nostro servizio Go commerciante ti consente di aprire la partita iva gratis, di avere la tenuta della contabilità fino al 31/12 e tutti gli altri adempimenti.
Cordiali saluti
Antonello Cordella says
Grazie per la risposta. Però da come leggo in giro ho capito che come ditta individuale occorre iscriversi come commerciante e quindi nasce l’esigenza di iscriversi alla camera di commercio, E’ corretto? Inoltre per non pagare 2 volte INPS sembra che debba esistere un albo specifico per la professione. VOlendo fare il consulente informatico tutto questo come si concilia?
Staff says
Gentile Antonello, confermiamo che l’iscrizione come ditta individuale prevede l’iscrizione in camera di commercio.
Per evitare il versamento dei contributi da commerciante, non è necessaria l’iscrizione ad uno specifico albo, ma che si abbia un rapporto di lavoro da dipendente a tempo pieno.
Cordiali saluti