L’assegno unico e universale per i figli a carico, erogato dall’INPS, rimane uno strumento essenziale per il supporto economico delle famiglie italiane. Introdotto a marzo 2022 in sostituzione degli assegni per il nucleo familiare (ANF), è disciplinato dal Dlgs n. 230/2021. Per il 2024 sono previste alcune novità riguardanti i requisiti, le modalità di richiesta, gli importi e le date di pagamento. Vediamo tutto nel dettaglio.
Requisiti per l’assegno unico 2024
L’assegno unico spetta alle famiglie con figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, senza limiti di età per i figli con disabilità. Per i figli maggiorenni, l’assegno è concesso a condizione che:
- frequentino l’università o corsi di formazione scolastica/professionale
- svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito inferiore a 8.000 euro annui
- siano disoccupati e registrati come in cerca di lavoro presso i servizi per l’impiego
- svolgano il servizio civile universale.
I nuclei familiari con figli disabili hanno diritto all’assegno senza limiti di età. La prestazione è accessibile a tutte le categorie di cittadini, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e disoccupati, anche senza ISEE o con ISEE superiore a 45.574,96 euro.
Per richiedere l’assegno, occorre soddisfare specifici requisiti:
- essere cittadini italiani, di uno Stato UE, o extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo o autorizzati a lavorare in Italia per più di sei mesi
- essere residenti e domiciliati in Italia, con almeno due anni di residenza (anche non continuativi) o un contratto di lavoro di almeno sei mesi.
- essere soggetti al pagamento dell’IRPEF in Italia.
Come fare domanda
La domanda per l’assegno unico deve essere presentata all’INPS attraverso:
- portale INPS utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS
- patronati per assistenza gratuita
- contact Center INPS ai numeri 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06 164.164 (a pagamento da rete mobile).
La richiesta può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno. Le domande già approvate nel 2023 non necessitano di rinnovo, ma i richiedenti devono aggiornare eventuali modifiche all’ISEE o alla composizione familiare. Per ricevere gli arretrati dal mese di marzo, l’ISEE deve essere inviato entro il 30 giugno.
Importo dell’assegno unico e maggiorazioni
L’importo mensile dell’assegno unico dipende dall’ISEE e dalla composizione del nucleo familiare. Per il 2024, l’importo varia da 57 a 199,40 euro per figlio, in base alla soglia ISEE, con una rivalutazione del 5,4% stabilita dall’ISTAT.
Sono previste diverse maggiorazioni, tra cui:
- incremento per i figli successivi al secondo
- per figli minori di un anno è previsto un aumento del 50% dell’importo
- per nuclei con almeno quattro figli si avrà una maggiorazione forfettaria aumentata del 50%.
- per genitori entrambi lavoratori l’importo è maggiorato
- importi aggiuntivi senza limiti di età per figli con disabilità
- maggiorazione di 30 euro per famiglie con un genitore vedovo e lavoratore
Le maggiorazioni per i figli disabili sono state rese permanenti dalla Legge di Bilancio 2023 e restano in vigore nel 2024, inclusa la maggiorazione di 120 euro per i nuclei con almeno un figlio disabile.
Strumenti digitali: simulatore e assistente virtuale
INPS offre un simulatore online per calcolare l’importo dell’assegno, tenendo conto delle maggiorazioni applicabili. Inoltre, è disponibile un assistente virtuale che risponde alle domande e guida gli utenti nell’utilizzo del servizio.
Assegno unico e inclusione sociale
Con l’abolizione del reddito di cittadinanza, le famiglie che ricevevano l’assegno unico tramite la carta RdC devono presentare una nuova domanda autonoma per continuare a beneficiare della prestazione. Anche chi richiede l’assegno di inclusione (ADI) dovrà fare lo stesso. Dal 2024, l’assegno sarà erogato in misura piena, senza le decurtazioni applicate ai beneficiari del reddito di cittadinanza.
Conclusioni
L’assegno unico per il 2024 rappresenta un sostegno fondamentale per le famiglie italiane. È importante essere aggiornati sui requisiti e le modalità di richiesta per massimizzare il beneficio. Le famiglie dovrebbero verificare regolarmente il proprio ISEE e presentare eventuali aggiornamenti per evitare ritardi o errori nei pagamenti.
Per ulteriori informazioni, visita il portale INPS.
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