Se sei un architetto e desideri avviare la tua attività professionale, uno dei primi passi fondamentali è aprire la Partita IVA. Questo è il primo passo per operare legalmente come libero professionista e per emettere fatture per i tuoi servizi. In questa guida, ti spiegherò come aprire la Partita IVA da architetto, i passaggi burocratici da seguire, i regimi fiscali disponibili e come ottimizzare la tua attività online per attrarre più clienti.
Problemi con il tuo commercialista?
Abbonati al servizio, un nostro esperto si prenderà cura della tua partita Iva.
Cos’è la Partita IVA per Architetto
La Partita IVA è un codice identificativo univoco assegnato a ogni lavoratore autonomo o impresa per svolgere attività economiche in Italia. Per un architetto, l’apertura della Partita IVA è obbligatoria se si intende esercitare la professione in modo continuativo, offrendo consulenze, progettazioni e servizi di architettura in modo autonomo o con uno studio associato.
L’apertura della Partita IVA è necessaria anche se l’attività viene svolta solo per alcuni progetti specifici, sebbene ci siano alcuni casi in cui, per attività occasionali o di piccolo volume, non è richiesta (es. sotto la soglia di 5.000 euro annui). Tuttavia, se la tua attività cresce o diventa una professione stabile, dovrai sicuramente aprirla.
Regimi Fiscali disponibili
Quando decidi di aprire la Partita IVA come architetto, una delle prime decisioni riguarda la scelta del regime fiscale. Esistono diverse opzioni, ognuna con vantaggi e obblighi fiscali diversi. I principali regimi fiscali per gli architetti sono:
Regime Ordinario Semplificato
Il regime ordinario è il regime fiscale standard per i professionisti. È obbligatorio se i ricavi annui superano gli 85.000 euro. Con questo regime, l’architetto dovrà tenere una contabilità completa e presentare dichiarazioni fiscali annuali e trimestrali. In questo caso, è necessario applicare l’IVA sui compensi professionali e si possono dedurre le spese aziendali, come quelle per materiali e servizi necessari all’attività.
Regime Forfettario
Il regime forfettario è una soluzione fiscale semplificata, pensata per i liberi professionisti con ricavi annui inferiori a 85.000 euro. Per gli architetti, il regime forfettario può essere vantaggioso, poiché comporta una tassazione più leggera e minori adempimenti burocratici. In questo caso, non è necessario applicare l’IVA sulle prestazioni, e le imposte vengono calcolate applicando una percentuale forfettaria sul reddito. Inoltre, la contabilità è semplificata, rendendo più facile la gestione fiscale.
Altri Regimi Fiscali
Alcuni architetti possono scegliere di costituire una società, come una Srl o una società professionale, ma questa scelta implica un aumento degli adempimenti fiscali e amministrativi. La costituzione di una società potrebbe essere necessaria se la tua attività cresce e assumi dipendenti o collaboratori.
Come Aprire la Partita IVA da Architetto
Aprire la Partita IVA come architetto è un processo abbastanza semplice. Ecco i passaggi fondamentali:
Iscrizione all’Albo degli Architetti
Per poter esercitare legalmente la professione di architetto in Italia, è necessario essere iscritti all’Albo degli Architetti. L’iscrizione all’Albo è un requisito fondamentale per chi desidera svolgere attività di progettazione, direzione lavori, consulenze o altro in campo architettonico. Per iscriverti, devi possedere una laurea in architettura e aver superato l’esame di Stato. L’iscrizione all’Albo è obbligatoria anche per coloro che desiderano aprire una Partita IVA come architetti.
Registrazione della Partita IVA
Dopo esserti iscritto all’Albo, il passo successivo è la registrazione della Partita IVA. Puoi farlo online sul portale Fisconline dell’Agenzia delle Entrate oppure recandoti di persona presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Durante la registrazione, dovrai fornire i tuoi dati anagrafici, il codice ATECO che identifica la tua attività è 71.11.10 per Attività di architettura e ingegneria e scegliere il regime fiscale.
Iscrizione alla Cassa di Previdenza INARCASSA
Essendo un libero professionista, l’architetto deve iscriversi all’INARCASSA, che gestisce i contributi previdenziali per gli architetti. I contributi sono calcolati in base al reddito e variano in base alla soglia di guadagno. L’iscrizione è obbligatoria e serve a garantire la pensione e altre coperture previdenziali.
Altri Adempimenti
In base al tipo di attività che svolgerai, potrebbero esserci altre autorizzazioni o comunicazioni da fare. Per esempio, se lavori come progettista di impianti o consulente per la sicurezza sul lavoro, potrebbero esserci normative specifiche da rispettare.
Adempimenti Fiscali per Architetti
Una volta aperta la Partita IVA, è importante essere a conoscenza degli adempimenti fiscali che dovrai seguire come architetto. Ecco alcuni degli obblighi principali:
- Dovrai emettere fattura per ogni lavoro svolto. Se sei nel regime ordinario, dovrai applicare l’IVA alle tue prestazioni. Se sei nel regime forfettario, invece, non dovrai applicarla.
- Dichiarazione dei redditi, ogni anno dovrai presentare la dichiarazione dei redditi (Modello Unico o 730), dove dovrai indicare i guadagni della tua attività professionale e le relative spese deducibili
- Contributi INARCASSA da versare in base al tuo reddito annuale. I contributi sono calcolati su base annuale
- Versamenti IVA e Imposte, se non sei nel regime forfettario, dovrai versare l’IVA e pagare le imposte in base ai guadagni annuali. I versamenti vanno effettuati con cadenza trimestrale o annuale, a seconda del regime scelto
Ottimizzare la Tua Attività di Architetto Online
Dopo aver completato gli aspetti burocratici e fiscali, è essenziale concentrarsi sulla promozione della tua attività di architetto. Un buon marketing online può fare la differenza per attrarre nuovi clienti e aumentare la visibilità.
Avere un sito web ben strutturato è essenziale per ogni architetto. Un sito web ottimizzato SEO ti permette di apparire nei risultati di ricerca per parole chiave come progettazione architettonica o altre ricerche in base all’attività che svolgi. Assicurati che il sito sia chiaro, facile da navigare e contenga informazioni dettagliate sui tuoi servizi, portfolio di progetti passati, e le modalità per contattarti.
Anche l’uso dei social media può contribuire ad attrarre nuovi clienti. Facebook, Instagram e LinkedIn sono piattaforme ideali per un architetto. Condividi immagini dei tuoi progetti, articoli di interesse, e interagisci con i tuoi follower. Instagram, in particolare, è perfetto per gli architetti grazie alla sua focalizzazione sulle immagini di alta qualità.
Infine anche la presenza su piattaforme specifiche come Houzz, ProntoPro, o altri portali dedicati ai professionisti del settore edilizio e dell’architettura può essere importante. Le recensioni positive dei clienti possono aumentare la tua credibilità e attrarre nuovi contatti.
Aprire una Partita IVA come architetto è un passo fondamentale per avviare la tua carriera da libero professionista e come abbiamo visto è molto semplice e veloce. L’importante è affidarsi ad un consulente fiscale serio e preparato. Scegli il regime fiscale più adatto, segui le procedure burocratiche, e non dimenticare di promuovere la tua attività online per attirare clienti. Con un buon piano fiscale e di marketing, potrai costruire una carriera di successo come architetto.
Lascia un commento