Un nostro lettore Giovanni di Rieti ci chiede maggiori informazioni in merito a apertura partita iva giardinaggio.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
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Apertura partita iva giardinaggio
Buonasera mi chiamo Giovanni. Sono disoccupato ma da alcuni anni ho spesso svolto piccoli lavori di giardinaggio.
Negli ultimi mesi i lavori svolti per le aziende e condomini mi venivano retribuiti con voucher. Cosa accadrà in futuro con l’eliminazione dei voucher?
In questi giorni anche due amministratori di condominio mi hanno comunicato l’impossibilità di proseguire il nostro rapporto mediante pagamento dei miei compensi con dei voucher.
Cosa mi consigliate?
Giovanni – Rieti
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La nostra risposta a Giovanni
Salve Giovanni e grazie per la tua domanda relativa su apertura partita iva giardinaggio alla quale rispondiamo molto volentieri.
L’eliminazione dei voucher provocherà purtroppo l’esplosione di apertura di partite Iva.
I voucher erano uno strumento molto usato sia dalle imprese che dalle famiglie e la loro fortuna derivava dal fatto che sapevano venire incontro alla necessità di lavoro precario occasionale.
Facciamo il punto: un confederazione sindacale aveva raccolto le firme per la richiesta di abrogazione, mediante referendum della normativa sui voucher, in quanto ritenuta una normativa atta a comportamento elusivi.
Il Governo Gentiloni con il decreto legge 25/2017 ha abolito lui stesso la normativa con l’intento, nemmeno tanto velato, di evitare il quesito referendario.
L’abrogazione della normativa sui voucher ha causato però un vuoto normativo.
Imprese e famiglie si trovano oggi a fare i conti con le alternative che la legge italiana consente.
I quotidiani in questi giorni hanno raccontato i primi contraccolpi operativi derivanti dalla mancanza dello strumento “voucher”.
In particolar modo si è rilevato come alcuni settori imprenditoriali siano in difficoltà dalla mancanza di strumenti alternativi.
Si pensi ad esempio i compensi di lavori occasionali in pubblici esercizi oppure in manifestazioni calcistiche oppure ancora nel settore agricolo.
Ma anche il mondo delle famiglie ne esce molto condizionato:
il venir meno dei voucher costringe le famiglie a considerare l’ipotesi di instaurare rapporti di lavoro subordinato.
Gli adempimenti da ottemperare sono molteplici: stipula del contratto di lavoro, comunicazione telematica di assunzione, redazione mensile della busta paga, versamento trimestrale dei contributi all’Inps ed altri adempimenti complementari.
Non ultimo, sempre per le famiglie, aumenteranno i costi di gestione amministrativo-fiscale del contratto di lavoro.
Nelle medesima situazione si trovano i condomini.
Esaurita la possibilità di ricorrere al lavoro accessorio, per le tipologie menzionate si potrebbe ricorrere a soggetti titolari di partita Iva o aziende che, operando in autonomia e con proprie attrezzature, possano garantire lo svolgimento dell’opera o del servizio affidato.
A quel punto, il pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo avverrà dietro presentazione della fattura da parte della ditta (individuale o meno) che ha effettuato i lavori richiesti
Un saluto
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