Un nostro lettore Andrea di Vicenza ci ha inviato una serie di domande che riguardano gli agenti rappresentanti e regime forfettario.
Se anche tu avessi da rivolgerci domande su questo argomento, puoi inserirle nei commenti al termine dell’articolo.
Nel caso volessi sottoporci quesiti su un argomento diverso, richiedi la tua consulenza gratuita ai nostri esperti tramite l’apposito modulo.
Agenti rappresentanti e regime forfettario
Salve, mi chiamo Andrea ho quasi 51 anni e dal maggio 2015 sono disoccupato, dopo la chiusura della mia attività nel settore dell’informatica , svolta da titolare ditta individuale dal 2005 al 2015. Ho letto alcune pagine del sito, ma ho comunque dei quesiti che vorrei sottoporre e spero possiate darmi chiarimenti.
Una azienda mi sta proponendo di fare il procacciatore per un periodo di prova e poi diventare agente di vendita (indipendente e plurimandatario fino a max 3 mandati non in concorrenza) oppure continuare in forma di procacciatore continuativo, la prova dovrebbe durare max 30 gg. il tempo di capire se tale lavoro può essere valido e se vado bene a loro come venditore.
Quesiti:
Che differenze di adempimenti fiscali e contributivi ci sono tra svolgere l’attività come procacciatore in forma continuativa e quella di agente di vendita?
Al momento di aprire la P.Iva che codice Ateco si dovrà inserire , considerando che avrò possibilità di gestire un max di 3 mandati?46.19.01 – Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno oppure 46.18.33 Agenti e rappresentanti di prodotti di profumeria e di cosmetica (inclusi articoli per parrucchieri); prodotti di erboristeria per uso cosmetico.
Il primo codice ricomprende qualsiasi settore o necessariamente devono essere indicati i singoli codici relativi al settore di ogni diverso mandato?
Quale è la procedura è la tempistica da rispettare per l’iter di inizio attività ? (se uno volesse farlo personalmente)
a. Camera com/Reg Imprese,
b. presentazione SCIA x iscrizione Agente vendita,
c. apertura P.iva,
d. apertura posizione INPS
Non essendo in possesso di Firma Digitale non posso usare la procedura Comunica, ci sono altri modi per poter presentare i vari moduli ?
Ho letto nel sito della Camera di commercio (Vicenza) che per aprire la ditta individuale ci sono da pagare , 88 euro diritto annuale, 168 tassa conc. governativa, 18 euro diritti segreteria e 17,50 bolli , ci sono altre spese (p.iva e INPS) o solo queste ?
Avendo avuto fino al 31 maggio 2015 la precedente ditta individuale (regime semplificato) , posso accedere con la nuova al forfettario ?
Nel caso mi sia concesso accedere al forfettario, quale gestione INPS verrà applicata , quella separata (27,72%) o quella a contributi fissi con riduzione del 35% ?
I requisiti del forfettario per attività di agente di vendita sono 25.000 o 30.000 euro max e 62% di coefficiente ?
Iniziando nel secondo semestre 2017 , quando ci saranno i primi versamenti IRPEF e INPS ?
Sempre iniziando nel secondo semestre 2017 avro’ un totale provvigioni molto basso, vi sono aliquote minime su cui pagare le tasse ?
Fare il procacciatore in forma continuativa che vantaggi avrebbe rispetto a quella di agente di vendita ?
Nel considerare il totale provvigioni del 2017 , visto che il primo mese saro’ in veste di Procacciatore (saltuario) , dovro’ considerare anche le provvigioni di questo periodo nel calcolo del totale annuo ? (regime forf. max xxxxxx euro)
Versare i contributi fissi con la riduzione del 35% è conveniente ai fini del calcolo della pensione o la riduzione inciderebbe molto e alla fine si prenderebbe una miseria ?
Come posizione INPS, la nuova sarebbe una prosecuzione della precedente , cioè andrebbe ad alimentare lo stesso serbatoio a me intestato o bisogna fare ricongiungimento con le precedenti posizioni ? (ho 29 anni di contributi versati come lav. dipendente, artigiano e commerciante)
Potro’ scaricare spese mediche personali e veterinarie oppure no, se aderisco al Regime forfettario ?
Nel caso volessi appoggiarmi al Vostro studio , essendo di altra regione/provincia, quali spese aggiuntive avrei per l’avvio della attività , quali tempistiche e quali costi per l’assistenza fiscale annuale (regime forfettario) ?
Iniziando dal 1 luglio effettivamente a girare come Procacciatore, presumo che poi se tutto va bene , iniziero’ la fase da Agente di vendita ai primi di agosto, quindi volevo capire bene quanto tempo prima devo partire per sbrigare le pratiche con Comunica e ritenermi autorizzato ad operare come Agente di vendita e non piu’ Procacciatore (saltuario) ? (considerando anche i tempi di rilascio Firma Digitale CNS)
L’offerta pubblicata nel sito di euro 199 + iva e’ valida anche per gli Agenti di vendita ?
Nei servizi e’ compresa anche la dichiarazione redditi personale oltre quella ditta individuale ?
Resto in attesa di un cortese riscontro e se possibile ricevere risposta ai quesiti posti. Grazie
Andrea – Vicenza
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La nostra risposta a Andrea
Buongiorno Andrea, grazie per le tue domande relative a agenti rappresentanti e regime forfettario, vediamo di fare il possibile per chiarire i tuoi dubbi.
Vediamo di procedere, punto per punto, secondo l’ordine da te impostato.
Regime forfettario e codici ateco
Applicando il regime forfettario tra le due attività non ci sono differenze a livello di imposte da versare.
A livello contributi, l’attività di agente di vendita richiede l’iscrizione, oltre che all’INPS, anche all’Enasarco.
Per quanto riguarda i codici Ateco puoi scegliere di utilizzare il 46.19.01 – Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno.
In questo modo, avrai la possibilità di coprire più settori del mercato oppure di aggiungere i codici attività specifici ogni volta che ne avrai necessità, ovvero una qual volta otterrai la lettera d’incarico dalle nuove aziende.
Se si utilizza il primo codice Ateco non sarà necessario indicare anche i codici specifici di ogni settore, ma presentare alla camera di commercio una descrizione dell’attività svolta in base ai prodotti trattati.
Comunicazioni
Per presentare tutte le comunicazioni necessarie,avrai bisogno dell’ausilio di un intermediario, perché le pratiche, come l’iscrizione alla camera di commercio, possono essere presentate solo in modo telematico. In ogni caso l’iter può essere considerato il seguente:
per prima cosa è necessario procurarsi il numero di partita Iva e presentare la SCIA al comune.
Successivamente ci sono 30 giorni di tempo per potersi iscrivere in Camera di commercio e all’INPS, ma considerata la possibilità di fare tutte le comunicazioni quasi contemporaneamente si consiglia sempre di scegliere questa opzione.
Firma digitale e spese
L’alternativa alla firma digitale è incaricare un professionista munito della firma digitale tramite Procura (prima è necessario verificare che la camera di commercio di competenza accetti tale strumento).
Al momento dell’iscrizione in camera di commercio non avrai altre spese oltre a quelle indicate, almeno che il comune di residenza non richieda dei diritti di segreteria al momento della presentazione della SCIA.
Il diritto annuale della camera di commercio di Vicenza, nel 2017, è stato ridotto del 50% rispetto agli importi del 2014, pertanto per quest’anno sarà di 44€ e non di 88€.
Potrai applicare il regime forfettario anche se la precedente attività è stata chiusa al 31 Maggio del 2015, ma non potrai godere della riduzione dell’aliquota al 5% per i primi 5 anni in quanto è necessario che siano trascorsi almeno tre anni dall’ultima attività di impresa, professionale o artistica.
Nel tuo caso per godere dell’aliquota al 5% per i primi 5 anni dovrai aprire partita Iva non prima del 1 Giugno 2018.
Gestione INPS
La gestione INPS che sarà applicata è quella della gestione commercianti, con il pagamento dei contributi fissi trimestrali di circa 3.600€.
Con il regime forfettario c’è la possibilità di richiedere la riduzione del 35% dei contributi, portando il totale annuale a 2.400€ circa.
La riduzione del 35% è subordinata all’applicazione del regime forfettario.
Per gli intermediari del commercio il limite di ricavi previsto dal regime forfettario è di 25.000€ con un coefficiente di redditività del 62%.
Il procacciatore di affari non è vincolato ad una zona determinata e ma non ha alcun diritto di esclusiva.
L’attività del procacciatore di affari dipende esclusivamente della sua iniziativa, mentre l’attività dell’agente di commercio è più stabile in quanto ha l’obbligo di promuovere i contratti delle aziende.
Al fine di rimanere nel regime forfettario dovranno essere considerati tutti i ricavi ottenuti dopo l’apertura della partita Iva.
Ricorda che il limite di ricavi si riduce proporzionalmente rispetto al periodo di attività durante l’anno, ovvero se la partita Iva venisse aperta il 1 Agosto, il limite di ricavo per il 2017 sarà di 10.411€ ((25.000€ / 365) x 152).
Il versamento dei contributi INPS con riduzione del 35%, riduce a sua volta gli accreditamenti ai fini pensionistici, pertanto per vedersi riconoscere un anno di contributi versati sarà necessario raggiungere la quota minima prevista dal regime ordinario di 3.682€, raggiungibile dopo aver versato 6 trimestri.
Sarà necessario fare ricongiungimento di tutte le posizioni, in quanto le matricole INPS delle varie posizioni aperte sono sempre state diverse.
Si può godere delle detrazioni o deduzione IRPEF solamente se oltre al reddito percepito dall’attività nel regime forfettario, si percepisce anche un altro reddito tassato da IRPEF(che sia di lavoro dipendente o di locazione), in quanto il regime agevolato è tassato da un’ imposta sostitutiva sulla quale non è possibile godere delle detrazioni IRPEF.
I nostri servizi
Veniamo alle risposte sul nostro servizio.
Il canone annuale per la gestione della contabilità, invio telematico dichiarazione redditi e gestione previdenza è di 199€ + Iva.
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Le pratiche per la apertura della partita Iva con la nostra assistenza, sono incluse in un servizio separato che potrai scegliere se acquistare o no.
Il costo è di 229€ + Iva una tantum ed è comprensivo di tutte le comunicazioni necessarie ed incluso i diritti di segreteria e i bolli della camera di commercio.
Il servizio è acquistabile attraverso questo link.
Le tempistiche variano molto anche in base all’iter della camera di commercio, puoi considerare come riferimento circa 20 giorni.
La nostra offerta è valida anche per gli agenti di vendita, procacciatori d’affari e similari.
Aprendo partita Iva come ditta individuale sarà necessario presentare il Modello Unico dove sono compresi sia i redditi della ditta individuale in regime forfettario che gli altri redditi personali (servizio compreso nel nostro pacchetto).
Nella speranza di aver chiarito tutti i tuoi dubbi, ti ringraziamo per l’attenzione rivolta al nostro servizio.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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Andrea says
Grazie per la esaustiva risposta a tutte le domande poste, vi è scappato di rispondere ad una e la ripropongo qui sotto:
Iniziando nel secondo semestre 2017 , quando ci saranno i primi versamenti IRPEF e INPS ?
Grazie
Staff says
Buongiorno Andrea, iniziando nel secondo semestre il primo versamento IRPEF sarà al 30 Giugno 2018, mentre per quanto riguarda l’INPS bisogna differenziare tra l’ iscrizione alla gestione separata e l’iscrizione ad artigiani e commercianti:
– se iscritto alla gestione separata il primo versamento sarà dovuto al 30 giugno 2018, contestualmente al versamento IRPEF
– se iscritto alla gestione artigiani o commercianti, dipende da quando viene presentata l’iscrizione all’INPS.
Considerato che si dovranno versare i contributi fissi trimestrali, se ad esempio l’iscrizione avverrà dal 1° Agosto 2017, la prima scadenza dei contributi fissi sarà al 16 Novembre 2017.
Un saluto
Andrea says
Grazie per la ulteriore risposta.
Staff says
Prego Andrea.
Un saluto
Andrea says
Salve, rileggendo le risposte che mi avete fornito, non capisco perché mi dite che non ho i requisiti per ottenere la tassazione agevolata per i primi 5 anni al 5% , mi pare che con la nuova normativa 2017 ci si deve riferire all’anno precedente (2016) nel quale io non ho percepito redditi e la precedente p.iva era già chiusa nel maggio 2015.
Riguardo i contributi versati negli anni precedenti, come dipendente, artigiano, commerciate; mi dite che si dovrà fare richiesta di ricongiungimento, ma tale richiesta quando va fatta, al momento di andare in pensione o si può fare già adesso ?
Ci sono dei costi da sostenere ?
È un servizio che potete fare Voi e quanto costa ?
Riguardo i costi una tantum del servizio apertura p.iva avvio ditta, nei 229 + iva sono compresi i bolli di 17,50 e 18,00 della camera commercio; quindi dovrei pagare in più solo i 168 tassa conc gov + 44 diritti annuali ? ( ovvero 229 + iva + 168 + 44 )
Ci sono altre spese da sostenere per attivare (p.iva, INPS, camera com. , inizio attività agente , scia comune) ?
Riguardo la presentazione Scia al comune è sempre compreso nel servizio dei 229 + iva e vi occupate Voi della pratica anche se sono residente in regione diversa dalla Vostra ?
Grazie.
Staff says
Salve Andrea, La legge di riferimento è la n°190 del 2014, dove al comma 65 vengono riportate le condizioni per godere delle agevolazioni per le nuove iniziative.
La legge n°208 del 2015, ha modificato queste agevolazioni nella aliquota al 5% per i primi 5 periodi di imposta.
La domanda di ricongiunzione deve essere presentata alla competente sede dell’Istituto, Ente, Cassa, Fondo o gestione previdenziale nella quale si chiede di ricongiungere i diversi periodi.
La facoltà di ricongiunzione dei vari periodi in un’unica gestione può essere esercitata una sola volta. Tale facoltà può essere esercitata una seconda volta:
dopo almeno dieci anni dalla prima, con almeno cinque anni di contribuzione per effettivo lavoro al momento del pensionamento e solo nella stessa gestione nella quale ha operato la precedente ricongiunzione. La domanda di ricongiunzione è onerosa.
I costi aggiuntivi per l’inizio dell’attività possono essere i diritti di segreteria da versare al momento della presentazione della pratica al comune di residenza (SCIA).
Sia la presentazione della Scia che della ComUnica può essere presentato telematicamente, quindi può essere fatto anche a distanza.
Cordiali saluti
Andrea says
Scusatemi, ma al primo e all’ultimo punto non mi sembra sia data una risposta al mio quesito.
Quindi ho o non ho la possibilità di chiedere l’agevolazione della tassazione ridotta 5% per i primi 5 anni del Regime forfettario ?
Quindi la presentazione della Scia in Comune è compresa nel servizio e ci pensate Voi per via telematica o no ?
Grazie
Staff says
Salve Andrea, ti abbiamo risposto anche in forma privata ma ribadiamo anche sui commenti alle tue richieste.
1) In caso di apertura della partita Iva prima di maggio 2018 non puoi godere della agevolazione.
2) Per quanto riguarda la Scia, quando è necessaria, è compresa nel servizio di apertura partita Iva commercianti, ed ovviamente la invieremo noi.
Cordiali saluti
Carlotta says
Buongiorno, vorrei sapere se per verificare il raggiungimento della sogli dei 25000€ per la permanenza nel regime forfettario vanno considerati anche i contributi enasarco, mi spiego meglio, devo considerare solo i ricavi effettivi (quindi al netto dei contributi enasarco) o la cifra esposta in fattura? Grazie
Staff says
Buongiorno Carlotta, il reddito da considerare per il rispetto del limite di 25.000€ è al lordo delle ritenute Enasarco.
Ricordiamo che i contributi Enasarco a carico dell’agente sono deducibili dal reddito d’impresa come i contributi INPS obbligatori.
Cordiali saluti
Carlotta says
Grazie mille, approfitto della vostra gentilezza per risolvere un altro dubbio che mi e’ venuto, il soggetto e’ un procacciatore d’affari in regime forfettario che emette una fattura in cui certifica le proviggioni, la ditta mandante pero’ al momento del saldo della fattura liquida al procacciatore un importo minore rispetto alle prpviggioni in fattura poiché trattiene mensilmente un importo per il noleggio del furgoncino che il procacciatore utilizza (questo importo trattenuto viene regolarmente fatturato dalla ditta mandante). La mia domanda e’: in fase di compilazione del modello Redditi io dovrò considerare l’entrate al loro dell’importo del noleggio del furgoncino dal momento che nel regime forfettario non si tiene conto dei costi sostenuti?
Staff says
Buonasera Carlotta, se il procacciatore in questione riceve la fattura dalla ditta mandante come costo sostenuto, dovrà essere indicato il reddito al lordo dei costi imputati.
La certificazione unica emessa dalla ditta mandante per i compensi erogati al procacciatore in regime forfettario potrebbe esserti di aiuto.
Cordiali saluti
M.Antonietta says
Buongiorno, avrei bisogno di chiedere se un agente di commercio in regime forfettario deve assoggettare le provvigioni ad Enasarco.
Grazie
Staff says
Buonasera M. Antonietta, certamente il regime forfettario non esclude l’applicazione della posizione contributiva Enasarco.
Cordiali saluti
Francesco says
Sono un Agente di commercio da vecchia data e ho aderito al regime forfetario. La mia domanda è la seguente: ai fini del calcolo dell’ammontare del reddito da considerare per poter rientrare nel limite dei 25.000€ / anno cosa fa fede in termini di tempo (oltre al fatturato ovviamente): la data riportata in fattura o il mese a cui le provvigioni riportate in fattura si riferiscono? Ad esempio, fattura N. 1/2018 con data 15/01/2018, oggetto: Compenso provvigionale al 31/12/2017, il Totale del compenso di questa fattura va imputato al 2017 o al 2018?
Grazie mille
Staff says
Buongiorno Francesco, il reddito da tenere in considerazione ai fini dell’applicazione del regime forfettario deve essere calcolato in base al principio di cassa.
Devono essere infatti considerati tutti i ricavi percepiti nel 2017.
Ad esempio una fattura datata 28/12/2017, ma incassata nel 2018, dovrà essere considerata tra i redditi del 2018.
Cordiali saluti.
Francesco says
Grazie ancora della risposta e anche dell’esempio.
Cordiali saluti
Francesco says
Buongiorno, avendo aderito al regime forfetario, l’accettazione del versamento dei contributi fissi INPS con la riduzione del 35% ha come conseguenza sempre il raggiungimento della quota minima del regime ordinario di 3682,00€, quindi portando inevitabilmente da 4 a 6 trimestri il versamento stesso (se ad esempio mi restano 10 anni per andare in pensione poi alla fine diventano 15), oppure si può optare a percepire la pensione senza variazione del periodo temporale restante per andarvi, che naturalmente in quest’ultimo caso avrà inevitabilmente un importo inferiore?
Grazie in anticipo,
Francesco
Staff says
Buongiorno Francesco, non entriamo nel merito delle regole pensionistiche, non sarebbe possibile in un commento.
Ti possiamo solamente confermare che ai fini pensionistici versando con la riduzione del 35% non viene riconosciuto un anno solare di contributi.
Cordiali saluti