Una nostra lettrice Serena di Vigevano ci chiede maggiori informazioni in merito a adsense partita iva.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
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Adsense partita iva
Buongiorno sono Serena di Vigevano, 28 anni. Non hai mai avuto la partita Iva.
Da alcuni mesi, rimasta senza lavoro, mi sono dedicata alla creazione di blog che parla di fashion.
All’inizio è stato un puro gioco: scrivere finalmente dell’argomento che più mi interessa.
Nei mesi il traffico è cresciuto significativamente fino a quando i miei consulenti tecnici mi hanno consigliato di iniziare l’affiliazione con Adsense per trovare un piccolo ristoro economico da questa mia attività. Visto che la remunerazione negli ultimi mesi è notevolmente aumentata mi si presenta adesso la più cruciale delle decisioni: prendere la partita Iva?
Visto che il vostro blog è molto attento ai nuovi e-business, mi consigliate cosa devo fare?
Nei primi tre mesi di quest’anno ho incassato da Adsense circa 3.000 euro. Grazie Serena
Serena – Vigevano
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La nostra risposta a Serena
Ciao Serena , grazie per la tua domanda relativa ad adsense partita iva ed auguri per l’attività di blogger che ci auguriamo sia ricca di soddisfazioni.
Secondo il nostro pensiero oramai l’apertura della partita Iva è per te necessaria.
Molti ragazzi come te hanno da anni intrapreso, a volte con successo, la professione di blogger che consiste quasi sempre nella gestione di un blog in tematiche di nicchia accompagna da mirate campagne di affiliate marketing.
Per poter avere un guadagno da questa attività occorre che il blog riscuota un decoroso successo: si pensi che mediamente un blog riesce a portare a casa guadagni che variano tra le € 20 e le € 50 al mese, che sicuramente possono rappresentare un buon modo per arrotondare un po’, ma certamente scoraggiano i più ad aprire partita Iva per guadagni di così modesta entità.
Il tuo caso, abbiamo appreso, è molto più fortunato ed evidentemente il tuo blog sa attirare l’attenzione di coloro che sono interessanti al mondo fashion in quanto i compensi che ci hai descritto non sono sicuramente facili da ottenere.
La soluzione
La maggior parte dei quesiti che ci arrivano su questo argomento riguardano proprio la necessità di aprire partita Iva, con guadagni di modesta entità:
una soluzione esiste, ed è rappresentata dall’adozione di un regime fiscale agevolativo, il regime forfettario.
Abbiamo già affrontato varie volte i vantaggi derivanti da questo regime fiscale, quello che è importante sottolineare in questa sede è che con questo regime l’imposizione fiscale è molto favorevole, ma per chi volesse saperne di più sul nostro blog sono presenti alcuni articoli appositamente dedicati.
Veniamo ora alle risposte dei quesiti che poni.
La partita Iva deve essere aperta quando si verifica una condizione: l’abitualità della prestazione.
L’apertura necessita laddove l’attività che vogliamo intraprendere è abituale (ovvero continuativa nel tempo) mentre non necessita se sporadica, occasionale.
I guadagni che derivano dalla gestione di un blog, sia che si tratti di banner pubblicitari, che di attività di affiliate marketing rivestono generalmente la qualità di prestazioni abituali e continuative nel tempo.
Ti segnaliamo che non vi è alcun limite reddituale al sopra del quale è obbligatorio aprire partita Iva, ma l’unico aspetto da tenere in considerazione è, come accennato, l’abitualità della prestazione. Nel caso particolare di affiliate marketing dove l’attività si sostanzia in un sito web attivo 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno la qualità di abitualità sembra non contestabile.
I codici Ateco
I codici attività inerenti alle attività similari o equivalenti a quella che andrai ad esercitare sono:
- 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari;
- 62.09.09 – Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell’informatica nca;
- 63.99.00 – Altre attività dei servizi di informazione nca;
- 73.11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie;
- 74.90.99 – Altre attività professionali nca.
Gli obblighi che dovrai rispettare, oltre all’apertura della partita Iva, sono la iscrizione alla CCIAA, l’iscrizione all’INPS sezione commercianti.
Nel caso non avessi copertura assicurativa dovrai aprire anche una posizione Inps commercianti.
Vediamo adesso per quali motivi non devi scoraggiarti al pensiero di prendere la partita Iva.
Se apri la partita Iva puoi adottare il regime forfettario, un regime particolarmente conveniente.
Ti riassumiamo brevemente i vantaggi:
- esenzione dall’Iva;
- esenzione della ritenuta d’acconto;
- imposta sostitutiva più bassa;
- gestione della contabilità semplificata.
Veniamo adesso al tema principale del tuo quesito.
Per accedere al regime forfettario uno dei requisiti fondamentali è quello di non superare un determinato limite di fatturato che nel tuo caso, per il periodo d’imposta 2017, è euro 30.000,00.
Un altro requisito per poter accedere al regime forfettario, ma non sembra riguarda il tuo caso, è quello di non aver percepito redditi da lavoro dipendente o assimilato superiori a 30.000 euro.
Anche una eventuale pensione è inclusa in questo limite.
Questi sono i principali requisiti che dovrai rispettare per accedere e mantenere il regime agevolato forfettario.
Se hai esigenze particolari contattaci per illustrarci la tua posizione e riceverai una consulenza gratuita.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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