Sicuramente l’automobile rappresenta il mezzo di locomozione più utilizzato da tutti, ma è innegabile che le moto hanno un gran fascino.
Abbiamo già trattato l’argomento nei nostri articoli acquisto auto regime minimi e vendita auto regime minimi.
Oggi ci occupiamo degli aspetti principali e valutiamo l’ acquisto moto regime forfettario visto che tra i nostri lettori ci sono molti amanti delle due ruote.
Alessio L. ci domanda, ma acquistare una moto preclude l’accesso al regime forfettario? Alessio la risposta è negativa, ma è necessario, fare alcune considerazioni.
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La definizione del codice della strada
Secondo l’art. 53 del codice della strada i motoveicoli sono definiti come “veicoli a motore a due, tre o quattro ruote, e si distinguono in diversi gruppi come motocicli, motocarri, quadricicli, etc…” .
La casistica più frequente di un soggetto con partita Iva in regime forfettario è che pensi all’acquisto di un motociclo.
Quest’ultimo, sempre per il codice della strada, è il veicolo a due ruote destinato al trasporto di persone, in numero non superiore a due, compreso il conducente.
Acquistare nel regime forfettario
Anche se è vero che acquistare una moto non blocca l’accesso al regime forfettario, si deve considerare il limite di valore posto a tutti i contribuenti.
E’ previsto infatti un limite massimo di 20.000,00 € come somma complessiva dei beni strumentali.
Precisiamo adesso, cosa sono i beni strumentali.
Cosa si intende per beni strumentali?
Per beni strumentali si intendono tutti quei beni ad utilità ripetuta che concorrono alla determinazione del reddito professionale o imprenditoriale.
Facciamo alcuni esempi per capire meglio.
Il webmaster in regime forfettario potrà annoverare tra i beni strumentali dei pc, dei tablet, degli smartphone, un motoveicolo.
Il muratore in regime forfettario potrà invece annoverare gli utensili di cantiere o un autocarro per il trasporto dei materiali.
Un imprenditore di commercio on-line potrà annoverare tra i suoi beni strumentali dei pc, dei tablet, degli smartphone, l’impianto telefonico, i mobili di lavoro.
Anche i beni immobili sono beni strumentali, ma essi non hanno mai rilevanza, qualsiasi sia il titolo di possesso, ai fini della determinazione del valore-soglia di 20.000,00 €.
Sappi però che non tutti i beni strumentali incidono al raggiungimento del valore-soglia di 20.000,00 € nel medesimo modo.
Vi sono dei beni strumentali cosiddetti ad uso promiscuo, utilizzati perciò sia per uso aziendale che personale, che dovranno essere considerati al 50% del prezzo che l’azienda sostiene.
Esaminiamo come incidono i motoveicoli.
I motoveicoli, ed in particolare i motocicli, sono considerati, ex legge, beni ad uso promiscuo e ripercuotono il loro prezzo di acquisto sempre al 50% ai fini del calcolo del valore-soglia.
La presunzione legale di beni ad uso promiscuo significa che il contribuente non è tenuto a dimostrare il loro effettivo utilizzo.
Il riferimento al 50% del prezzo di acquisto, deroga tutte le disposizioni diverse previste dal Tuir.
Facciamo un esempio concreto
Un webmaster in regime forfettario possiede al 31 Dicembre 2016 i seguenti beni strumentali:
- pc acquistato in data 22 Maggio 2015 per 1.500,00 €;
- pc acquistato in data 24 Giugno 2016 per 2.000,00 €;
- smartphone acquistato in data 27 Giugno 2015 e distrutto in data 28 Settembre 2016;
- smartphone acquistato in data 29 Settembre 2016 per 500,00 €;
- motociclo acquistato in data 3 Dicembre 2016 per 10.000,00 €;
- mobili per ufficio acquistati in data 27 Novembre 2016 per 12.000,00 €.
Il calcolo del valore dei beni strumentali deve avvenire con le seguenti regole:
- si considerano soltanto i beni in funzione alla data 31 Dicembre 2016;
- si considerano al 50% i beni ad uso promiscuo (smartphone, auto, moto etc..);
- non si considerano gli effetti dell’ammortamento.
Applicando le regole di cui sopra il valore dei beni strumentali utilizzati dal webmaster risulta pari a: 1.500,00 € + 2.000,00 € + 500,00 € + 5.000,00 € + 12.000 ,00 €= 21.000,00 €.
Nell’esempio proposto, il webmaster nel periodo d’imposta 2016 supera il valore-soglia consentito e dunque dovrà adottare, dal 2017, il regime fiscale ordinario o semplificato.
Laddove l’azienda od il professionista riceva in comodato d’uso gratuito un bene strumentale, questi non dovrà essere considerato nel calcolo del limite dei 20.000,00 €.
A conclusione quindi, prima di fare un acquisto di questo genere, ti raccomandiamo di verificare che il limite dei 20.000,00 € non sia superato, in modo da non rischiare l’esclusione dal regime agevolato.
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