Deduzione dell’acquisto di auto per le partite Iva
Argomento sempre attuale ed oggetto di dibattito tra gli operatori è la normativa fiscale sul mondo auto.
Tutte le partita Iva, fanno uso ovviamente dell’autoveicolo e la pianificazione fiscale dell’acquisto dell’auto è spesso l’atto di gestione più importante del periodo d’imposta.
Anche coloro che desiderano effettuare l’acquisto di auto e che sono nel regime dei minimi o nel regime forfettario devono sempre monitorare la propria attività.
Questo è importante per non superare nessuno dei vincoli normativi.
In generale i costi auto e quelli di telefonia sono la fonte di norme fiscali restrittive o, meglio, anti-elusive.
Ciò significa che il fisco, per questi costi, ha una normativa ad hoc con la quale cerca di ostacolare la possibilità che un contribuente con la partita Iva possa dedurre dal reddito d’impresa costi che in realtà riguardano la vita personale.
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La normativa tributaria
Per la generalità dei contribuenti, esistono delle norme tributarie anti-elusive davvero restrittive in modo particolare nel settore che riguarda le auto.
L’art. 164 bis del tuir dispone che, solo il 20% del costo delle auto è deducibile dal reddito d’impresa, fino ad un tetto di 18.076,00 €.
Facciamo un esempio per capire esattamente la deducibilità del costo di una autovettura.
Si supponga che il costo totale dell’autovettura sia pari ad euro 60.500,00 oltre ad Iva.
In questo caso:
costo massimo fiscalmente deducibile €. 18.076 x 20% = 3.615,20.
costo indeducibile e non spesabile €. 56.884,80 (€.60.500–€.3.615,20)
costo annuo fiscalmente deducibile quota ammortamento: €. 3.615,20 x 25% = € 903,80.
Vediamo adesso il regime fiscale che è previsto per i contribuenti minimi.
Vedremo che anche per questi contribuenti il fisco agisce con una norma anti-elusiva ma, in questo caso, la norma apparirà a ragione meno rigida.
Acquisto di un auto nel regime dei minimi
Per i contribuenti nel regime dei minimi l’ art. 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011 dispone la deducibilità del costo di acquisto di un’auto interamente nel primo anno.
Questo avviene in due modalità a seconda dell’utilizzo della stessa:
1- uso promiscuo, deducibilità del 50%;
2- uso esclusivamente aziendale, deducibilità del 100%.
La deducibilità del 100% è possibile soltanto in casi molto particolari.
Un esempio potrebbe essere un contribuente tassista oppure un noleggiatore di auto.
Tutti i soggetti sono tenuti a rispettare un vincolo relativo ai beni strumentali.
Non deve essere superato il limite di 15.000,00 € di valore ma si presti attenzione al fatto che tutti i beni a deducibilità limitata (autovetture) si considerano ad uso promiscuo e sono conteggiati sempre per il 50% del corrispettivo.
Acquisto di un auto nel regime forfettario
Dopo aver analizzato il regime dei minimi vediamo adesso come si devono comportare i contribuenti del regime forfettario.
In questo regime l’acquisto di qualunque bene strumentale, compresa l’auto, risulta indifferente al fine del pagamento dell’imposta sostitutiva.
Anche in questo caso i contribuenti sono tenuti a rispettare un vincolo relativo al valore dei beni strumentali.
Per i forfettari il limite è di 20.000,00 €. La circolare AdE del 10 aprile 2016 n. 10/E ha precisato, fugando alcuni dubbi che erano emersi, che tutti i beni ad uso promiscuo (autovetture, motocicli, telefonia) concorrono alla formazione del predetto limite vengono assunte nella misura del 50% (indipendentemente dal loro effettivo utilizzo) e non devono essere presi a riferimento i limiti e le percentuali di deducibilità previsti dal Tuir.
Anche in questo caso un eventuale superamento di tale limite, costringerà il contribuente ad abbandonare il regime forfettario.
Beni strumentali: che cosa si intende?
Per poter calcolare il totale d’acquisto dei beni strumentali è necessario sapere quali includere e quali no.
Per beni strumentali si intendono tutte quelle attrezzature e quei macchinari che concorrono alla determinazione dei ricavi relativi all’attività professionale.
Non sono inclusi i beni immobili, anche se vengono utilizzati per esercitare l’attività lavorativa.
Nella circolare AdE 6/E del 4/04/2016 è stato chiarito che non concorrono alla verifica del limite dei 20.000,00 € i beni strumentali il cui costo unitario non sia superiore ad 516,45 €.
Canoni di leasing
Nel caso in cui i contribuenti sia minimi che forfettari acquistino beni strumentali con contratto di locazione finanziaria (leasing), si ripetono gli stessi limiti di valore che abbiamo già indicato.
In questo caso il valore del bene strumentale è determinato sulla base del costo sostenuto dal concedente (società erogatrice del leasing).
I vincoli sopra esposti confermano infine che la scelta tra un leasing o l’acquisto diretta del bene strumentale è fiscalmente neutra.
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catia says
Grazie per l’articolo era proprio quello che cercavo!
Giuseppe says
salve,
sono agente di commercio titolare di p.iva col regime minimi e quindi col limite acquisto beni strumentali 15.000,
volevo chiedere una cosa,
se non ho capito male tale limite vale pure per il leasing? se l’auto costa 23000 o l’acquisti o la prenda in leasing supererei il limite comunque? ma il leasing non è paragonabile al noleggio?
pensavo che il bene divenisse “mio” e quindi ascrivibile tra i miei strumentali solo al momento del riscatto, sempre se ci sarà?
se leasing e acquisto sono la stessa cosa a questo punto devo optare o per il noleggio lungo termine o per un’auto di prezzo inferiore, (usata)
grazie
Staff says
Buonasera Giuseppe,
Come riportato dall’articolo 1 comma 96 della legge 244/2007, per aderire al regime dei minimi deve essere rispettato il limite all’acquisto di beni strumentali per un valore non superiore ai 15.000 euro nel triennio di riferimento. Questo limite deve essere verificato anche nel caso di acquisto tramite contratto di locazione finanziaria (leasing).
Si ricorda che secondo la circolare dell’Agenzia delle Entrate n.73/E del 2007, i beni utilizzati parzialmente nell’attività di impresa (quindi ad uso promioscuo) come nel caso dell’autovettura, nel rispetto del predetto limite devono essere considerati al 50%. In aggiunta la circolare 7/E del 2008 ha specificato che per il limite di 15.000 euro, non deve essere conteggiato il costo sostenuto per l’IVA indetraibile. Di seguito riportiamo un esempio:
Nel caso di acquisto di un autovettura dal valore totale di 23.000 euro, dove 18.8524,46 euro è l’imponibile e 4.147,54 sono l’IVA, al fine di rispettare il limite di 15.000 di beni strumentali deve essere conteggiato il valore di 9.426,23 (ovvero il 50% di 18.542,46 euro).
Nel caso di acquisto tramite leasing devono essere presi in considerazione i canoni pagati nel triennio al 50% e al netto dell’iva indetraibile.
Un saluto
Giuseppe says
Grazie! Io come agente di commercio devo considerare l’auto all’80% giusto?
Quindi un acquisto in leasing di un’auto del valore netto (senza iva) di 23240
così ripartito :
2016 1° canone 7542 (iva compresa) (valore bene strum. 6182 di cui l’80% 4945.60)
2017 12 canoni 352.30 (iva compresa) (valore 288.78*12= 3465 di cui l’80% 2772
2018 12 canoni 352.30 (iva compresa) (valore 288.78*12= 3465 di cui l’80% 2772
2019 12 canoni 352.30 (iva compresa) (valore 288.78*12= 3465 di cui l’80% 2772
2020 11 canoni 352.30 (iva compresa) (valore 288.78*12= 3465 di cui l’80% 2772
+ riscatto 5728.62 (iva comp) (valore 4695.60 di cui l’80 % 3756.48
potrei farlo senza superare il limite dei beni strumentali per il regime minimi.
Grazie
Staff says
Gentile Giuseppe
Ti precisiamo che nel regime dei minimi i beni utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’attività di impresa o libera professione vengono considerati deducibili nella misura del 50%, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo e da eventuali diverse percentuali di deducibilità contenute nel TUIR (come nel caso dell’agente di commercio).
Riportiamo di seguito le parole della Circolare 73/E del 2007 dove viene specificato:
“per esigenze di semplificazione rilevanti anche ai fini del controllo, si ritiene che i beni strumentali solo in parte utilizzati nell’ambito dell’attività di impresa o di lavoro autonomo esprimano un valore pari al 50 per cento dei relativi corrispettivi.”
Pertanto si ribadisce che al fine della verifica del predetto limite di 15.000 euro, il corrispettivo pagato nell’anno di riferimento per l’acquisto di un’autovettura ad uso promiscuo debba essere comunque considerata al 50%.
Un saluto
Giuseppe says
ok. grazie!
Francesco says
Salve, sono un agente di commercio con regime dei minimi ( tassazione al 5% e niente iva )
Ho acquistato un auto in leasing con p.iva dal valore di 28000€.
Premetto che il mio commercialista mi ha comunicato che non posso scaricare niente nel regime di cui faccio parte, la mia domanda è: avendo acquistato un bene del valore di 28000€ iva inclusa rischio di uscire dal regime dei minimi immediatamente? Con la conseguenza che mi chiedano l iva ( non versata perchè non emessa in fattura ) dall anno in cui ho acquistato il bene?
Vi ringrazio per la risposta
Staff says
Buonasera, nel regime forfettario non è possibile dedurre dal reddito imponibile i costi sostenuti durante l’anno, al contrario del regime dei minimi.
Se applicate il regime forfettario (legge 190/2014) si fuoriesce da questo regime se al 31/12 si possiede più di 20.000€ di valore dei beni strumentali (l’acquisto auto per questo limite concorre al 50% e al netto dell’iva). Se invece fai parte del regime dei minimi (legge 244/2007) si fuoriesce qualora venga superata la soglia di 15.000€ per l’acquisto di beni strumentali nel triennio di riferimento, ma anche in questo caso l’acquisto dell’auto deve essere considerato al 50% e al netto dell’Iva.
Cordiali saluti
Francesco says
Grazie per la veloce e dettagliata risposta, questo vuol dire che non rischio di uscire come dice il mio commercialista, perchè il calcolo da fare sarebbe: 28000 – iva = circa 23000€ al 50% devo calcolare 11500€, quindi sia in un regime che nell altro non supero il limite. È corretto?
Ancora grazie
Staff says
Buongiorno Francesco,
Il calcolo è corretto. Non superi sicuramente il limite se questo acquisto è stato l’ unico della tua attività.
Cordiali Saluti
ivan says
Buonasera a tutti avrei due domande,
1) mi sembra di aver capito che in regime dei minimi deduco il 50% del 140% del prezzo di acquisto di una autovettura tutto nell’esercizio in cui avviene il pagamento. e se tale deduzione non trova capienza nel reddito di quell’anno posso dedurre la perdita negli esercizi futuri?
2) se si alla prima domanda, sono nei minimi dal 2014 fino al 31/12/2018 se acquisto l’auto ad ottobre 2018 posso dedurre negli anni successivi anche se esco dai minimi per decorrenza dei termini (5anni)?
3) posso acquistare l’auto da un privato e procedere alla deduzione?
Grazie
Staff says
Buonasera Ivan, rispondiamo alle tue domande.
1) confermiamo che in caso di mancata capienza, nel regime dei minimi la perdita è deudcibile per i 5 esercizi futuri.
2) si conferma che anche in caso di fuoriuscita dal regime dei minimi, la perdita potrà essere dedotta dal reddito professionale o d’impresa per i 5 esercizi futuri.
3) l’auto da un privato può essere acquistata e dedotta dal reddito, si ricorda comuqnue di farsi rilasciare una pezza d’appoggio per l’amministrazione finanziaria.
Precisiamo che il super ammortamento del 140% non si applica ai beni usati, pertanto se l’acquisto dell’auto avviena da un privato il costo non potrà essere aumentato del 40%.
Cordiali saluti.
ivan says
Grazie della pronta risposta.
L’auto nuova la devo intestare alla partita iva o va va bene anche intestarla alla persona fisica? nel primo caso posso utilizzarla anche per la famiglia?
Cordiali saluti.
Staff says
Buonasera Ivan,
la fattura deve essere intestata alla p.iva, anche se potrà essere utilizzata per la famiglia.
Si ricorda che dal 2017 il superammortamentoe, oltre che sui beni usati, non potrà essere applicato anche sui beni ad uso promiscuo (uso misto privato-lavorativo).
Cordiali saluti
stefano says
Buonasera a tutti, avrei una domanda:
Un libero professionista nel regime dei minimi dal 2012 che acquista un auto nel 2017 può operare il superammortamento nonostante la legge di bilancio 2017 lo abbia escluso per le auto a uso promiscuo di cui all’art 164 comma 1, lettere b) e b-bis) ? a mio avviso si può perchè il regime dei minimi non fa riferimento alle regole ordinarie del TUIR anche se mi rendo conto che sia un pò in contrasto con la ratio della norma.
Grazie. cordiali saluti
Staff says
Buongiorno Stefano, a nostro avviso, anche per coloro che applicano il regime dei minimi, dal 1° Gennaio 2017, in seguito alle disposizione della nuova legge di bilancio, non si applica il superammortamento del 140% per l’acquisto di auto ad uso promiscuo.
In quanto nel caso specifico si fa comunque riferimento alla frase “per uso promiscuo” , valida anche nel regime dei minimi.
Cordiali saluti.
ivan says
la regola varrà anche per il superammortamento del 130% previsto per il 2018? ricapitolando un regime dei minimi non può operare il superammortamonto dell’auto in quanto questa è considerata sempre ad uso promiscuo. Giusto?
Staff says
Buongiorno Ivan,
non essendo ancora stata pubblicata la legge di Stabilità 2018, presumiamo che anche per l’anno prossimo il superammortamento sia escluso per l’acquisto di auto ad uso promiscuo.
Cordiali saluti
Stefano says
Salve sono. Nei regimi dei minimi e a 03/2017 ho acquisto un automobile nuova con €28.000 in fattura e quindi un valore di €11.500 in bene strumentale, se ad inizio prossimo anno voglio acquistare una nuova vettura da un concessionario dando indietro la mia come funziona il conto per i beni strumentali devo dedurre il valore di permuta che mi da il concessionario o altro?
Grazie
Staff says
Buongiorno Stefano, per rispettare il limite triennale di 15.000€ di acquisto di beni strumentali, deve essere preso in considerazione il costo effettivamente sostenuto per l’acquisto della nuova auto stornando la permuta dell’auto acquistata a Marzo 2017.
Ovvero dovrà essere presa in considerazione la differenza pagata al concessionario.
Cordiali saluti.
Michele says
Buonasera, avrei una domanda da fare, sono un professionista con il regime fiscale forfettario e mio marito con il regime fiscale dei minimi.
Siamo in procinto di acquistare un autovettura del valore di € 31.800 iva compresa.
Vorremmo sapere se l’auto viene acquistata da mia moglie con il regime fiscale forfettario, rischia di uscire dal regime fiscale forfettario?
O conviene acquistarla con il regime fiscale dei minimi?
Grazie
Staff says
Buongiorno Michele.
Nel regime forfettario deve essere rispettato, ogni anno, il limite di 20.000€ di valore dei beni strumentali.
Nel regime dei minimi invece deve essere rispettato il limite, sul triennio di riferimento, di 15.000€ di acquisto di beni strumentali.
Ad ogni modo in entrambi i regimi fiscali, i costi sostenuti per l’acquisto di un auto devono essere considerati al 50% e al netto dell’Iva pagata.
Nel vostro esempio al fine di verificare i i limiti suddetti dovrà essere considerato un costo di circa €13.040.
Valutando con attenzione questi aspetti, qualora fosse possibile, si consiglia di acquistare l’auto con la partita iva nel regime dei minimi, in quanto potrà almeno portare in deduzione il 50% dal reddito di impresa il 50% del costo sostenuto.
Buon proseguo di giornata, cordiali saluti.
Michele says
Grazie per la celere risposta. Quindi per capire. Se acquisto con il regime dei minimi quanto posso scaricare, temendo in considerazione che l’auto mi costa 31800?
Ancora grazie
Staff says
Gentile Michele, se acquisti con regime dei minimi potrai dedurre il costo dal reddito d’impresa al 50%.
Però dovrai fare attenzione a non superare il limite di 15.000€ d ibeni strumentali nel triennio di riferimento.
Cordiali saluti.
Emanuele says
Buonasera gentilissimi, sono un agente immobiliare con p.iva in regime dei minimi. Vorrei cambiare auto ma il mio commercialista sostiene che, in riferimento al limite dei 15.000 euro, viene preso in esame il valore effettivo del bene a quanto viene compravenduto, e che se è maggiore di 15 mila euro, esco dal regime. Mi consiglia quindi di fare un acquisto inferiore a detto limite e che comunque ne potrò portare in deduzione solo la metà, quindi massimo 7.500. C’è forse qualche nuova disposizione? Come devo procedere? Grazie in anticipo
Emanuele
Staff says
Buonasera Emanuele, in riferimento al rispetto del limite di acquisto di 15.000€ di beni strumentali, l’acquisto dell’auto ad uso promiscuo deve essere considerato al 50% e al netto dell’Iva pagata.
Puoi prendere come riferimento normativo le circolari dell’Agenzia delle Entrate n° 73/E del 2007 paragrafo 2.1 e n° 7/E del 2008 punto 2.8.
Si ricorda che il limite in oggetto deve essere verificato ogni anno, pertanto per applicare il regime nel 2018 dovranno essere presi in considerazione i beni acquistati nel triennio solare precedente ovvero 2015-2016-2017 (circolare 13/e 2008 punto 1.8).
Cordiali saluti
Emanuele says
Buongiorno, grazie della risposta. Ho letto le circolari e riporta “non deve aver acquistato,……., beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro. Il valore dei beni strumentali …” quindi vedo che parlano sempre il valore complessivo : ha quindi ragione il mio commercialista, Cioè che il bene ( automobile) non può essere acquistato ad es. a 20.000 € Iva inclusa ma entro i 15.000 €?
Grazie molte
Staff says
Ciao Emanuele, come riportato nelle circolari citate, l’acquisto dell’auto ad uso promiscuo deve essere considerato al 50% del costo sostenuto e al netto dell’Iva, al fine di verificare il rispetto del limite di 15.000€ di beni strumentali. Pertanto se si acquista un auto dal valore di 20.000€ IVA inclusa, il costo che deve essere considerato per il suddetto limite è di 8.196,72€.
Al fine di agevolare la verifica di quanto detto, riportiamo di seguito il link ad una guida dell’Agenzia delle Entrate sul regime dei minimi, dove potrai verificare la nostra risposta direttamente a pagina 9:
Guida dell’Agenzia delle Entrate sul regime dei minimi
Cordiali saluti
Emanuele says
Ringrazio molto per la risposta, una buona giornata. Cordiali saluti
Elia says
Salve, se nel corrente anno (2017) supereró il limite dei 30000 euro previsti dal regime dei minimi e sempre nel corrente anno acquisto un bene che porterà l’ammontare dei miei beni strumentali ad una cifra superiore ai 15000 euro previsti, beneficeró comunque dei vantaggi proposti da suddetto regime?
Inoltre, nel seguente anno(2018) visto e considerato che passerò ad un regime orinario avrò variazioni per quanto riguarda il reddito?
Grazie
Staff says
Buongiorno Elia, l’unico motivo di esclusione immediata nell’anno in corso (2017) dal regime dei minimi, è il superamento della soglia di 45.000€ di ricavi.
Negli altri casi, la fuoriuscita dal regime avverrà comunque a partire dal 1° Gennaio dell’anno successivo.
Nell’anno 2018, passerai al regime ordinario, con il reddito tassato secondo le aliquote IRPEF a scaglioni.
Cordiali saluti.
Antonio says
Buonasera,
sono nel regime dei minimi dal 2013 e dovrò acquistare una macchina nel 2018 di 17.950,82 euro + iva deducibile solo al 50% (uso promiscuo). Nell’ultimo trienno ho acquistato beni strumentali per 5.425,00 euro nel 2015, 1.350,00 euro nel 2016 e fino ad oggi 2.075,00 euro nel 2017, per un totale di 8.850,00 euro. Il mio commercialista dice che per stare nel regime dei minimi non posso acquistare una macchina superiore ad un prezzo di 12.300,00 euro [(15.000,00 – 8.850,50)*2] + iva. Il mio dubbio, da persona ignorante, è: perchè dal conteggio non vengono tolti anche i beni del 2015, considerando che il bene verrà dedotto nel 2018, aumentando così la disponibilità di acquisto fino a 23.150,00 euro + iva?
Considerando la disponibilità di solo 12.300,00 euro + iva, a questo punto conviene fare un leasing, oppure anche questa opzione non è percorribile perchè la deducibilità si fa solamente sull’intero importo, e non sulle singole rate del leasing?
Ringrazio anticipatamente per la presa visione del messaggio e per un’eventuale risposta.
Staff says
Buongiorno Antonio,
La normativa riporta che per applicare il regime dei minimi il contribuente non deve aver effettuato, nel triennio precedente, acquisti per beni strumentali superiori ai 15.000€.
Pertanto per applicare il regime dei minimi nel 2018 è necessario non aver superato questo limite negli anni 2015,2016 e 2017. Per applicare il regime dei minimi nel 2019 invece, per gli anni 2016, 2017 e 2018.
Ad ogni modo il canone di leasing potrebbe ovviare comunque a questo limite, grazie al principio di cassa, poiché il costo sarà dedotto nell’anno in cui viene effettivamente sostenuto.
Riferimenti a questo link
Cordiali saluti.
Antonio says
Grazie mille per la risposta.
FABIO says
Buongiorno, sono nel regime dei minimi, ho acquistato un auto ad aprile 2016 ad uso promiscuo;
– relativamente al super ammortamento devo considerare il 140% del 50% del costo del veicolo?
– Nel mio caso la concessionaria mi ha rilasciato due fatture, nella prima è indicato il costo del veicolo, nella seconda è indicato il costo del finanziamento (interessi) e il costo dell’assicurazione furto incendio: Sono deducibili anche questi “costi” compresi gli interessi della finanziaria?
Ringrazio anticipatamente per la presa visione del messaggio e per un’eventuale risposta.
Saluti Fabio
Staff says
Buonasera Fabio, in relazione al super ammortamento per i veicoli ad uso promiscuo devi considerare il 140% del 50% del costo di acquisto.
Ma attenzione, con la legge di Stabilità 2017 è stata tolta l’applicazione del superammortamento sugli automezzi ad uso promiscuo.
Quindi potrà essere applicato solamente nell’Unico 2017 se l’auto è stata acquistata nel 2016.
I costi del finanziamente sono deducibili, ma non ci potrà essere applicato il superammortamento.
Cordiali saluti.
Andrea says
Buonasera,
sono un libero professionista con p.iva in regime dei minimi. A dicembre 2016 ho acquistato un’auto con finanziamento. Ho scaricato l’intero valore del veicolo, tuttavia a dicembre 2018 dovrò o chiudere il finanziamento versando quanto manca oppure riconsegnare l’auto in cambio della quale mi verrà corrisposto un valore minimo garantito.
Mi sono posto questo dubbio: se riconsegnerò l’auto in concessionaria e mi verrà corrisposto l’importo garantito, dovrò emettere fattura? Quell’importo fatturato andrà ad incindere sull’importo che fatturerò in quell’anno? Per capirci…se ricevo 10.000 euro come valore garantito dal concessionario il 50% di quei 10.000 inciderà sul massimale di 30.000?
Staff says
Buongiorno Andrea, a nostro parere la restituzione dell’auto alla concessionaria costituisce una vendita dell’automezzo.
Pertanto dovrà essere emessa fattura e il relativo corrispettivo, dovrà essere riportato trai i ricavi nel rigo LM2 e concorrerà al fine della determinazione del limite di 30.000€.
Considerato che si tratta di un bene ad uso promiscuo il ricavo dovrà essere conteggiato al 50%.
Cordiali saluti
Michela says
Buonasera,
Sono una professionista nel regime dei minimi, ho acquistato nel 2016 un auto ad uso promiscuo. Ho registrato la fattura di acquisto in contabilità , ma non conoscendo bene la normativa e fidandomi del mio commercialista, è stato inserito il bene a cespite calcolandone l’ ammortamento come se non fossi un minimo. Come ho potuto leggere dal vostro articolo io mi sarei dovuta dedurre il 50% del costo dell’auto al netto dell’ iva fino ad un tetto massimo di 15.000 euro. È possibile recuperare quanto perso con una dichiarazione integrativa ? Inoltre per quanto riguarda il pagamento , è indispensabile ai fini di un eventuale controllo futuro, che si esibiscano le contabili di pagamento o può far fede anche solo la fattura? Grazie
Staff says
Buongiorno, a nostro parere con una dichiarazione integrativa è possibile apportare le modifiche necessarie al quadro LM, con conseguente variazione delle imposte da versare.
L’importo deducibile dal reddito d’impresa deve essere considerato al lordo dell’Iva, mentre per quanto riguarda il rispetto del limite triennale di 15.000€ per l’acquisto di beni strumentali, deve essere considerato al 50% e al netto dell’Iva.
La contabile di pagamento è sempre utile, per integrare la documentazione.
Cordiali saluti.
ssonia says
Buona sera, io sono nel regime dei minimi, e decido di prendere l’auto a noleggio a lungo termine. Per legge il costo massimo annuo fiscalmente ammesso ammonta ad € 3.615, la percentuale di deducibilità sarebbe del 20% o del 50% per me contribuente minimo?
grazie
Staff says
Buongiorno Sonia, nel regime dei minimi la deduzione dei costi sostenuti ad uso promiscuo non segue le regole ordinarie del TUIR.
La percentuale di deduzione è del 50% del costo sostenuto nel periodo d’imposta, al lordo dell’Iva.
Cordiali saluti.
Vale says
Buongiorno avrei un quesito da sottoporvi. A fine dicembre chiuderò partiva iva (regime minimi 2014) in quanto verrò assunto. Ho fatturato poco meno di 45.000 pertanto non fuoriesconda regime questo stesso anno. Il mio dubbio riguarda però L’acquisto dell auto fatto due anni fa è scaricato al 50%. Io terró l’auto ma non capisco se devi fare autofattura e se questa autofattura concorra al superamento della soglia dei 45000. Grazie
Staff says
Buonasera Valentino, secondo l’ordinamento civilistico si richiede che in caso di chiusura partita Iva è necessario auto fatturare i beni strumentali come l’auto.
Le plusvalenze derivanti anche da autoconsumo, devono essere dichiarati tra i redditi percepiti.
Pertanto dovrà essere emessa autofattura per un valore commerciale attendibile e questo valore dovrà essere indicato tra i ricavi al 50% come bene promiscuo.
In definitiva a nostro parere l’autofattura concorre al superamento del limite di 45.000€.
Cordiali saluti.
roby C. says
Buongiorno,
sono un libero professionista (geometra) con il regime dei minimi, dovrei prendere un’auto che alla fine del finanziamento mi viene a costare 21440.
Per poter detrarre il costo ad uso promiscuo, la macchina la devo intestare per forza come libero professionista o la posso intestare come privato?
Inoltre quindi se non ho capito male non dovrei uscire dal regime dei minimi dato che come costo vado a detrarre 8361,6€, ovvero il 50 % dell’imponibile.
Staff says
Buongiorno Roberto, l’auto deve essere acquistata come libero professionista per poter dedurre il costo dal reddito d’impresa.
Per quanto riguarda l’importo deducibile si ricorda che sarà il 50% del totale del costo sostenuto, iva compresa.
Per quanto riguarda invece l’importo da considerare, al fine di rispettare il limite di 15.000€ triennali di acquisto di beni strumentali, per mantenere il regime dei minimi è al 50%, ma al netto dell’Iva pagata.
Cordiali saluti
roby C. says
Buonasera,
la ringrazio per la pronta risposta.
Quindi basta che sulla fattura risulti la mia partita iva mentre l’auto la posso intestare anche solo con il mio codice fiscale.
Grazie e buon lavoro
Staff says
Buongiorno Roberto, possiamo confermare quanto da te riportato.
Cordiali saluti
erika says
Buongiorno, avrei diverse domande da porvi. Innanzitutto per poter scaricare qualsiasi cosa nel regime dei minimi, che possa essere auto o telefono ci vuole per forza la fattura o basta lo scontrino?
Se è obbligatoria la fattura devo indicare anche la partita iva o basta il nominativo? perchè se ad esempio acquisto un auto e me la intesto io personalmente non è indicata la partita iva nel libretto ma solo il codice fiscale, è quindi sufficiente?
Invece per le spese telefoniche io ho un contratto personale con addebito su conto corrente ma non ricevo fattura come posso scaricarlo?faccio un’autodichiarazione della spesa totale annuale? se è possibile posso scaricare anche gli anni passati?
Staff says
Buonasera Erika, in linea generale per poter dedurre un costo dall’attività professionale o d’impresa, è necessario che nel documento attestante sia presente anche la partita Iva.
Nel caso delle auto, se acquistate come privato, sarebbe necessario un comodato d’uso gratuito tra la persona fisica e la partita Iva.
Si ritiene che anche per le spese telefoniche sia opportuno avere un documento con intestazione alla partita Iva
Ad ogni modo non è possibile portare in deduzione costi sostenuti negli anni passati, in virtù del principio di cassa vigente nel regime dei minimi.
Cordiali saluti
erika says
grazie mille per la sua pronta risposta. Per il cellulare cosa mi consiglia di fare per riuscirlo a dedurre? io ho un abbonamento con addebito diretto sul conto solo che è intestato a me persona fisica,e non ricevo fatture, però come prova ci sono gli addebiti su conto, non c’è un modo per dedurlo?
Staff says
Buonasera Erika, può conservare la copia dell’estratto conto dove si evince l’addebito su c/c.
Cordiali saluti.
raffaella says
Buongiorno,
acquisteremo un mezzo (partner) che verrà usata anche dalla famiglia oltre che a un uso principale per la ditta. E’ un mezzo usato comprato da concessionaria, con la partira iva dei minimi devo intestare la fattura a privato o a p.iva? se lo intesto alla ditta può usarlo anche la famiglia?
nel caso di fattura a partita iva, posso ammortizzarlo? se si quanto?
Staff says
Buongiorno Raffaella, si consiglia di fare fattura alla partita Iva. In ogni caso potrà essere usato per uso privato.
Se la ditta individuale applica il regime dei minimi, la percentuale di deduzione è del 50% del costo sostenuto incluso iva.
Cordiali saluti
Alessandro says
Salve, io sono nel regime dei minimi dal 2012/2013
Ho acquistato un auto nel mese di aprile 2016 del valore di 29000 euro iva inclusa, già detratta per il 50%
Ora volendo dare indietro la mia (valutazione 21000) e prendere una nuova (costo 32000)
Dovrò effettuare una fattura di cessione del bene pari a 22000, e ne riceverò una di acquisto di 32000.
Cosa succede per i limiti dei beni strumentali, la “vecchia” auto, concorrerà ancora come bene strumentale del triennio ?
In poche parole, è possibile effettuare questa operazione, senza comportare l’uscita dal regime dei minimi per investimenti superiori a 15000?
Grazie
riccardo says
Salve, sono nel regime dei minimi dal 2013, ho preso un automezzo in forma privata, vorrei fare il contratto di comodato d’uso gratuito, è da registrare? nel caso come posso farlo? grazie
Staff says
Buonasera Riccardo, a nostro avviso non è necessario registrare il contratto di comodato all’agenzia delle entrate, sarà sufficiente applicare una marca temporale o data certa.
Cordiali saluti
riccardo says
ci sono delle tempistiche da rispettare tra la firma e la data certa?
Staff says
Buonasera Riccardo, certamente, il contratto ai fini della deduzione fiscale dei costi, avrà effetto dalla data riportata sulla marca temporale.
Alessandra says
Buongiorno,
Sono una guida turistica nel regime dei minimi dal 2015.
Devo comprarmi l’auto nuova con una spesa prevista di circa 16000 euro.
Le chiedo gentilmente una conferma se quello che ho dedotto è corretto e/o se le leggi sono ancora le stesse.
1 – Per il limite di acquisto di 15.000 euro non dovrei avere problemi in quanto il 50% al netto IVA non va oltre 6.600 euro e la somma dei 3 anni precedenti della voce componenti negativi LM5 è di circa 1.200 euro.
2 – Il valore da far inserire nella voce LM005 sarà invece 8.000 (in aggiunta alle altre normali spese).
3 – La fattura dovrà essere intestata a me come Partita IVA.
4 – L’auto posso farla intestare come privato con il codice fiscale (o conviene comunque farla intestare come partita iva)?
5 – Mi sono sfuggiti altri punti su cui fare attenzione?
Grazie mille
Staff says
Buonasera Alessandra, rispondiamo alla tua domanda per punti.
1 – confermiamo quanto da te riportato, anche se la somma da verificare è relativi esclusivamente ai beni strumentali e non quanto riportato nel rigo LM (anche se magari può coincidere);
2 – confermiamo che l’importo deducibile è il 50% del costo sostenuto;
3 – la fattura dovrà essere intestata alla partita Iva;
4 – teoricamente l’auto deve essere intestata a te come partita Iva;
5 – non ravvisiamo altre criticità da tenere in considerazione in fase di acquisto.
Cordiali saluti
jacopo says
Buonasera,
sono un libero professionista nel regime dei minimi dal 2014, desidero effettuare un noleggio a lungo termine di un’autovettura composto da anticipo di 2500 euro + iva e 25 rate da 219+ iva per un totale di 9.462 euro iva inclusa in 25 mesi.
Ai fini della deducibilità fiscale, dovrò applicare il 20% sul massimale annuo di 3.615,20 oppure potrò dedurre il 50% dell’importo sostenuto ogni anno (anticipo incluso) ?
Le spese andranno a sommarsi al tetto massimo dei beni strumentali (15.000euro) ?
Grazie per la cortese risposta
Staff says
Buonasera Jacopo, la deducibilità dei beni ad uso promiscuo nel regime dei minimi è del 50% del costo sostenuto.
Inoltre confermiamo che le spese andranno a sommarsi al tetto massimo dei 15.000€, ma solamente per il 50% e al netto dell’Iva.
Cordiali saluti
BERETTA CAROLINA says
Siamo una ditta privata e abbiamo in carico una vettura data in uso promiscuo ad un socio con fringe benefit, L’iVA in acquisto è stata detratta per il 40%, ora vorremmo vendere la vettura ad una persona in regime dei minimi, come dobbiamo comportarci per l’emissione della fattura ? Andrà fatta con iva al 22% per l’intero importo della vendita oppure solo per una parte o ancora andrà fatta in esenzione iva ? Grazie per una vostra risposta
Staff says
Buongiorno Carolina, la fattura dovrà essere fatta con Iva al 22%, però calcolata sull’imponibile determinato moltiplicando il costo di cessione per 40% (percentuale della detrazione Iva goduta sull’acquisto).
Esempio, se l’autovettura verrà venduta a 9.000€ + IVA, l’ Iva da applicare sulla fattura sarà la seguente: (9.000€ x 40%) x 22% = 792€
In definitiva il totale fattura sarà di 9.792€
Cordiali saluti