Novembre è un mese cruciale per i contribuenti, poiché rappresenta il termine per il versamento della seconda o unica rata di acconto delle imposte dirette, come Irpef, Ires, Irap, e delle relative addizionali, oltre alle imposte sostitutive e patrimoniali su immobili e attività finanziarie estere. Quest’anno, la scadenza ordinaria del 30 novembre slitta al 2 dicembre, poiché il 30 cade di sabato.
Acconto Irpef: tutte le regole da seguire
La scadenza per il versamento della seconda rata di acconto delle imposte è fissata al 2 Dicembre 2024. Il calcolo può essere effettuato tramite:
- metodo storico con il calcolo basato sull’imposta dichiarata l’anno precedente
- metodo previsionale se per l’anno in corso è previsto un reddito inferiore.
L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta netta supera 51,65 euro. Se l’importo dell’acconto è inferiore a 257,52 euro, il pagamento avviene in un’unica soluzione. Se pari o superiore a 257,52 euro, l’acconto si suddivide in due rate: il 40% entro il 30 giugno e il restante 60% entro la scadenza di novembre (quest’anno, il 2 dicembre).
Modalità di pagamento
I pagamenti si effettuano tramite modello F24, ecco le regole principali per le persone fisiche:
- il saldo per l’anno oggetto della dichiarazione e la prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno, con la possibilità di posticipare di 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%.
- il secondo acconto di novembre deve essere pagato in un’unica soluzione.
Acconto imposte per chi ha aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB)
Particolare attenzione riguarda i soggetti che hanno deciso di aderire al Concordato Preventivo Biennale. Anche in questo caso il calcolo dell’acconto segue le regole ordinarie, considerando i redditi e il valore della produzione netta concordati e il calcolo può essere realizzato attraverso due modalità:
- metodo storico, con l’applicazione di una maggiorazione se il reddito concordato per il 2024 è superiore a quello del 2023
- metodo previsionale, senza alcuna maggiorazione.
I criteri di calcolo per chi aderisce al CPB variano in base alla scelta del metodo (storico o previsionale) e alle specifiche imposte interessate.
Conclusione
La gestione degli acconti fiscali richiede attenzione e precisione. Scegli il metodo di calcolo che meglio rispecchia la tua situazione finanziaria per evitare sanzioni. Se hai aderito al CPB, assicurati di applicare le regole specifiche. Rivolgersi a un professionista esperto è sempre consigliato per garantire la conformità alle normative fiscali e ottimizzare la gestione delle imposte.
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