Occupiamoci di analizzare il testo ufficiale del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 che dopo aver passato l’iter dalla fiducia alla Camera e dell’approvazione del Senato diventerà legge nei prossimi giorni. Sono previste una serie di importanti novità, una su tutte la eliminazione del cosiddetto spesometro.
Vediamo in dettaglio quindi gli aspetti più importanti sul Decreto fiscale 2018, rimandandoti ad altri contributi per maggiori approfondimenti sulle tematiche più articolate.
Vediamo come prima cosa le misure e novità fiscali introdotte.
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Decreto fiscale 2018
Si inizia con la estensione dello split payment, la rottamazione delle cartelle bis 2018, all’estensione degli enti del terzo settore al bonus pubblicità.
Introduzione dello spesometro 2018 a scadenza semestrale, misure per la regolarizzazione di somme detenute all’estero, mini-scudo fiscale per i cosiddetti frontalieri, proroghe sul pacchetto sisma, semplificazioni per imprese agricole, equo compenso per professionisti.
Anche le misure che riguardano il mondo della scuola sono importanti: dalla semplificazione relative agli obblighi vaccinali, ad altre misure per studenti under 14 e fuori sede.
Queste elencate sono le misure principali trattate dal decreto fiscale 2018, ovviamente collegato alla Legge di Bilancio del 2018.
Maggiori dettagli li puoi trovare online sul sito della camera consultando il testo ufficiale del decreto fiscale da questo link.
Nel contributo di oggi ci soffermiamo sui seguenti temi:
Decreto fiscale 2018 Spesometro
Il cosiddetto spesometro, nasce per volontà del Governo al fine di limitare l’evasione fiscale, fenomeno abbastanza dilagante in Italia.
Lo scorso anno, nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio il Governo ne aveva già modificato la normativa.
Le variazioni riguardavano l’oggetto della comunicazione all’A.d.E., la periodicità che veniva mutata da annuale a trimestrale.
Dal primo di gennaio del 2017 quindi sono entrate in vigore le nuove comunicazioni IVA trimestrali relative a fatture emesse e fatture ricevute nonchè delle liquidazioni periodiche Iva.
Questo è in sostanza lo spesometro in vigore per l’anno 2017.
Il Governo, tramite il provvedimento Milleproroghe ha però di fatto trasformato con la manovra del mese di aprile, la cadenza da trimestrale a semestrale.
Aspre erano state infatti le critiche sia dei titolari delle partite Iva, delle associazioni di categoria e dei commercialisti.
Con il nuovo decreto fiscale legato alla Legge di Bilancio 2018 si è finalmente deciso di rendere più snello e semplice il meccanismo.
Infatti, il contribuente potrà nell’anno 2018 trasmettere i dati necessari con uno spesometro a cadenza trimestrale oppure semestrale.
Riguardo le sanzioni, non verranno applicate, a chi ha commesso errori nell’invio dei dati delle fatture del primo semestre.
Questo a patto che vengano ovviamente sanati mediante un nuovo invio entro il febbraio 2018.
Decreto fiscale 2018 la rottamazione delle cartelle
Nel decreto fiscale 2018 è presente anche il provvedimento per la rottamazione bis delle cartelle Equitalia.
Per coloro che non sapessero cosa si intende per rottamazione bis delle cartelle Equitalia, vediamo di spiegarlo brevemente.
Il contribuente ha la possibilità di aderire alla definizione agevolata dei ruoli affidati all’AdER, l’Agenzia delle Entrate Riscossione che dal luglio del 2017 ha sostituito Equitalia in questo ruolo.
Vediamo adesso cosa nel nuovo decreto fiscale 2018, è previsto sulla rottamazione bis delle cartelle visto che le novità sono piuttosto rilevanti.
Le cartelle notificate dall’anno 2000 a fino a settembre del 2017 possono essere rottamate.
Il contribuente che non avesse partecipato alla prima rottamazione, hanno la possibilità di farlo mediante la presentazione di una apposita domanda.
Se qualcuno non fosse in regola con la prima rottamazione, per varie cause, ad esempio per non aver regolarizzato correttamente i pagamenti delle rate condonate potranno con alcuni vincoli rientrarci.
Infine, chi non è in regola con il pagamento delle rate con scadenza al 31 dicembre 2016 sarà possibile è possibile presentare la domanda per via telematica all’AdER entro il 31 dicembre di quest’anno.
Per quanto riguarda le altre misure contenute nel Decreto fiscale 2018, come ad esempio le proroghe sul pacchetto sisma, le misure per gli studenti o l’equo compenso per i professionisti, saranno oggetto di un altro contributo sulle nostre pagine.
Un saluto – Staff regimeminimi.com
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