Una nostra lettrice Lavinia di Ragusa ci chiede maggiori informazioni in merito a agente immobiliare e regime forfettario.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
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Agente immobiliare e regime forfettario
Buongiorno mi chiamo Lavinia e scrivo dalla provincia di Ragusa. Da alcuni mesi sto seriamente pensando a mettere su un’agenzia immobiliare.
Conosco molto bene le difficoltà del mercato immobiliare ma penso che un’agenzia che seriamente proponga immobili mirati possa avere il suo spazio.
Più volte ho avuto la tentazione di chiamare un commercialista ma i costi di consulenza potrebbero essere insormontabili.
Navigando in rete ho trovato il vostro sito e mi sembrate molto puntuali nelle risposte.
Mi consigliate cosa devo fare per aprire l’agenzia?
Mi consigliate di appoggiarmi ad un franchising?
Grazie per l’aiuto
Lavinia – Ragusa
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La nostra risposta a Lavinia
Ciao Lavinia, grazie per la tua domanda su agente immobiliare e regime forfettario, vediamo di fare il possibile tramite questa risposta per cercare di aiutarti a prendere una decisione.
Iniziamo innanzitutto ad inquadrare la figura dell’agente immobiliare.
La figura dell’agente immobiliare è sancita dal Legislatore che ne disegna i tratti distintivi nei disposti normativi contenuti negli artt. 1754 e 1765 del Codice Civile.
Tuttavia, tralasciando la mera definizione normativa, possiamo affermare che la tua futura professione si sostanzia nell’assolvere alla funzione di mediatore nei rapporti di compravendita immobiliare che si creano tra venditore ed acquirente.
Nell’esercizio delle proprie funzioni quindi, l’agente immobiliare cura la presa in carico dell’immobile, le visite da parte dell’acquirente e la presentazione della proposta d’acquisto, fino alla conclusione dell’operazione di compravendita che solitamente coincide con la stipula dell’atto notarile.
A fronte di tale attività, l’agente immobiliare richiederà il riconoscimento di una provvigione che sarà corrisposta da una o da entrambe le parti e che sarà quantificata applicando una maggiorazione percentuale sul prezzo di compravendita.
Quella dell’agente immobiliare quindi, non è una professione che lascia molto spazio all’improvvisazione.
Solo per fregiarsi di questo titolo, l’agente deve essere in possesso di alcuni requisiti base, necessari per poter accedere alla professione.
Ossia deve:
- essere maggiorenne;
- avere la cittadinanza italiana o comunitaria, o anche extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno;
- aver conseguito almeno un diploma di scuola media secondaria;
- non essere sottoposto a procedure di fallimento o d’interdizione;
- non aver subito condanne conseguenti ai reati previsti dall’articolo 2 della L.39/89;
- non essere sottoposto a procedure antimafia;
- aver seguito un corso professionale di 200 ore finalizzato all’apprendimento delle nozioni base per esercitare la professione;
- aver sostenuto con esito positivo l’esame alla Camera di Commercio territorialmente competente.
Riguardo alle modalità di svolgimento del corso, ci sono tre vie che possono essere percorse:
- seguire un corso indetto dalla Regione di residenza;
- seguire un corso tenuto dalla C.C.I.A.A. competente per territorio;
- seguire un corso privato che fornisca la preparazione idonea a sostenere l’esame presso la Camera di Commercio.
In precedenza, inoltre, l’esercizio di tale professione era subordinata all’iscrizione nell’apposito albo di Agenti in Affari ed Intermediazione, oggi invece, in seguito all’adeguamento alle normative della Comunità Europea, è sufficiente la semplice iscrizione al Registro Imprese.
Molte agenzie negli ultimi anni si sono affidate a network nazionali o addirittura internazionali.
Molti network sono legati da contratti di franchising.
Ci sono moltissimi marchi noti infatti che, a fronte del pagamento di royalties e di un fee d’ingresso ( a volte molto alto), vi consentiranno di sfruttare il proprio marchio ed esercitare la professione arginando il rischio d’impresa (rischio che attualmente è molto sentito soprattutto dalle giovani realtà immobiliari).
I franchisor inoltre, si occuperanno personalmente anche dell’arredamento del locale secondo le regole imposte dalla casa madre ed offriranno un’adeguata formazione professionale e tutta la modulistica di cui avrete bisogno per garantire un’ottima gestione amministrativa della vostra attività.
In ogni caso, la scelta del franchising deve essere ponderata molto bene, soprattutto in base alle disponbilità economiche del futuro imprenditore e alle proprie ambizioni professionali.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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