Una nostra lettrice Annachiara di Firenze ci chiede maggiori informazioni in merito a partita iva o lavoro occasionale.
Ti invitiamo a scrivere nei commenti se anche tu hai domande relative a questo argomento.
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Partita iva o lavoro occasionale
Ciao regimeminimi è qualche giorno che ho scoperto la vostra rubrica esperto risponde e vi faccio i complimenti per le risposte chiare e precise che date.
Vi scrivo perchè, dopo aver collaborato per due settimane con uno studio di grafica, mi hanno chiesto di proseguire il nostro rapporto professionale con l’apertura di una partita Iva e lasciare il lavoro occasionale. Che ne pensate? Personalmente sono molto perplessa ad aprire una posizione Iva. Potete darmi dei consigli al riguardo?
Annachiara – Firenze
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La nostra risposta a Annachiara
Ciao Annachiara il tuo quesito è sicuramente uno tra i più ricorrenti tra i nostri lettori.
Quando iniziamo una collaborazione ci troviamo subito ad effettuare scelte importanti sotto l’aspetto fiscale.
Una delle scelte più importanti riguarda la possibilità di aprire la partita Iva e lasciare la collaborazione occasionale.
I requisiti per distinguere il reddito di impresa o di lavoro autonomo da quello occasionale sono tre:
- l’abitualità;
- la professionalità;
- la rilevanza economica dell’attività svolta.
Cosa significa abitualità
Il requisito dell’abitualità è stato chiarito dalla circolare 7/1496/1977 ed è il “normale e costante indirizzo dell’attività del soggetto che viene attuato in modo continuativo”.
L’attività esercitata, se abituale, deve essere stabile nel tempo.
Non esiste nessuna norma che stabilisce quanto tempo innesca l’abitualità.
La prassi individua spesso in 30 giorni un arco temporale idoneo oltre il quale si può richiamare soddisfatto il requisito della abitualità.
Cosa significa professionalità
Il requisito della professionalità è l’attitudine a svolgere un’attività.
Indici di professionalità sono la disponibilità di locali in cui si svolte l’attività, l’acquisto di beni strumentali ad hoc, la presenza di licenza per esercitarla, esistenza di contratti di fornitura.
Cosa significa la rilevanza economica
Il requisito della rilevanza economica è stato adottato dalla giurisprudenza quale elemento di ponderazione dell’abitualità.
In effetti, si ritiene che se un’attività esercitata genera un reddito rilevante la sua abitualità possa essere apprezzata con minor rigore.
Si pensi alla costruzione di un immobile per essere successivamente rivenduto: pur in presenza di un singolo affare si configura esercizio di attività attratta dal reddito d’impresa in quanto singolo affare di rilevate significatività economico.
Nel tuo caso sembrano sussistere tutti i requisiti che qualificano l’attività quale redditi di lavoro autonomo per cui concordiamo con l’ipotesi di convertire la tua attività da lavoro occasionale ad altro.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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Cristina says
Buonasera, in relazione a questo tema, ho un quesito da porre:
mio padre ha un’automobile d’epoca, che ho pensato di pubblicizzare sui social ed “affittarla” con conducente (in questo caso mio padre) per matrimoni.
Secondo Lei è possibile emettere una ricevuta fiscale per prestazione occasionale (e marca da bollo 2€ in quanto superiamo i 70€ ) ?
Anche perché tecnicamente non è una professione abituale perché ovviamente ti può capitare di affittarla per un matrimonio all’anno, come può essere che può capitare di affittarla 3 volte all’anno (e parliamo di una cifra di 200.00€ circa /volta)
Perché sarebbe impensabile aprire una partita Iva
Inoltre, emettendo ricevuta fiscale, andrà poi fatta la dichiarazione dei redditi? Questo piccolo reddito viene tassato? Per capire a cosa vado in contro ..
Staff says
Buonasera Cristina, a nostro avviso l’attività deve essere regolarizzata con partita Iva quando è esercitata professionalmente e con continuità.
Ad ogni modo per quanto riguarda i redditi occasionali deve essere presentata la dichiarazione dei redditi.
Quanto percepito si cumulerà con eventuali altri redditi.
Cordiali saluti