Cos’è il regime forfettario e come funziona per l’anno 2023? Esistono dei requisiti da rispettare per la sua applicazione? Ci sono vantaggi o agevolazioni per chi decide di utilizzarlo per la sua partita Iva? Come funziona la tassazione e la previdenza? Se stai cercando queste risposte e quali sono i requisiti necessari per poterlo applicare alla tua partita IVA, sei atterrato sulla pagina giusta! Antonio di Foggia, nostro affezionato lettore in procinto di aprire l’attività professionale ci domanda quali sono i requisiti per il regime forfettario.
Attualmente, il forfettario è l’unico regime fiscale agevolato disponibile in Italia.
Spesso viene anche definito flat tax, perché prevede un’aliquota fissa del 15% sull’imponibile che si riduce addirittura al 5% per tutti coloro che iniziano una nuova attività, come il nostro lettore Antonio.
In sostanza è un regime molto conveniente, in vigore ormai dal 2015, che prende il posto di del regime dei minimi, il precedente regime agevolato in vigore nel nostro paese. Per conoscere tutti gli aspetti del regime forfettario in questo 2023 ti conviene leggere anche la nostra guida completa al regime forfettario.
Requisiti regime forfettario: chiarimenti
Buongiorno mi chiamo Antonio e vi scrivo da Foggia. Vorrei cominciare una attività lavorativa per conto mio e vorrei avere maggiori informazioni sui requisiti di accesso al regime forfettario. E’ davvero conveniente come si sente dire in giro? Che differenze ci sono rispetto al regime ordinario?
Antonio – Foggia
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I requisiti per il regime forfettario
Vediamo insieme tutto quello che è necessario conoscere sui requisiti per applicare il regime forfettario alla propria Partita Iva.
Tutte le persone fisiche che esercitano un’attività d’impresa o la libera professione possono accedere al regime forfettario. Le società di persone, le società di e le associazioni professionali sono invece escluse dal regime forfettario e non possono applicarlo.
Soglia dei ricavi / compensi
Come già accennato, per accedere al regime forfettario, il requisito fondamentale è quello di non superare il limite di fatturato di 85.000 € all’anno derivante da ricavi o compensi.
Se questa soglia viene superata, dall’anno successivo si è obbligati ad adottare il regime fiscale ordinario semplificato. Se l’attività viene aperta durante il corso dell’anno, il limite di 85.000 € va ricalcolato per il primo anno in base ai giorni effettivi. Infine quando si esercitano contemporaneamente più attività è necessario sommare i ricavi e compensi riferiti a ciascuna attività. Come vedi il sistema del regime forfettario è molto semplice!
Altri requisiti
Un altro requisito, si riferisce alle spese sostenute per eventuale personale dipendente o per lavoro accessorio. Tali somme non possono superare un limite di 20.000 € all’anno.
Puoi svolgere contemporaneamente anche un lavoro come dipendente.
In questo caso però il reddito percepito dal lavoro dipendente deve essere inferiore a 30.000 €.
Cause di esclusione dal regime forfettario
Abbiamo visto insieme i requisiti necessari per accedere al regime forfettario in questo 2023. Ma quali sono le condizioni che non devono verificarsi, pena l’esclusione dal regime forfettario? La Circolare n. 10/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate ce li indica precisamente, vediamoli di seguito:
- soggetti non residenti in Italia. Se non risiedi in Italia, puoi accedere al forfettario se risiedi in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e produci nel territorio dello Stato italiano redditi che costituiscono almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto
- i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili di cui all’articolo 10, co. 1, numero 8), del d.P.R. 633/1972 o di mezzi di trasporto nuovi di cui all’art. 53, co. 1, del D.L. 331/1993;
- gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che, contemporaneamente all’esercizio dell’attività partecipano a società di persone, ad associazioni professionali o ad imprese familiari (art. 5 del Tuir) oppure controllano, direttamente o indirettamente, società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
- le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro.
- le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o di regimi forfettari di determinazione del reddito.
In riferimento a quest’ultimo punto, i regimi speciali IVA che, in quanto tali, escludono dal regime forfettario, sono:
- agricoltura e attività connesse e pesca
- vendita sali e tabacchi
- commercio dei fiammiferi
- editoria
- gestione di servizi di telefonia pubblica
- rivendita documenti di trasporto pubblico
- intrattenimenti, giochi e altre attività
- agenzie di viaggi e turismo
- agriturismo
- vendite a domicilio
- rivendita di beni usati, di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione
- agenzie di vendite all’asta di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione
- vendita di rottami o cascami
Requisiti regime forfettario in sintesi
Ricapitolando, per adottare o per rimanere nel regime forfettario:
- Non aver percepito al 31/12 ricavi superiori a 85.000€;
- non aver usufruito di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
- non partecipare a società di persone/associazioni professionali/Srl trasparenti contemporaneamente all’esercizio dell’attività;
- non avere partecipazioni di controllo in Srl la cui attività sia riconducibile direttamente o indirettamente all’attività svolta con partita Iva individuale;
- il fatturato non deve essere prodotto prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono corso rapporti di lavoro o erano intercorsi nei due anni precedenti d’imposta.
I vantaggi del regime forfettario
Per quanto riguarda i vantaggi del regime forfettario rispetto agli altri regimi ti invitiamo a leggere la risposta che abbiamo dato a Stefano per maggiori approfondimenti.
Riassumendo brevemente, a nostro giudizio il regime forfettario è particolarmente conveniente perché ti permette di:
- non applicare l’Iva in fattura;
- essere esente della ritenuta d’acconto;
- applicare imposta sostitutiva più bassa rispetto all’IRPEF;
- una notevole semplificazione per la gestione.
Se hai altri dubbi o esigenze particolari contattaci per illustrarci la tua posizione e riceverai una consulenza gratuita.
Un saluto
Lo Staff di regimeminimi.com
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