Sei interessato all’adozione del regime forfettario ma svolgi prestazioni occasionali?
Sappiamo bene che in questi ultimi anni, soprattutto le generazioni più giovani, ricorrono sempre più spesso in lavoretti che i tecnici chiamano prestazioni occasionali.
Ma cosa succede quando, in costanza di questi lavoretti vogliamo tentare la strada di un percorso imprenditoriale?
Vediamo se queste possono precludere l’accesso al regime forfettario.
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Le prestazioni occasionali precludono il forfettario?
Fortunatamente la risposta è positiva per tutti i contribuenti!
In quanto lo svolgimento di lavori occasionali non blocca in nessun modo l’adesione al forfettario.
Non costituiscono inoltre mera prosecuzione di un’attività in quanto sono considerati lavoro precario.
L’aspetto fondamentale rimane quindi il possesso dei requisiti necessari per l’adesione e la mancanza di cause di esclusione dallo stesso.
Che cosa si intende con prestazione occasionale
Ti facciamo presente inoltre, che in base all’ articolo 2222 del Codice Civile, per prestazione occasionale si intendono quelle attività che vengono effettuate da soggetti impegnati a svolgere un’ opera o un lavoro in proprio sotto corrispettivo, senza nessuna forma di coordinazione o di subordinazione col committente della stessa.
Che cosa si intende per redditi occasionali?
È importante ricordare che, per essere considerato un reddito da prestazione occasionale, si devono rispettare 4 aspetti:
- la collaborazione con uno stesso committente non può superare i 30 giorni in uno stesso anno;
- il totale dei ricavi percepiti non può superare i 5.000 € in uno stesso anno;
- non deve essere considerata un’attività professionale;
- non deve essere intesa come attività coordinata.
In mancanza di uno di questi aspetti, l’ attività svolta non viene più considerata prestazione occasionale, ma si parla di prestazione a progetto o professionale.
Disciplina fiscale per le prestazioni occasionali
Tutti coloro che svolgono una prestazione occasionale, sono tenuti ad emettere una ricevuta di pagamento.
Nel nel caso questa superi i 77.47 €, si dovrà applicare una marca da bollo del valore di 2 €.
É quindi fondamentale analizzare la propria situazione di lavoratore che effettua prestazioni occasionali e, di conseguenza, determinare la possibilità di adesione o meno al regime forfettario.
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Carlo says
Buongiorno, avendo partita Iva in regime forfettario si può operare anche come incaricato alle vendite dirette senza vincolo in maniera occasionale senza sforare quindi il limite di 5000 euro annui netti di povigioni. O si decade comunque dal forfettario nella prima attività?
Staff says
Buongiorno Carlo,
dal momento che non è necessario usare partita Iva per l’attività di incaricato alle vendite, può coesistere con un’attività in regime forfettario.
Dal momento in cui sarà necessario regolarizzare l’attività con partita Iva, questa non potrà coesistere con lo svolgimento contemporaneo di un’altra attività nel regime forfettario, in quanto essendo regolata da un regime speciale Iva costituisce una causa di esclusione dal regime di vantaggio.
Cordiali saluti