Se sei un contribuente nel regime dei minimi o forfettario sei sicuramente interessato alle normative del presente articolo.
Il tema che affrontiamo oggi, fa proprio riferimento al regime minimi e fatture estero.
Devi sapere che, dal 1° gennaio 2015, sono state introdotte nuove norme per le cessione di beni e servizi all’estero.
Conoscere in dettaglio cosa prevede la normativa che lega il regime minimi e fatture estero è importante se la tua attività lo prevede.
Come sempre, se hai domande sull’argomento, inserisci il tuo commento alla fine della pagina.
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Regime minimi e fatture estero
La regola generale è veramente molto semplice da comprendere.
I servizi devono rispettare le norme sull’Iva nel luogo ove il committente è stabilito, ovvero dove ha il domicilio o la residenza.
Un semplice esempio ci chiarirà meglio il concetto:
se chi chiede un servizio è un soggetto francese, occorre applicare le regole Iva della Francia.
Nel caso di servizi resi a persone fisiche, (c.d. B2C) gli operatori nazionali sono tenuti ad identificarsi nei Paesi in cui prestano servizi al fine di assolvere l’Iva dovuta.
In alternativa, possono avvalersi del regime MINI ONE STOP SHOP (Moss), strumento telematico tramite il quale i prestatori di servizi elettronici possono registrarsi ed assolvere l’Iva verso i paesi europei.
La circolare 75/E del 2015, conferma che anche per i minimi ed i forfettari valgono le regole generali per tutti i soggetti Iva.
I servizi elettronici
Per quanto riguarda i servizi elettronici, resi sia verso i soggetti passivi d’imposta (B2B) sia verso i privati consumatori comunitari (B2C), l’Iva sarà assolta nel paese in cui il committente è stabilito, ovvero:
- nei rapporti B2B, l’Iva viene assolta dal committente nel proprio paese, in quanto si tratta di un operazione fuori campo Iva in Italia.
- in caso di rapporti B2C, ai fini del corretto assolvimento degli obblighi Iva, il cedente dovrà identificarsi in ciascun Stato o avvalersi del Moss.
A questo punto, come specificato dalla Circolare, si possono ritenere in parte superati i chiarimenti presentati dalla Circolare 35/E del 2010.
Per le prestazioni di servizi intracomunitari si dovrà essere iscritti preventivamente al Vies (archivio delle partite Iva comunitarie) e presentare gli elenchi Intrastat.
Con la speranza di esserti stati utili, se hai domande sul regime minimi e fatture estero, inviaci il tuo quesito nei commenti.
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Giovanni dice
Buongiorno. Avrei bisogno di emettere fattura in regime dei minimi per una prestazione che offriro’ verso una societa’ Ltd in UK (preciso che io non ho P.IVA).
Mi potreste chiarire cosa dovrei indicare in termini di tassazione sulla fattura stessa?
Grazie molte per l’aiuto.
Cordiali saluti,
Giovanni
Staff dice
Buongiorno Giovanni, senza partita Iva non si può emettere fattura e tantomeno applicare il regime dei minimi.
Sarà necessario aprire partita Iva ed emettere successivamente regolare fattura.
Cordiali saluti
Beltane dice
Salve, devo emettere fattura a persona fisica per una consulenza web in Francia. Ho partita iva con il regime dei minimi, devo inserire qualche dicitura in particolare? Devo essere iscritta alla VIES? Grazie
Staff dice
Buonasera, per emettere fatture verso privati residenti in UE, non è obbligatorio essere iscritti al VIES.
Inoltre non è necessario inserire diciture particolari, oltre ovviamente a quella relativa al regime dei minimi, in quanto il regime Iva da applicare in questi casi è quello del paese del Prestatore (chi emette la fattura).
Cordiali saluti