Hai deciso di aprire una attività professionale o una ditta applicando il regime forfettario?
Non hai chiaro se le partite IVA forfettarie sono soggette alla fatturazione elettronica o meno? Sicuramente ne hai sentito parlare, sui giornali o su Internet alla televisione ma ancora non sai se devi usarla per i tuoi clienti. Vediamo subito insieme tutto quello che riguarda il regime forfettario e fattura elettronica, e chiariamoci le idee per chi è in vigore l’obbligo.
Prima di cominciare due veloci annotazioni sul regime forfettario, visto che sono cambiate alcune cose molto importanti da inizio anno.
Innanzitutto è stato alzato il limite dei ricavi portandolo al valore di 85.000 € dal precedente limite di 65.000 €.
Inoltre sono cambiati leggermente alcuni aspetti generali e per questo ti suggeriamo di leggere la nostra guida al regime forfettario, dove trovi tutte le variazioni. Ti auguriamo buona lettura.
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La fattura elettronica
Una premessa, dal primo gennaio 2019, tutte le fatture emesse a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuati tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, dovranno essere in formato elettronico. Vediamo, ai sensi della normativa fiscale tutto quello che c’è da sapere sul regime forfettario e fattura elettronica.
L’obbligo della fattura elettronica è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2019.
Viene applicato sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva, le cosiddette operazioni B2B, cioè Business to Business.
Ma si applica anche nel caso in cui la cessione o la prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale, le operazioni B2C, cioè Business to Consumer.
Non tutti i possessori di partita Iva, erano però obbligati alla fatturazione elettronica.
Sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica, gli operatori, imprese e lavoratori autonomi, che rientrano nel cosiddetto regime di vantaggio come il forfettario.
Regime forfettario e fattura elettronica
Alla luce di quanto detto, vediamo la situazione ad oggi.
L’obbligo di fatturazione elettronica per regime forfettario non è stato ancora esteso a tutti.
In sintesi, per la tua partita Iva in regime forfettario a partire dal 1 Luglio del 2022 dovrai utilizzare la fatturazione elettronica se al 31/12/2021 hai avuto ricavi superiori a 25.000€.
Se non superi il limite o se hai o la partita iva nel 2021, l’obbligo scatta a partire dal 1 Gennaio 2024. Vediamo alcuni casi per capire meglio quali sono gli obblighi e le esenzioni.
Con partita IVA forfettaria ho l’obbligo di fatturazione elettronica?
L’obbligo scatta solamente se nel 2021 hai percepito ricavi o compensi superiori a 25.000 €
In questo caso l’obbligo di fattura elettronica è in vigore dal 1 luglio 2022.
Se non rientri in questo caso puoi continuare ad emettere la fattura con il metodo cartaceo fino al 1 gennaio 2024.
Quando sarà obbligatorio per tutti?
L’obbligo per tutte le partite Iva forfettarie scatterà dal 1 gennaio 2024.
Nel 2022 ho fatturato più di 25.000, come devo comportarmi?
L’obbligo in caso di superamento dei 25.000 € si riferisce all’anno 2021.
Se nel 2021 non avevi superato la soglia di 25.000 € di ricavi, non rientri nell’obbligo.
Per te l’obbligo scatterà dal 1 gennaio 2024.
Come emettere una fattura elettronica
Per emettere una fattura elettronica ti occorre un software di codifica in linguaggio XML.
Una volta compilati i campi, come una fattura tradizionale, il software la trasmette all’Sdi, il Sistema d’Interscambio.
Come ricevere le fatture elettroniche
Vediamo come è possibile ricevere le fatture elettroniche: le modalità previste sono fondamentalmente tre.
- con un software specifico
- tramite una PEC
- mediante fatture e corrispettivi dell’A.d.E.
Diamo uno sguardo, a tutte e tre le modalità per la ricezione delle fatture elettroniche da fornitori con l’obbligo della emissione.
Con un software specifico
Nel caso di utilizzo di un software specifico, devi sapere che il software stesso assegna un codice destinatario univoco.
Questo codice, deve essere conservato e comunicato ai vari fornitori, che dovranno inserirlo nella fattura emessa.
Tieni presente che, il codice destinatario univoco è di tipo alfanumerico ed è costituito da 7 caratteri.
Le fatture ricevute con questo sistema, saranno disponibili all’interno del software adottato.
Tramite una PEC
Nel caso si decida di utilizzare una casella di posta elettronica certificata, la cosiddetta PEC, è necessario comunicare l’indirizzo ai fornitori per ricevere le fatture.
Sarà compito del fornitore con l’obbligo di emissione, di trasmetterla alla tua casella PEC che hai comunicato.
Se usi questo sistema, presta la massima attenzione alla validità dell’indirizzo che hai comunicato e controlla ogni tanto lo spazio per evitare problemi.
Fatture e corrispettivi dell’A.d.E
Abbiamo visto che alcuni fornitori sono obbligati all’emissione della fattura elettronica.
Nel caso non gli venga comunicato né il codice destinatario, e nemmeno né l’indirizzo PEC, il fornitore dovrà inserire il codice destinatario convenzionale ossia “0000000”, sette volte zero.
Il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate, non riuscirà a consegnare le fatture elettroniche al cliente.
Queste saranno messe a disposizione, nella sezione “Fatture e corrispettivi” del proprio cassetto fiscale sul sito dell’A.d.E.
Tieni presente che la normativa attuale prevede che al contribuente minimo e forfettario, deve essere consegnata la copia cartacea della fattura in aggiunta a quella elettronica.
La fattura cartacea non ha valore fiscale e non sostituisce quella elettronica.
Ricapitoliamo, gli strumenti necessari per ricevere le fatture in formato elettronico sono i seguenti:
- software dedicato alla gestione della fatturazione elettronica;
- indirizzo PEC valido da acquistare da apposito provider;
- credenziali per accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come ottenere le credenziali di accesso
Se decidi di usare il terzo sistema, hai bisogno delle credenziali d’accesso al sistema dell’Agenzia delle Entrate.
Per ottenerle, puoi procedere in due modi:
- recati allo sportello dell’Agenzia delle Entrate della tua città;
- fai domanda online, compilando i campi dal seguente link
Se scegli la procedura online, tieni presente che il sistema, ti fornisce subito la prima parte del Pin e precisamente le prime 4 cifre.
La parte restante sarà trasmessa, entro 15 giorni al domicilio conosciuto dall’Agenzia delle Entrate.
Ti arriverà una lettera, con il resto del codice Pin, le ultime 6 cifre e la password di primo accesso.
Il sistema SDI
Per concludere, diamo uno sguardo rapido anche al Sistema SDI dell’Agenzia delle Entrate.
In questo caso, le fatture elettroniche possono essere emesse tramite il sistema SDI, ovvero tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il sistema è gratuito, ma non è dotato di memoria storica, devi quindi inserire i dati dei clienti ogni volta a mano. Se utilizzi questo sistema hai però il vantaggio che non devi acquistare servizi per la conservazione digitale dei tuoi documenti.
Speriamo che questa piccola guida sul regime forfettario e fattura elettronica, ti abbia aiutato a capire se per te è scattato o meno l’obbligo, se hai dubbi contattaci.
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Davide says
Non mi è ancora chiaro se sono obbligato a iscrivermi al sistema SDI o a farmi una pec.
Di sicuro non è necessario per le fatture attive, per quelle passive invece credevo fosse sufficiente stampare la fattura della spesa (per poi consegnarla al commercialista) e dire al cliente di usare il codice a 7 zeri. Non è così?
Staff says
Buongiorno Davide, un recente aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate ha confermato che i minimi e i forfettari possono continuare a conservare le fattura (anche passive) in modalità analogica. Pertanto è corretta la soluzione da te interpretata.
Cordiali saluti
Stefania says
Salve, sono in regime forfettario ed ho aperto da poco la partita Iva, mi confermate che non ho nessun obbligo? Grazie
Staff says
Buongiorno Stefania, ti confermiamo che per l’anno 2019 se hai applicato il regime forfettario non hai obbligo di fatturazione elettronica.
Cordiali saluti