La Gestione separata INPS è il regime previdenziale dedicato a lavoratori autonomi, professionisti senza cassa e collaboratori. Un aspetto di particolare rilevanza riguarda la valorizzazione dei contributi previdenziali maturati all’estero prima del 1996, un tema centrale per coloro che hanno lavorato in paesi esteri e desiderano cumulare tali periodi con quelli versati in Italia.
Con la circolare INPS n. 22 del 23 gennaio 2025, l’Istituto ha introdotto importanti semplificazioni per la gestione di questi contributi, chiarendo le modalità di riconoscimento e i requisiti per accedere alla pensione in regime internazionale. L’aggiornamento normativo mira a coordinare le regole previdenziali italiane con le disposizioni europee e bilaterali, garantendo una maggiore tutela ai lavoratori con carriere transnazionali.
Come valorizzare i contributi esteri maturati prima del 1996
I contributi previdenziali maturati all’estero prima del 1° gennaio 1996 possono essere valorizzati ai fini pensionistici attraverso gli strumenti di totalizzazione internazionale, purché rispettino determinati criteri.
Secondo la circolare INPS, questi periodi possono essere riconosciuti se:
- sono stati versati in Paesi UE, SEE o Svizzera, con totalizzazione automatica ai fini del diritto alla pensione
- provengono da Stati extracomunitari con accordi bilaterali con l’Italia, con modalità di riconoscimento definite dalle singole convenzioni
- rispettano il minimale contributivo italiano (52 settimane) o i requisiti previsti dalle convenzioni internazionali specifiche
L’obiettivo è consentire ai lavoratori di integrare la propria posizione contributiva, anticipare il raggiungimento dei requisiti pensionistici e ottenere un trattamento pensionistico più vantaggioso.
Nuove regole INPS per la pensione dei lavoratori con contributi esteri ante 1996
La circolare INPS n. 22/2025 ha introdotto diverse novità per gli iscritti alla Gestione separata con periodi contributivi esteri antecedenti al 1996. Tra le principali disposizioni:
- eliminazione del requisito dell’importo soglia per la pensione di vecchiaia, rendendo più accessibile il trattamento pensionistico
- non è possibile accedere alla pensione a 64 anni con almeno 20 anni di contributi effettivi, né alla pensione di vecchiaia a 71 anni con soli 5 anni di contributi
- riconoscimento dei contributi esteri ai fini del diritto alla pensione, purché rispettino i requisiti minimi previsti dalle normative internazionali
Doppia iscrizione previdenziale e contributi esteri: le opzioni disponibili
Per i lavoratori iscritti alla Gestione separata che abbiano versato contributi anche in altre gestioni obbligatorie, la valorizzazione dei periodi esteri può avvenire tramite diverse modalità:
- computo (DM 2 maggio 1996, n. 282) con il trasferimento dei contributi versati in altre gestioni nella Gestione separata
- cumulo (D.Lgs. 30 aprile 1997, n. 184) con l’aggregazione dei periodi contributivi di più gestioni senza necessità di trasferimento
- totalizzazione nazionale (D.Lgs. 2 febbraio 2006, n. 42) con la possibilità di sommare i contributi maturati in diverse gestioni per il diritto alla pensione
- cumulo agevolato (Legge 24 dicembre 2012, n. 228) che è alternativo alla totalizzazione con condizioni più vantaggiose e procedure semplificate
Nel caso in cui i contributi esteri siano interamente maturati dal 1° gennaio 1996, la pensione sarà calcolata secondo il sistema contributivo, senza applicazione delle disposizioni più favorevoli previste per i contributi antecedenti a tale data.
Procedura per la richiesta di valorizzazione dei contributi esteri
Per ottenere il riconoscimento dei contributi versati all’estero prima del 1996, il lavoratore deve presentare apposita istanza all’INPS, allegando:
- certificazione dei periodi contributivi rilasciata dall’ente previdenziale estero
- dichiarazione di attività lavorativa svolta all’estero e documentazione richiesta dalla convenzione bilaterale applicabile
- modulistica INPS specifica, variabile a seconda del Paese e dell’accordo internazionale di riferimento
L’INPS, in collaborazione con gli enti previdenziali esteri, verificherà la validità dei periodi assicurativi e determinerà la loro eventuale valorizzazione nella posizione previdenziale italiana.
Conclusioni
Le recenti modifiche introdotte dalla circolare INPS n. 22/2025 rappresentano un passo avanti nella semplificazione delle regole previdenziali per chi ha contributi esteri maturati prima del 1996. Grazie a questi aggiornamenti, i lavoratori della Gestione separata con carriere internazionali possono ora ottenere una maggiore tutela pensionistica, valorizzando al meglio i periodi assicurativi esteri.