L’ecobonus auto, il principale incentivo statale per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, si prospetta più incerto e selettivo per il 2025. Il settore automotive dovrà affrontare sfide significative legate alla rimodulazione degli incentivi, alle nuove normative e ai vincoli di bilancio che potrebbero ridurre il sostegno ai consumatori.
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Ecobonus auto 2025: cosa cambia
Il governo sta valutando una revisione delle misure di incentivazione, con l’obiettivo di razionalizzare le risorse e promuovere un passaggio graduale alla mobilità elettrica. Tra le possibili modifiche emergono:
- riduzione degli incentivi per le auto ibride a favore dei veicoli 100% elettrici
- maggiore selettività nell’assegnazione dei fondi, con criteri più stringenti legati al reddito dei beneficiari
- nuovi vincoli sulle emissioni di CO2 per accedere agli sconti fiscali
- possibili incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici usati, per stimolare il mercato dell’usato green
Fondi per il settore automotive, ma non per i consumatori
Negli ultimi mesi si è discusso del futuro degli incentivi per il settore automotive, in particolare a seguito del taglio delle risorse destinate al Fondo automotive nella Legge di Bilancio 2025. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato che il Governo sta lavorando per reperire nuove risorse, ma queste non saranno destinate agli incentivi per l’acquisto di auto da parte dei cittadini, bensì al supporto delle imprese del settore.
Secondo il Ministro, il comparto auto riceverà fondi pari almeno a quelli dell’anno in corso, grazie all’integrazione tra residui del Fondo (circa 200 milioni di euro) e risorse del PNRR destinate ai contratti di sviluppo per le filiere strategiche (circa 500 milioni di euro).
“Lo faremo, come dicevo, anche in questa legge di bilancio e assicuriamo che alla fine del percorso – anche grazie ai contratti di sviluppo in favore delle filiere strategiche, che da gennaio avranno a disposizione 500 milioni di euro di fondi del PNRR, sommati alle risorse nella legge di bilancio – pensiamo di raggiungere una cifra almeno equa, o addirittura superiore per l’anno prossimo, destinata al settore dell’automotive, nello specifico, alle imprese della componentistica, affinché possano valorizzare o anche diversificare la produzione in settori a più alto sviluppo.”
Incentivi all’acquisto a rischio nel 2025
Le risorse per il 2025 ci saranno, ma non saranno destinate agli incentivi per l’acquisto di auto e moto da parte dei privati. Questo mette a rischio la prosecuzione dell’ecobonus auto o ne ridimensiona drasticamente l’efficacia.
Nel 2024, grazie all’ecobonus, i cittadini hanno potuto ottenere fino a 13.750 euro per l’acquisto di un’auto elettrica con rottamazione di un veicolo inquinante. L’incentivo ha supportato l’acquisto di veicoli a basse emissioni e la conversione con impianti GPL o metano tramite il bonus retrofit.
Le risorse del 2024 sono state in gran parte prenotate, ma restano ancora fondi disponibili per:
- auto ibride plug-in
- motocicli e ciclomotori di alcune categorie
- veicoli commerciali non elettrici
- bonus retrofit per l’installazione di impianti GPL e metano.
Tuttavia, senza nuovi stanziamenti mirati ai consumatori, il 2025 potrebbe segnare una battuta d’arresto per gli incentivi diretti all’acquisto di veicoli green.
Quali prospettive per il futuro?
Per garantire la transizione ecologica e la sostenibilità dell’industria automobilistica, saranno necessarie misure complementari come:
- investimenti nelle infrastrutture di ricarica per incentivare l’uso delle auto elettriche
- sostegno alla produzione nazionale di batterie e componenti per veicoli elettrici;
Un piano strategico per la riconversione industriale a favore delle imprese del settore.
Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per il mercato automobilistico e per le politiche di incentivazione. Le decisioni prese nei prossimi mesi influenzeranno non solo gli acquisti di veicoli, ma anche l’intero ecosistema della mobilità sostenibile.