Il Ministero dell’Interno, tramite la circolare del 18 novembre 2024 firmata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha stabilito che il check-in da remoto nelle strutture ricettive non rispetta i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa. Questa decisione, basata sull’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), mira a garantire il controllo diretto e personale degli ospiti.
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Identificazione personale: obbligatoria per legge
Secondo il decreto del Ministero dell’Interno del 7 gennaio 2013, aggiornato il 16 settembre 2021, i gestori delle strutture ricettive sono tenuti a verificare personalmente l’identità degli ospiti al momento del loro arrivo.
La circolare chiarisce che modalità come:
- l’invio digitale di documenti
- l’utilizzo di keybox o cassette di sicurezza per la consegna delle chiavi
- l’accesso tramite sistemi automatizzati con codici o app
non garantiscono la corrispondenza tra il documento fornito e il portatore effettivo. Queste pratiche sono quindi ritenute non conformi alla normativa e possono comportare sanzioni per i gestori.
Tempistiche per la comunicazione dei dati degli ospiti
Il Ministero ha inoltre ribadito le tempistiche obbligatorie per la trasmissione dei dati degli ospiti alla Questura tramite il portale Alloggiati Web:
- entro 6 ore dall’arrivo, per soggiorni inferiori a 24 ore
- entro 24 ore dall’arrivo, per soggiorni di durata superiore
Questi termini sono fondamentali per garantire un controllo tempestivo e prevenire situazioni di rischio, come la presenza di persone ricercate o sospette all’interno delle strutture.
Keybox e affitti brevi: il punto del Ministero
Un punto critico della circolare riguarda l’uso dei keybox, cassette di sicurezza che consentono agli ospiti di accedere agli alloggi senza interazione con il gestore. Il Ministero ha dichiarato che queste pratiche violano la normativa vigente e devono essere eliminate.
Anche nella pratica dell’HomeExchange (scambio casa), è richiesto che i dati degli ospiti vengano trasmessi in conformità alle modalità previste, garantendo l’identificazione fisica.
Le reazioni del settore
La Ministra del Turismo Daniela Santanchè ha definito queste misure “essenziali per garantire la sicurezza e offrire un’esperienza turistica positiva”, soprattutto in vista di eventi di grande rilevanza come il Giubileo del 2025.
L’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab) ha accolto con favore i controlli contro l’abusivismo, sottolineando però che molti operatori professionali utilizzano già tecnologie avanzate, come il riconoscimento biometrico e i codici OTP. Questi strumenti, analoghi a quelli impiegati per l’accesso a conti bancari o autonoleggi, garantiscono tracciabilità e sicurezza, rendendo l’obbligo di identificazione fisica potenzialmente discriminatorio per il settore degli affitti brevi.
Conclusioni
Il chiarimento del Ministero dell’Interno rappresenta un passo importante per rafforzare la sicurezza e contrastare eventuali abusi nel settore turistico. Tuttavia, il dibattito rimane aperto sulla necessità di adeguare la normativa alle tecnologie moderne utilizzate dagli operatori professionali.
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