Il rimborso IRPEF derivante dalla presentazione del modello 730 è un appuntamento importante per molti contribuenti, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati. Ma quali sono le tempistiche esatte per ricevere l’accredito? E come funzionano i meccanismi di liquidazione?
Vediamo nel dettaglio quando arriva il rimborso 730 e quali fattori possono influenzarne i tempi.
Rimborso 730: i tempi di accredito per dipendenti e pensionati
La data di accredito del rimborso IRPEF dipende principalmente dalla modalità di presentazione del modello 730 e dal ruolo del sostituto d’imposta:
Per i dipendenti il rimborso viene erogato direttamente in busta paga. Le tempistiche dipendono dal mese in cui il datore di lavoro riceve il prospetto di liquidazione. Ad esempio:
- per le dichiarazioni inviate entro maggio il rimborso è previsto a luglio
- per le dichiarazioni inviate a settembre il rimborso è previsto a ottobre o novembre
- per i pensionati i tempi sono più lunghi rispetto ai dipendenti. Gli enti pensionistici effettuano le operazioni di conguaglio a partire dal secondo mese successivo alla ricezione del prospetto di liquidazione. Pertanto, i rimborsi iniziano generalmente da agosto e possono protrarsi fino a dicembre.
Rimborso senza sostituto d’imposta: tempi più lunghi
Nel caso in cui non sia presente un sostituto d’imposta, il rimborso viene accreditato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente del contribuente. Questa modalità comporta tempistiche più estese rispetto alla gestione tramite datore di lavoro o ente pensionistico, ma l’accredito è garantito entro i termini di legge.
Date chiave per il rimborso del modello 730/2024
Le tempistiche per il rimborso IRPEF seguono un calendario preciso, in base alla data di trasmissione della dichiarazione:
Scadenza per il prospetto di liquidazione | Data di presentazione del 730 |
---|---|
15 Giugno | Dichiarazioni inviate entro il 31 Maggio |
29 Giugno | Dichiarazioni inviate dal 1° al 20 Giugno |
23 Luglio | Dichiarazioni inviate dal 21 Giugno al 15 Luglio |
15 Settembre | Dichiarazioni invaite dal 16 Luglio al 31 Agosto |
30 Settembre | Dichiarazioni inviate tra il 1° e il 30 Settembre |
Chi presenta il modello 730 a ridosso della scadenza del 30 settembre può ricevere il rimborso con la busta paga di ottobre o, nel caso dei pensionati, con il cedolino di novembre. Ritardi nelle operazioni di conguaglio possono far slittare l’accredito a dicembre.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate: cosa sapere
In alcuni casi, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi sul modello 730, con conseguente allungamento dei tempi per il rimborso. Questo avviene nei seguenti scenari:
- modifiche significative al modello precompilato rispetto agli anni precedenti
- crediti di importo superiore a 4.000 euro
- incongruenze tra i dati dichiarati e quelli della Certificazione Unica
L’Agenzia ha a disposizione quattro mesi per completare i controlli. In questi casi, il rimborso può arrivare anche sei mesi dopo la scadenza del 30 settembre.
Come verificare lo stato del rimborso IRPEF
Per monitorare lo stato del rimborso, è possibile accedere al proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure rivolgersi al CAF o al professionista che ha gestito la dichiarazione.
Conclusioni
Il rimborso 730 segue regole e tempistiche ben definite, ma può essere influenzato dalla modalità di presentazione e dall’eventuale necessità di controlli. Chi ha trasmesso la dichiarazione entro le scadenze previste riceverà il rimborso entro la fine dell’anno, salvo verifiche. Affidarsi a un professionista consente di presentare una dichiarazione corretta, riducendo il rischio di ritardi.