Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 3 dicembre il testo definitivo del Decreto legislativo su Irpef e Ires, parte della riforma fiscale in atto. Questo provvedimento, composto da 3 Titoli e 21 articoli, introduce modifiche rilevanti al regime impositivo dei redditi, interessando lavoro autonomo, imprese e redditi agrari. Ora il testo è atteso in Gazzetta Ufficiale per la sua pubblicazione.
Il Viceministro Leo, commentando l’approvazione, ha sottolineato come il decreto rappresenti “un ulteriore passo nella riforma fiscale”, intervenendo sulla determinazione del reddito sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche. Tra gli obiettivi principali vi sono la semplificazione del sistema fiscale, l’allineamento agli standard europei e il sostegno alla competitività di professionisti e imprese.
Novità per il lavoro autonomo
Una delle modifiche più significative riguarda il lavoro autonomo. Il decreto razionalizza questa categoria reddituale, avvicinandola al trattamento riservato al reddito d’impresa. La riforma prevede:
- la riscrittura dell’articolo 54 del TUIR, stabilendo che il reddito da arti e professioni si calcola come la differenza tra i ricavi percepiti e le spese sostenute nel periodo d’imposta
- l’imputazione dei ricavi percepiti tardivamente al periodo di imposta in cui il sostituto d’imposta ha l’obbligo di effettuare la ritenuta
- l’esclusione dal reddito di contributi previdenziali, rimborsi spese analiticamente addebitati al cliente e riaddebiti di spese comuni per immobili o servizi
Un’altra importante innovazione riguarda la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questa misura incentiva la collaborazione tra professionisti, favorendone la crescita e la competitività.
Riforma dei redditi agrari
Il decreto introduce regole pensate per valorizzare l’agricoltura tecnologica e moderna. In particolare, sono previsti incentivi per colture innovative come le vertical farm e le colture idroponiche. L’obiettivo è sostenere il settore agricolo, rendendo il sistema fiscale italiano più adatto a supportare pratiche agricole avanzate.
Imprese: semplificazioni e novità
Il decreto riserva ampio spazio anche alle imprese, introducendo modifiche strutturali volte a semplificare e modernizzare il sistema fiscale. Tra le principali novità:
- riduzione del doppio binario civile-fiscale, con un approccio più lineare e uniforme
- revisione del sistema di riporto delle perdite infragruppo, ora allineato agli standard europei
- regolamentazione della scissione per scorporo e revisione delle operazioni di conferimento e liquidazione
Inoltre, viene confermata una misura attesa da molte aziende: la riduzione dell’aliquota Ires per le imprese che reinvestono gli utili in beni strumentali o nell’assunzione di nuovo personale. Questa agevolazione mira a incentivare gli investimenti e a favorire la crescita economica.
Conclusioni
Le misure approvate nel Decreto Irpef e Ires sono pensate per semplificare la gestione fiscale e promuovere lo sviluppo economico. La revisione del regime impositivo dei redditi ha l’obiettivo di garantire maggiore equità, sostenere le attività innovative e migliorare la competitività delle imprese e dei professionisti italiani.
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