La direttiva case green, parte del pacchetto legislativo europeo per la sostenibilità energetica, introduce una serie di obblighi e obiettivi per il settore immobiliare a partire dal 2025. Questa normativa, finalizzata a ridurre le emissioni e il consumo energetico degli edifici, rappresenta un tassello cruciale nella transizione ecologica verso la neutralità climatica entro il 2050.
Direttiva case green: gli obiettivi principali
La direttiva UE per l’efficienza energetica degli edifici si basa su tre pilastri fondamentali:
- entro il 2030, gli edifici devono ridurre il consumo energetico del 16%, mentre entro il 2035 la riduzione prevista è del 20-22%
- entro il 2050, gli edifici dovranno essere a emissioni zero, utilizzando tecnologie sostenibili e rinnovabili
- il 55% della riduzione del consumo energetico deve essere raggiunto intervenendo sugli edifici con le peggiori prestazioni
Cosa cambia nel 2025
Dal 1° gennaio 2025, entrano in vigore nuove regole sia per gli edifici esistenti sia per quelli di nuova costruzione.
Edifici esistenti
Gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti dovranno rispettare requisiti minimi di prestazione energetica, migliorando l’efficienza ogni volta che ciò risulti tecnicamente ed economicamente possibile. Per quanto riguarda il bonus caldaie a gas, anche se la bozza della Legge di Bilancio 2025 non include ancora conferme ufficiali, è previsto che gli incentivi per le caldaie alimentate esclusivamente a gas metano vengano eliminati. Al loro posto, saranno incentivati sistemi più sostenibili, come quelli ibridi, le pompe di calore e le soluzioni solari. Parallelamente, i bonus casa saranno gradualmente modificati per premiare interventi che utilizzano tecnologie rinnovabili e rispettose dell’ambiente.
Edifici di nuova costruzione
Dal 2028, tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero. La stessa regola si applicherà agli edifici privati a partire dal 2030. Fino ad allora, i nuovi edifici devono garantire un consumo energetico quasi nullo e rispettare i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti dalla normativa.
Gli edifici con superficie superiore a 1.000 m² dovranno includere il calcolo del GWP (Global Warming Potential) nel loro ciclo di vita.
Impatto sui bonus casa e incentivi
La direttiva case green avrà un impatto significativo sugli attuali incentivi fiscali per le ristrutturazioni, tra cui:
- dal 2025, gli apparecchi alimentati esclusivamente a metano non saranno più incentivati
- saranno favoriti interventi che prevedono l’utilizzo di gas verdi o tecnologie a basso impatto ambientale
- l’accesso ai bonus sarà vincolato al miglioramento della classe energetica degli edifici
Vantaggi e criticità della direttiva case green
Tra i principali vantaggi degli interventi di riqualificazione energetica troviamo il risparmio sui consumi, che si traduce in un abbassamento significativo delle spese di gestione. Inoltre, gli immobili riqualificati acquisiscono un maggiore valore di mercato, rendendoli un investimento vantaggioso nel lungo termine. Non meno importante, la riduzione delle emissioni contribuisce positivamente all’ambiente, favorendo un futuro più sostenibile.
Tuttavia, non mancano alcune criticità. I costi delle ristrutturazioni possono essere particolarmente elevati, soprattutto per gli edifici più datati, rendendo l’adeguamento oneroso per molti proprietari. A ciò si aggiungono i tempi stretti previsti dalla normativa, che possono risultare difficili da rispettare, e una certa mancanza di chiarezza su alcune disposizioni, come lo stop agli incentivi per le caldaie a gas, che attendono ancora conferme definitive a livello nazionale.
Conclusioni
La direttiva case green rappresenta un passo significativo verso un’Europa più sostenibile, ma richiede un impegno concreto da parte dei proprietari di immobili e delle istituzioni. Per affrontare le sfide e sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli incentivi, è fondamentale pianificare con anticipo e affidarsi a esperti del settore.
Grazie a una gestione attenta, sarà possibile rispettare le nuove normative, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e contribuire attivamente alla transizione ecologica.