La Sugar Tax, l’imposta sul consumo di bevande analcoliche zuccherate, è pronta a entrare in vigore il 1° luglio 2025, senza ulteriori proroghe previste nel DdL di Bilancio 2025. Tuttavia, la misura continua a suscitare un acceso dibattito, con proposte di rinvio che mirano a posticiparne l’applicazione per l’ottava volta, alimentando il confronto tra sostenitori e oppositori.
Cos’è la Sugar Tax e quali sono i suoi obiettivi
La Sugar Tax, introdotta dalla Legge di Bilancio 2020, è un’imposta finalizzata a:
- disincentivare il consumo di bevande zuccherate, contribuendo a ridurre patologie correlate, come obesità e diabete
- generare entrate fiscali da destinare al sistema sanitario nazionale
L’imposta si applica a:
- bevande zuccherate pronte al consumo, con un costo di 10 euro per ogni ettolitro prodotto o importato
- prodotti concentrati o da diluire, con un’aliquota di 0,25 euro per chilogrammo
Una storia di rinvii
La Sugar Tax avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2021, ma è stata rinviata ben sette volte a causa delle pressioni esercitate da imprese e associazioni di categoria, preoccupate per gli impatti economici e burocratici della misura.
Attualmente, il debutto è fissato al 1° luglio 2025, ma il testo definitivo della Manovra potrebbe includere ulteriori emendamenti.
Le critiche delle aziende
L’introduzione della Sugar Tax continua a incontrare una forte opposizione, in particolare da parte di ASSOBIBE, l’Associazione Italiana Industrie Bevande Analcoliche. Tra le principali criticità evidenziate:
- le perdite stimate per il settore superano i 2,2 milioni di euro, con le PMI che potrebbero affrontare costi aggiuntivi tra 25.000 e 90.000 euro solo per gli adempimenti necessari
- fino a 70 nuove procedure aziendali, incluse la compilazione di prospetti mensili sul processo produttivo e la registrazione di oltre 450 voci per l’avvio della misura
- aumento dei prezzi che potrebbe ridurre la domanda e colpire le fasce di consumatori più sensibili al prezzo
Secondo le imprese, questi fattori potrebbero portare a una contrazione dei margini, con conseguenze sul mercato del lavoro e sulla competitività del settore.
I benefici attesi dalla Sugar Tax
Nonostante le critiche, la Sugar Tax ha sostenitori che evidenziano benefici rilevanti:
- riduzione del consumo di zuccheri incentivando i produttori a sviluppare alternative più salutari
- miglioramento della salute pubblica con una diminuzione delle malattie correlate all’eccessivo consumo di zuccheri
- entrate fiscali per il sistema sanitario che potrebbero contribuire a finanziare campagne di prevenzione e trattamenti per malattie croniche
Conclusioni
La Sugar Tax rappresenta una misura complessa, che mira a bilanciare obiettivi di salute pubblica con esigenze fiscali. Tuttavia, il suo impatto economico e burocratico continua a preoccupare le imprese del settore, in particolare le PMI, che potrebbero affrontare difficoltà significative per adeguarsi alla normativa.
Il nostro studio è a disposizione per supportare le aziende nella gestione dell’impatto fiscale della Sugar Tax, offrendo soluzioni personalizzate per affrontare al meglio gli adempimenti previsti e garantire la continuità operativa in un contesto normativo in evoluzione.